venerdì 25 settembre 2009

Dire No Alla Maternità

Siamo in tante a dire no alla maternità, siamo in tante perchè abbiamo capito che in questo Mondo è ora di finirla con l'associare la femminilità alla maternità.
Essere donna è molto di più , anche se importante, che essere madre.
In America nasce un movimento ufficiale per dire no alla maternità : " Childrenfree" ovvero liberi dai figli, a fare da capofila sono le superstar Cameron Diaz e Paris Hilton.



Dire no alla maternità non è una moda, ne tanto meno un capriccio è una scelta!
Secondo dati Istat un quinto delle donne nate a metà degli anni '60 ha scelto di dire no alla maternità, mentre l'Eurobarometro mostrano che sempre più le giovanissime non aspirano alla maternità.



Le donne che sposano l'idea childrenfree sono fra i 35 e i 45 anni innamorate della propria professione con una relazione stabile e soddisfacente. Molte donne però sono affette dalla sindrome dell'eterno rinvio, per poi fare i conti in un età non più fertile.

Spesso le donne senza istinto materno sono spesso colpevolizzate da parenti, amici, fidanzato o altro. La società di oggi è ancora molto legata alla tradizione e fa fatica ad accettare una donna che dica di no alla maternità.



Spesso chi sceglie di dire no alla maternità si sente in dovere di giustificare la propria scelta che nasce ovviamente da questo condizionamento.
Eppure viverlo come un problema è sbagliato in quanto la maternità non è da vedersi come valore assoluto.
Dire no alla maternità non è un atto egoistico, ma un atto di responsabilità; dire no alla maternità non significa detestare i bambini, io con loro ci lavoro pure e sono la mia linfa vitale, ma la maternità è tutt'altra cosa.



La mancanza del desiderio di maternità può essere dovuta a molte cause tra le quali la mancanza dello stimolo biologico a procreare, l'avversione verso il comportamento dei bambini o un'idea negativa dell'essere genitori.
Nell'immaginario comune lo stile di vita prima del matrimonio è fatto di divertimento, libertà, stimoli.
Con la maternità la giornata cambia ecco che invece è costellata da milioni di impegni.



C'è chi invece dice no alla maternità per un eccesso di perfezionismo, molte donne abituate alla precisione e all'efficenza a tutti i costi temono di non essere in grado di affrontare con tanta bravura la maternità, alla quale preferiscono dire di no.



C'è chi invece dice no perché dietro la maternità c'è una paura di fondo, paure legate a fattori socio economici attuali, le coppie che convivono spesso scelgono di rimandare il momento della maternità sperando in tempi migliori.

Altre dicono no alla maternità in quanto ci può essere una crisi matrimoniale in atto che porta alla rinuncia della maternità.
Il problema sta nel capire realmente quando dire no alla maternità è una rinuncia fatta per " amore " di qualcuno, ma che poi nel tempo potrebbe pesare o una scelta consapevole fatta con responsabilità.

Il problema della maternità è diverso quando la rinuncia è da parte del partner che invece impone la scelta. Troppo spesso questi discorsi fuoriescono nel momento in cui si convive già da tempo oppure addirittura si è sposati; il problema è che far inserire un terzo elemento all'interno di una coppia già ben consolidata è complesso.
Se uno dei due decide di non avere figli per amore dell'altro , soprattutto una donna , potrà avere ripercussioni psicologiche importanti, così come un figlio imposto.

La maternità come la paternità è un discorso complesso che non può essere imposto, ma solo voluto.

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