lunedì 18 gennaio 2010

Videogiochi Si o No?

Per tutti i genitori arriva sempre un momento di conflitto con il proprio figlio della richiesta di un videogioco.
Videogiochi si o no? Spesso questo è il dilemma che si ritrovano a vivere molte famiglie ogni anno.

Dei giochi tradizionali si conosce pregi e difetti, mentre i videogiochi nuovi sono tanti, diversi, alcuni anche pericolosi, per cui prima di dire si o no è bene informarsi prima dell'acquisto di un videogioco perché poi sarà più difficile giustificare la scomparsa.

Anche avendo detto si alla richiesta dei videogiochi sarà bene, come per i giochi tradizionali, dare delle regole, ovvero chiedere il permesso per giocare, evitare di farlo in certe circostanze come a tavola, quando c'è gente. E' importante stabilire dei momenti " si" e dei momenti " no".

Sulla questione del tempo da dedicare ai videogiochi è bene l'elasticità e la flessibilità, fissando dei giorni di completo riposo dai videogiochi per dedicarsi magari ai giochi più tradizionali.
Inoltre sarà bene fissare delle pause frequenti, anche se brevi e concedere loro tempi supplementari solo se sono in gruppo o stanno facendo qualcosa di molto complesso.

Molti bambini cominciano a chiedere ai genitori videogiochi e playstation fin dalla più tenera età, quasi naturalmente molti genitori sanno dire di no, ma poi quando i bambini crescono e la richiesta di videogiochi e playstation diventa sempre più insistente, allora non si sa cosa fare: dire si o no?

Un recente studio tenuto dalla New York University ha visto su bambini assidui fruitori di consolle, playstation e videogiochi c'è stata la comparsa precoce di dolori alle mani e alle dita. L'ideale sarebbe la fruizione dei videogiochi regolamentati oltre gli otto anni d'età.
Da una ricerca presentata al convegno Edu-Tech a Milano sembra che le esperienze internazionali abbia rilevato come la fruzione dei videogiochi di intrattenimento abbiano dei benefici effetti per stimolare le capacità strategiche e di analisi, sviluppare competenze creative , linguistiche e capacità intellettuali.

In commercio esistono dei videogiochi ad ambientamento storico, altri legati a scienza e matematica, alcuni bambini grazie ai videogiochi possono cominciare a studiare l'educazione stradale.

Solitamente tutti i videogiochi sono protetti dal diritto d'autore, scaricarli da internet è un reato, si può tranquillamente dire di si ai videogiochi, ma insegnando a comportarsi.
I videogiochi e la playstion sono giochi che è bene che l'adulto possa condividere con il bambino, innanzitutto perchè al bambino fa piacere condividere con l'adulto un suo momento, ma poi è importante perchè se c'è qualche momento di difficile comprensione l'adulto è lì con lui.
Condividere un momento di svago e relax è un'occasione di dialogo, crescita e confronto.


Molti genitori nella dura scelta di si o no ai videogiochi c'è la paura della dipendenza, chiari segni di dipendenza da videogiocgi e playstation c'è il nervosismo persistente se non è davanti alla consolle.
Un bimbo con la dipendenza da videogiochi è un bimbo isolato, tutti i suoi pensieri sono centrati su consolle, videogiochi e playstation, con il rischio di assimilare in maniera acritica , creandosi una visione del mondo completamente distorta e lontana dalla realtà.

Sarà bene per tutti i genitori che hanno detto si ai videogiochi poter controllare anche i contenuti in questo modo potranno essere un po' più di tranquillità quando il figlio gioca, inoltre cercate però di non usare videogiochi e playstation come baby sitter.... il figlio è vostro e la resposnabilità di tutto è vostra!

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