mercoledì 2 settembre 2015

Agricoltura Sostenibile



Agricoltura sostenibile.

Il contributo che arriva dall’ agricoltura sostenibile in Italia alla tutela del territorio e alla valorizzazione ambientale è sempre più importante. Come confermato dalla Confederazione italiana agricoltori, sono sempre più numerosi i produttori sensibili alla salute del nostro pianeta, che si stanno attivando per convertire in chiave ecologica il settore primario.

Si tratta di  attivare progetti specifici che, nel caso delle imprese agricole, vanno dalle riduzioni delle emissioni in azienda alle modifiche di alcune pratiche, quali  l’ottimizzazione dell’uso del suolo, le lavorazioni ridotte, l’uso di colture a radice profonda, la copertura invernale dei terreni, la manutenzione dei terrazzamenti, le rotazioni migliorative. 
Senza dimenticare lagricoltura integrata e biologica, che sono neutrali rispetto ai gas serra o, più spesso, hanno un bilancio positivo in quanto  fissano più carbonio di quanto ne emettono.

Agricoltura sostenibile
La ferma convinzione della centralità sociale ed economica di un’agricoltura sana, competitiva e sostenibile, ha spinto Cia e Legambiente ha continuare la collaborazione già avviata da tempo, che prevede nuove iniziative comuni a sostegno del settore primario.
L’agricoltura del nostro Paese, con le sue produzioni tipiche e di qualità  ha un ruolo fondamentale per la promozione del made in Italy nel Mondo, così da meritare una maggiore attenzione da parte delle istituzioni,  non sempre pronte ad ascoltare le sollecitazioni provenienti da questo settore che, oggi più che mai, può costituire una risorsa per favorire la ripresa e la crescita dell’economia, a partire dalla creazione di nuovi posti di lavoro.

L'agricoltura sostenibile come  ripudio degli OGM, la tutela degli ecosistemi e la difesa della biodiversità costituiscono altri titoli di merito del primario nostrano, dove gli agricoltori sono parimenti capaci di attingere agli antichi saperi della tradizione rurale, così come di sperimentare nuove tecnologie. Un patrimonio che, secondo i presidenti di Cia e Legambiente – rispettivamente  Dino Scanavino e Vittorio Cogliati Dezza – va salvaguardato e sviluppato ulteriormente con politiche realmente incisive.
La Cia, intanto, si spinge oltre e lancia un programma volto a raggiungere importanti obiettivi tra i suoi produttori, quali: la riduzione del 15% del consumo di acqua, del 20% dell’impiego di fito-farmaci, del 15% delle lavorazioni superficiali dei terreni e, contemporaneamente, l’aumento del 25% della produzione di biomasse, del 10% del biologico e del 3% dei rimboschimenti.
Secondo l’organizzazione, il futuro dell’agricoltura sostenibile  passa proprio dal riutilizzo degli scarti agroforestali al fine di produrre energia rinnovabile. Ogni anno, infatti, da questi “rifiuti” si ricavano 20 milioni di tonnellate di biomasse legnose, destinate alla produzione di energia termica o elettrica a impatto zero. Una pratica che ha consentito di evitare l’emissione in atmosfera di ben 24 milioni di tonnellate di CO2: una quantità pari a quella che produrrebbero quattro milioni di automobili a benzina, impegnate a compiere il giro della terra!
Per tutelare la nostra salute e quella dell’ambiente in cui viviamo dovremo quindi dare tutto il nostro supporto all’ agricoltura sostenibile, nella speranza che trovi sempre maggior spazio nell’agenda del Governo.

Come Eliminare Un Nido di Vespe




Come eliminare un nido di vespe!
Se ti capita di trovare una vespa che cammina sul tuo pavimento ci si può sbarazzare aspirandola o cacciandola.  Di solito questo metodo funziona bene in primavera, quando le vespe sono lente e pigre perché appena uscite dal letargo.

Cerca di liberare lo spazio infestato da tutte le fonti che potrebbero attrarre le vespe: fiori profumati o cibo in bella vista. Lo stesso discorso per le creme corpo troppo dolci, i profumi floreali e gli alcol: lo zucchero, specie in estate, attira le vespe.
Come eliminare un nido di vespe.

Ci si può liberare da un nido di vespe  con un insetticida casalingo a base di menta piperita: bastano 500 ml d’acqua in cui poter diluire 30 gocce di olio essenziale di menta piperita.Unire  il liquido così composto in un flacone spray e spruzzalo sopra vespe e nidi.
Per liberarti dei nidi si può anche  usare il trucco della dissimulazione: appendere  un falso nido sul balcone, basta un sacchetto di carta marrone o una lanterna; è un metodo efficace prima ancora che le vespe arrivino a nidificare, perché le terrà lontane, impedendo loro anche solo di provarci.

Appena si nota un nido cercate di abbatterlo, anche se piccolo. Prima di fare ciò è bene armarsi di guanti e di protezioni per il viso. Avvicina un contenitore di vetro con all’interno un pezzo di metallo e della carta o paglia in fase di combustione: il fumo stordirà le vespe, che scapperanno via. Poi, usa un bastone o una scopa per abbattere il nido. È probabile che tu debba farlo diverse volte, perché le vespe non si scoraggiano tanto facilmente.

Se ti capita di notare vespe attorno ai tuoi vasi, dedica del tempo alla pacciamatura, ovvero aggiungi fibre naturali, come cortecce e fibra di cocco, alla superficie del terriccio: le vespe non ci si avvicineranno.
Senza nulla togliere alle virtù del fai da te, è bene sapere che -specie nei casi di nidi più grandi e difficili da togliere- è possibile richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco, che dispongono di mezzi ed esperienza ben diversa dalla nostra per risolvere questo problema.


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