giovedì 26 novembre 2009

Angioplastica Coronarica

C'è in atto un grosso dibattito tra eseguire direttamente un intervento di angioplastica o passare direttamente al by pass. Il dibattito è sull'uso e sull'efficacia di queste due etcniche cardiache alimentato da qualche tempo da articoli che hanno messo in dubbio la validità degli stent medicati, i quali secondo alcuni ricercatori potrebbero aumentare il rischio di infarto.



Il numero degli interventi di angioplastica coronarica sono aumentati negli anni, addirittura cinque volte superiori a quelli dei bay pass ed è in aumento.
E' sugli stent che i ricercatori riuniti al Congresso Nazionale della Società Italiana di cardiologia invasiva hanno concentrato la loro attenzione.



Gli interventi di angioplastica coronarica e by pass non sono ancora la soluzione per lo scompenso cardiaco o cardiopatia.

A seguire l'intervento di angioplastica coronarica è necessario seguire una terapia antiaggregante, dopo il by pass invece è necessario mantenere l'assunzione dell'acido acetilsalicilico per la fluidità del sangue.

Le linee guida inoltre sottolineano l'importanza di mantenere nella norma i livelli di colesterolo e continuare ad assumere farmaci per controllare l'ipertensione arteriosa.
Recenti studi confermano che l'angioplastica coronarica ha un ruolo basilare nella riapertura dell'arteria responsabile dell'attacco cardiaco.
Salvarsi la pelle da un'attacco di cardiopatia ischemica è importante arrivare in 20 minuti massimo all'ospedale.



L'intervento di angioplastica coronarica avviene mediante l'arteria della gamba con l'inserimento di un palloncino sgonfio, nel momento in cui arriva dove c'è l' ostruzione lo si gonfia, con un passaggio inverso viene sfilato il palloncino ed infilato lo stent.
L'intervento di angioplastica coronarica avviene in anestesia locale e prevede qualche giorno di ricovero.



Nei vecchi interventi di angioplastica coronarica a volte c'erano dei casi di rigetto, in quanto a volte l'organismo reagiva con un'infiammazione della parete del vaso, che poteva portare ad un restringimento dello stent e ad ulteriori problemi di scorrimento del sangue e rischio quindi ulteriore infarto.



A differenza dei precedenti gli stent medicati sono ricchi di farmaci antinfiammatori che impediscono l'eccessiva proliferazione di tessuto nei vasi.

Dopo un intervento di angioplastica coronarica o by pass si può tornare alla vita di prima, l'importante è però seguire alcune regole di prevenzione per evitare una ricaduta.
Innanzitutto sarebbe necessario smettere di fumare in quanto il fumo danneggia le pareti delle arterie per cui il colesterolo si deposita più facilmente favorendo l'arteriosclerosi.
La sigaretta inoltre potenzia la coagulazione del sangue e quindi i fenomeni di trombosi, aumentando la frequenza cardiaca e provocando uno spasmo delle coronarie.




Una corretta prevenzione contro la cardiopatia ischemica inoltre prevede una riduzione dei grassi soprattutto quelli di origine animale prediligendo quelli di origine vegetale, non quindi a latte intero, formaggi grassi, salumi, frattaglie, dolci, panna.
Via libera a pesce, carne bianca, frutta e verdura di stagione, meglio se biologica, latte e yogurt scremati, formaggi magri, pasta e cereali integrali, olio extravergine di oliva.



Per tenere sotto controllo la malattia , soprattutto dopo un intervento di angioplastica coronarica sarebbe meglio ridurre il sale, evitare le bevande alcoliche, una volta sola a settimana uova e carne rossa.

Inoltre cosa importante è l'attività fisica, la quale ha un'importante funzione psicologica, impariamo a ridere, a non prenderci troppo sul serio ironizzando su se stessi e imparando a vivere la vita con filosofia senza prendersi troppo a cuore per le cose che vanno diversamente da come vorremmo.


La ricerca sull'angioplastica coronarica continua sono stati presentati i primi risultati della sperimentazione condotta dai ricercatori dell'Ospedale Universitario Ferrarotto di Catania dell'Ospedale San Giovanni di Roma e della Clinique Turin di Parigi che su 55 malati di cardiopatia che hanno ricevuto uno stent nanotecnologico che nell'arco di breve tempo è come diventasse parte del vaso.

Così facendo si azzera il rischio di trombi e riocclusioni che permangono anche se in percentuali molto basse, nuovo stent ricoperto di polyzene, nanopolimero con la capacità di rendere il dispositivo biocompatible.

I progressi nell'ambito dell'angioplastica coronarica non hanno comunque messo da parte gli interventi di by pass per i quali le indicazioni sono diventate più precise , meglio ricorrere al by pass quando le coronarie ostruite sono più di una, importante all'inizio della coronaria principale e se i restringimenti sono multipli, ma soprattutto vicini tra loro.

Per l'intervento di by pass in caso di malattia coronarica il chirurgo usa una materia prima naturale, solitamente un tratto di vena o arteria del malato stesso. Nel caso di by pass venoso si usa in genere un segmneto di alta vena safena della gamba e la durata di questo by pass è di circa 10 anni. Intervento che si fa in anestesia generale.

La riabilitazione in caso di intervento di angioplastica coronarica o by pass è l'attività fisica regolare e costante e una seria riabilitazione ambulatoriale simile ad un ricovero, programma che prevede degli esercizi fisici quotidiani.


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