lunedì 30 novembre 2009

Il Ciuccio Può Salvare La Vita

Ciuccio si o ciuccio no?
Bel dibattito fra pediatri, mamme, educatori di tutto il Mondo eppure a sorpresa il ciuccio può salvare la vita, salvando i neonati dalla sindrome della morte in culla ( tecnicamente la sindrome del qt lungo).

Gli esperti quindi dopo i lunghi dibattiti sull'importanza del ciuccio ha dato risposta che il ciuccio salva la vita fino al 60% dei casi.
Alla stessa conclusione del ciuccio salvavita sono arrivati anche i pediatri dell'American academy of pediatrics.
Il ciuccio mantiene attivo il riflesso della suzione dei neonati impedendo ai bimbi di scivolare in un sonno profondo.

Secondo i neurologi i neonati hanno un sistema di regolazione del ritmo sonno-veglia ancora troppo immaturo e quindi il sonno profondo può portare questi neonati a delle apnee facendoli restare senza respiro, il ciuccio può così salvare la vita. Ovviamente i pediatri sono sempre a favore dell'azione protettiva dell'allattamento al seno.

Il ciuccio oltre ad avere una funzione salvavita permette di mantenere attivo il primo istinto che è quello della suzione, istinto che esiste già in fase uterina, le ecografie infatti mostrano già come a partire dal quinto mese i bimbi si succhiano il pollice, nel momento in cui nasce il neonato grazie alla suzione stimola la produzione di latte materno.
L'atto del succhiare è per i bimbi un'esigenza psicofisica primordiale , in quanto gli determina la secrezione di endorfine, ormoni del benessere che rilassano e calmano.

Ogni mamma sa come il momento del sonno per il proprio bambino sia un momento difficile , ecco che il ciuccio diventa un valido aiuto e supporto, richiamando alla mente la sensazione di benessere che prova quando succhia il seno materno.

Il ciuccio salva la vita quindi non solo al bambino, ma aiuta anche la mamma a gestire i vari momenti di difficoltà, quali possono essere le coliche gassose, sottoposto ad una visita pediatrica o ad una vaccinazione, meglio evitare di far piangere il neonato a vanvera in quanto gli causerebbe uno stato di tensione e ansia inutile, impedendogli di calmarsi e prendere sonno.

Capire i motivi per cui i bimbi piangono è complesso per un genitore, ecco che il ciuccio diventa un valido indicatore, se lo accetta quando piange probabilmente ha solo necessità di essere rassicurato oppure ha sonno, se invece dopo pochi secondi lo rifiuta ha fame per cui può aiutarlo a calmarsi fino al momento in cui arriva la pappa.

Gli esperti, favorevoli e contrari al ciuccio salvavita, raccomandano comunque alle mamme di allattare al seno il più a lungo possibile, cercando però di evitare di dargli il seno a qualsiasi ora del giorno e della notte dopo l'anno di vita soprattutto quando ormai da tempo ha cominciato lo svezzamento.

Nel momento in cui il bambino ha un anno , un anno e mezzo a volte si pensa che sia abbastanza cresciuto per avere ancora l0'esigenza di succhiare, eppure nelle situazioni difficili( entrata al Nido, distacco dalla mamma, nascita di un fratellino,...) il bambino ha la possibilità di tranquillizzarsi con il ciuccio piuttosto che ciucciare il dito, abitudine più difficile da combattere.
E' meglio aspettare che la situazione di difficoltà si risolva e si possa abbandonare la consuetudine del ciuccio.

Il ciuccio piace molto ai bambini, in qualche caso però è necessario limitarlo se non vietarlo del tutto, perché può interferire con l'allattamento al seno, in quanto poi deve fare uno sforzo maggiore per succhiare, va bene quindi un uso del ciuccio regolamentato in modo che il neonato sia spinto ad attaccarsi al seno.

No al ciuccio anche per i bimbi che soffrono spesso di otiti ricorrenti in quanto molto spesso favorisce l'ingresso di batteri nella bocca dei bimbi che possono poi risalire fino all'orecchio determinando irritazione dei tessuti.

Nel momento in cui il bambino ha un'arcata superiore stretta o sporgente il ciuccio va adeguatamente evitato perché tende a spingere ancora più fuori l'arcata degli incisivi superiori, di conseguenza nel momento in cui spunteranno i denti definitivi avranno poco spazio e tenderanno ad accavallarsi l'uno sull'altro.

Quindi per quanto il ciuccio può salvare la vita meglio abbandonarlo attorno ai 36 mesi di vita, in quanto il bambino sta vivendo la fase orale, importante per tutte le nuove esperienze che sta facendo e che dovrà fare imparando a proiettarsi verso il futuro.

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