lunedì 5 ottobre 2009

FIDARSI DEI TRAPIANTI

Grazie ad un ottimo protocollo per la sicurezza l' Italia in materia di trapianti di organi, tessuti e cellule è la prima in Europa, ma per aumentare i livelli qualitativi qualche mese fa è stata fondata la Società Italiana per la sicurezza e la qualità nei trapianti che si avvale della collaborazione dell'Associazione Italiana Donazione organi, in questo modo fidarsi dei trapianti è più semplice.

In Italia il discorso dei trapianti e delle donazioni è un settore efficiente e di qualità, è quindi possibile adottare strategie che permettano di soddisfare i bisogni dei malati in maniera ancora più efficace ed efficiente si possono adottare strategie che permettano di soddisfare i bisogni dei malati sia per quanto riguarda l'assistenza che la qualità.

Ottenere sicurezza, significa fidarsi di più nell'eventualità della necessità dei trapianti, riducendo per frequenza e gravità gli eventi avversi che recano danno alla salute, questo per i cittadini dei trapianti non solo di organi, ma anche di tessuti e cellule che sono numericamente superiori.

Oltre a organi come cuore, fegato ed intestino c'è la possibilità di trapiantare tessuti come cornee, cute, arterie, valvole cardiache, tendini e cellule staminali emopoietiche prelevate dal cordone ombelicale o dal midollo osseo.


I trapianti dei tessuti pur non essendo salvavita permettono di rimettere a nuovo le parti del corpo danneggiate e ridando così alla persona la possibilità di una vita normale.
I trapianti di organi avvengono mediante un intervento chirurgico che consiste nella sostituzione di un organo malato con uno sano dello stesso tipo proveniente da un donatore che può avvenire dopo la morte cerebrale o da donatore vivente.

Fidarsi dei trapianti qui in Italia si può in quanto prima di procedere all'espianto ci deve essere un'apposita commissione composta da tre medici , un neurofisiopatologo, anestesista -rianimatore, medico legale che dopo aver accertato la morte cerebrale del malato passano agli esami clinici e strumentali per almeno tre volte durante 6 ore.



La morte cerebrale è la distruzione dell'encefalo, il cuore batte per qualche or solo se si mantiene una ventilazione meccanica.
La morte cerebrale è diversa dal coma che è caratterizzato da una perdita di coscienza che comunque sia implica la vita per cui i trapianti vengono esclusi.


Qui in Italia con gli espianti degli organi ci si può fidare perchè non viene accettata a morte cardiaca come può essere in Francia, Spagna, Inghilterra e altri Paesi, in questi Paesi la morte cardiaca prevede una normativa abbastanza ristretta nei tempi di osservazione che si basa su pochi minuti di monitoraggio elettrocardiografico.



Per evitare pressioni e conflitti per legge in Italia i medici che accertano la morte cerebrale per il trapianto d'organi e la morte cardiaca per quello dei tessuti le equipe mediche sono diverse, la nostra legislazione è fatta in modo da rendere i trapianti più sicuri, dove poter fidarsi serenamente dei trapianti.

Perchè avvenga la donazione ovviamente ci deve essere il consenso del soggetto che si trova in date condizioni, per cui è sempre bene che chi è interessato abbia fatto una dichiarazione di volontà o abbia dato coordinate certe ai familiari.


Ci sono state notizie di malattie gravi o forme tumorali trasmesse attraverso i trapianti che hanno scosso l'opinione pubblica e minato il terreno di certezza sul quale ci si sentiva di potersi fidare fino a qualche anno fa.

Nel nostro Paese però sono state fissate delle linee guida che definiscono i livelli di rischio accettabili e che stabiliscono le modalità operative del processo di valutazione di questo rischio.
In 6 ore vengono fatti tutti gli esami strumentali e di laboratorio per valutare l'idoneità del donatore regalando la massima sicurezza al ricevente.



Per arrivare alla valutazione del rischio accettabile vengono effettuati diversi livelli di controllo, il primo è la valutazione della storia clinica e dei campioni di sangue poi segue la biopsia su tutti gli organi in modo che si possa avere il massimo della valutazione possibile e si possono usare solo organi e tessuti privi di trasmissione di malattie.



Perchè il trapianto di organi abbia successo e si possa fidarsi è necessario nell'arco delle 6 ore valutare la compatibilità del gruppo sanguigno e le caratteristiche genetiche di cellule e tessuti.
Per questo le liste di chi attende trapianti sono organizzate in modo da riportare anche le informazioni di tipo immunologico.

Per quanto riguarda invece i tessuti una volta prelevati vengono sottoposti ai controlli di idoneità e poi conservati in strutture pubbliche chiamate " banche dei tessuti"; alla fine di questo percorso complesso se l'idoneità del donatore è confermata si può procedere alla conservazione e imballaggio durante il trasporto sono eseguite in modo da essere assicurare loro maggiore sicurezza nei termini del mantenimento della temperatura e di vitalità dell'organo sia in termini di protezione da eventuali traumi, arrivato a destinazione l'organo poi viene ricontrollato.

Dopo aver fatto l'intervento il paziente che ha subito il trapianto sarà mantenuto sotto osservazione per un paio di giorni scongiurando così il rigetto, anche se dopo l'intervento vengono comunque somministrati farmaci anti rigetto.

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