martedì 27 ottobre 2009

Musica Ed Emozioni

La musica e le emozioni vanno di pari passo, grazie alla musica potremo dar voce e fare chiarezza alle emozioni che proviamo entro di noi e che conoscendole meglio il proprio benessere psicofisco avrà la meglio.

Tutto ruota attorno alla figura del musicoterapeuta, specialista in grado di guidare il “paziente” ad una comprensione più profonda delle emozioni che si vive ascoltando una particolare canzone, basandosi su alcune tecniche, la prima privilegia l’ascolto di suoni, voci, l’uso di tecniche respiratorie per rilassarsi, percepire le vibrazioni del corpo e prendere contatto con le emozioni.

La seconda tecnica prevede la partecipazione in prima persona all’accompagnamento delle musiche con strumenti e percussioni, per arrivare a migliorare l’espressività, la socializzazione, l’attenzione e la concentrazione.
Davanti alla musica ognuno ha reazioni soggettive , reagisce secondo le proprie esperienze di vita: il cuore batte più o meno veloce, il respiro si fa più o meno profondo, la pressione si alza o si abbassa.

Anche se in linea generale i suoni bassi, forti e ripetuti (per esempio quelli del rock) hanno un effetto più eccitante, mentre quelli caratterizzati dall’assenza di toni alti e acuti hanno un potere rilassante.

Per capire meglio come la musicoterapia può portare benefici al benessere e alla salute della persona, basta prestare attenzione a ciò che dicono gli esperti in materia.
Se opportunamente riprodotte, meglio ancora se suonate dal vivo, le note creano particolari vibrazioni che secondo le altezze risuonano in date parti del corpo: i suoni più gravi, cioè più bassi, risuonanano nelle gambe e nelle braccia, poi, man mano che aumenta la frequenza, risuonano nella cassa toracica e infine nella testa.

Imparare ad ascoltare musica fa bene quanto suonare uno strumento, la musicoterapia porta risultati decisamente più evidenti se si suona uno strumento.
Nel momento in cui dai suoni singoli si passa ai brani musicali, le implicazioni sono più vaste e più profonde: mediante il nervo acustico la musica arriva al sistema limbico, dove ha sede la memoria e dove avviene la trasformazione dei suoni in contenuti emozionali.

Questi due fattori (mnemonico ed emozionale) suscitano reazioni di natura evocativa, per cui in teoria qualsiasi genere di musica può determinare situazioni di benessere, anche se è quasi ovvio che la natura del benessere che una persona ricerca nella musica rock è diversa da quella che può insorgere ascoltando musica classica o musica che ricorda sentimenti già vissuti.

Imparando a suonare uno strumento e quindi imparando a riprodurre una musica crea uno stato di relax ; un giusto benessere si crea con la musica se il suono emesso dagli strumenti viene ascoltato dal vivo ed in condizione di giusta prossimità.
Inoltre se si conosce la musica e si capisce cosa sta succedendo, al benessere psicofisico si aggiunge anche un benessere intellettuale.

Solitamente i musicoterapeuti interagiscono musicalmente con gli utenti lasciando che questi suonino strumenti più facili e intuitivi (tipo quelli melodici a percussione, come lo xilofono), in ogni caso, è bene sempre distinguere tra interventi che cercano di creare solo benessere e quelli che invece vogliono essere utili alla terapia vera e propria.

L'essere stonati o l'essere poco musicali può inibire alcune persone ad usare la musica per migliorare la propria comprensione delle emozioni, quando invece dipende dal non essere stati abituati fin da piccoli ad ascoltare musica non strettamente commerciale.
Ma l'unica cosa è lottare fino in fondo con uno strumento bello come la musica per migliorare il proprio stato emotivo e la comprensione delle proprie emozioni.

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