domenica 30 novembre 2008

STRESS E PSICOSOMATICA

Psicosomatica, per qualcuno definita la malattia del malato immaginario.
Fino a qualche anno fa le malattie potevano essere categorizzate solo se la diagnosi era accettabile dal punto di vista medico.
Altrimenti era molto semplice definirla psicosomatica.

Ma la psicosomatica non è la “ malattia dei matti”, come è stata definita molte volte, attribuendola quindi a qualche disturbo nervoso, paranoide o quant’altro.

Anche nell’ambito della medicina tradizionale la psicosomatica si sta cominciando a diffondere, partendo dal presupposto che lo stress e le difficoltà di comunicazione di questo secolo giocano un ruolo determinante.

La psicosomatica è quella parte della medicina che ha dell’uomo una certa visione olistica, ovvero il mondo emozionale ed affettivo si influenzano a vicenda. Troppo semplicistico era un tempo definire psicosomatica tutto quello che non riusciva a venire spiegato in termini clinici.

Psicosomatica perchè la mente si ammala e il corpo te lo sta comunicando.
Il termine stress, è diventato oramai parte del nostro vocabolario usato troppo spesso in modo improprio quando c’è disagio, sofferenza, molte volte è semplice malinconia.


I principali sintomi della psicosomatica e dello stress a livello fisico possono essere causati da un aumento dell’adrenalina: aumento del battito cardiaco, aumento della sudorazione , pelle fredda e sudata, riduzione del flusso sanguigno della pelle, sensazione di “ farfalle” nello stomaci, tensione muscolare, respirazione affannosa, gola secca, bisogno costante di urinare.

A livello mentale i disagi della psicosomatica si possono manifestare con preoccupazione, difficoltà di concentrazione, sentirsi strano e senza controllo.
A livello comportamentale : la parlata diventa veloce, compaiono tic nervosi: giocare con le chiavi, con i capelli, accigliarsi, sbadigliare.

Lo stress influisce anche a livello cognitivo, comportando disturbi nella concentrazione e nell’attenzione. In generale vengono ignorati avvenimenti positivi e accentuati quelli negativi.

Lo stress è un concetto chiave e determinante nel cercare di capire e dare quindi un’adeguata soluzione ai malesseri e alla malattia.
Ecco che la psicosomatica entra in atto, con la manifestazione di patologie, anche organiche, ma che non arrivano mai ad una guarigione definitiva o certa.

Lo stress è un concetto privo di connotazioni negative, con tale termine si vuole evidenziare la risposta che l’organismo mette in atto per affrontare un evento esterno: alzarsi al mattino per andare al lavoro, la domenica mattina alzarsi all’alba per andare a sciare, o fare una gita fuori porta.

Lo stress è una risposta dell’organismo sia a livello comportamentale che fisiologico, mediata da una attivazione emozionale, a sua volta indotta da una valutazione cognitiva del significato dello stimolo.

L’organismo davanti ad una esigenza di cambiamento reagisce con una risposta emotiva determinata dal significato dato cognitivamente dal soggetto alla situazione attivante. L’emozione è a sua volta in grado di attivare una reazione comportamentale e fisiologica, il tutto rientra nel campo della psicosomatica.

La psicosomatica può essere determinata da una serie di stimoli diversi, dall’altra parte è invece molto specifica in quanto dipende dal significato che noi gli attribuiamo e dalle personali modalità di reazione psicofisiologica.

Lo stress è una reazione di tipo adattivo che l’organismo attua per affrontare i diversi momenti e cambiamenti della vita. Questa reazione può diventare fonte di malattia quando si manifesta per molto tempo, quando lo stress è vissuto in solitudine, quando non si hanno adeguate valvole di sfogo; nascono quindi così le malattie di origine psicosomatica.

Nello stress cronico, infatti, anche la variazione ormonale ed immunologica diventano croniche, comportando l’insorgenza di alterazioni rispetto al programma genetico ed una senescenza precoce dell’organismo.

Lo stress vissuto in maniera cronica si può manifestare in tutti gli organi del corpo:
A livello del cuore, tachicardia, irregolarità del battito cardiaco (extrasistole), dolore al centro del petto, ipertensione, infarto.

La pelle è il primo punto di contatto che abbiamo con il Mondo , si può quindi arrivare a soffrire di iperidrosi (eccessiva sudorazione, di solito al palmo della mano o alla pianta del piede), prurito, tricotillomania (movimenti stereotipati e ripetitivi che consistono principalmente nello strapparsi i capelli, spesso anche le ciglia, ecc.).

La psicosomatica agisce anche a livello delle emozioni difficoltà di concentrazione, crisi di pianto, depressione, attacchi di ansia o attacchi di panico, difficoltà ad esprimersi, iperattività, confusione mentale, irritabilità, disturbi del sonno, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, cefalea.


E’ importante saper scegliere le tecniche migliori di gestione che però dipende dalla causa dello stress e dalla situazione in cui lo stress si manifesta. Scegliendo il metodo da usare per combattere lo stress, è utile che la persona si chieda innanzitutto da dove arrivi lo stress.

Nella propria quotidianità le fonti principali di tensione derivano , da percezione di eventi, anche ambientali tipo: la frustrazione della sconfitta o della pessima prestazione, il timore dell’altro , la fatica del sacrificio, le valutazioni date da altre persone. La presenza di alti livelli di stress è nocivo per l’esito e crea vissuti negativi di inadeguatezza e sfiducia nelle capacità personali.

L’Obesità è sempre stata riconosciuta come una patologia psicosomatica senza avere ancora una sua definizione all’interno di un quadro definito e la sua definizione avviene su base morfologica.

Come disturbi alimentari di origine psicosomatica ci sono comunque anche le abbuffate, ovvero mangiare in un tempo limitato anche 30 mila calorie. C'è una sensazione di frustrazione data , oltre che dal malessere anche dalla sensazione di mancanza di controllo sul cibo.
Le abbuffate possono avere anche una sintomatologia di tipo compulsivo, anche se non sempre come altri disturbi di tipo alimentare.


Un ambiente piuttosto ostile, in qui si vivono delle separazioni o delle perdite e dove la stima di sé è minacciata, può creare una situazione psicologica che deve in qualche modo venire fuori, le manifestazioni fisiche allora hanno quindi una manifestazione psicosomatica.
La cura di un Disturbo del Comportamento Alimentare è un processo complesso ed integrato che richiede l’intervento di più figure professionali.

All’interno dell’argomento della psicosomatica ho voluto mettere anche una patologia molto diffusa nel nostro Mondo: l’ipertensione arteriosa, la quale da un punto di vista medico tradizionalista viene definita quale condizione morbosa caratterizzata da un aumento dei valori della pressione arteriosa sistolica o massima e della pressione diastolica o minima .

L’ipertensione è una delle patologie più diffuse del nostro secolo, da poco riconosciuta nella categorie della psicosomatica , basti pensare che negli Usa la terapia per questa malattia è la seconda causa di richiesta di assistenza medica, dopo i problemi respiratori. Solo la metà delle persone affette da ipertensione sa di esserlo,meno della metà di quest’ultimi fa ricorso a una terapia farmacologia adeguata e solo una metà di questi ha un buon controllo pressorio.


Bisogna sempre considerare anche i fattori che rientrano nella categoria della psicosomatica, ovvero nel campo emozionale. Importante, quindi, è la misurazione della pressione periodicamente, specialmente ad una certa età oppure quando si manifestano i primi leggeri sintomi di cefalea, astenia, cioè stanchezza fisica e intellettuale, nervosismo, insonnia, vertigini, ronzii.

Stress ed ansia sono importanti fattori predittivi di ipertensione non solo negli uomini di media età, mentre nei più anziani l'espressione dei sintomi d'ira o la mancata espressione non costituivano segni predittivi significativi.

Abbiamo precedentemente parlato di stress, e si è visto che questo comprende una reazione complessa che permette il riconoscimento e l'abilità di superare eventi percepiti come inusuali, inadeguati e difficili. Lo stress è quindi un fenomeno che comprende un ampio spettro di aspetti e di conseguenze complesse. E' anche un termine usato spesso in modo improprio.

Ogni evento può essere potenzialmente stressante, dipende ovviamente da individuo a individuo. Le ricerche inerenti all’ipertensione hanno indagato maggiormente alcuni eventi che possono essere catalogati come stressanti come l’attività lavorativa, l’ambiente, ecc…

Da un punto di vista della psicosomatica ci sono diverse correnti di studio dell’ipertensione arteriosa sono quella di psicologia comportamentale e quella su base psicoanalitico - simbolica.

Secondo la prospettiva della psicosomatica l’iperteso dunque tenderebbe a vivere in maniera conflittuale il rapporto con il mondo degli affetti e ne eserciterebbe un esasperato controllo frenando di continuo la passionalità e privilegiando la "fredda" e più sicura ragione.


Da poco tempo si sa che fattori psicologici possono aumentare acutamente la pressione arteriosa, ma sono incerte le conoscenze che si hanno su come possano portare ad una stabile elevazione pressori.

Da un recente studio si è visto che coloro che avevano difficoltà di riconoscimento e
verbalizzazione delle emozioni , patologia definita alessitimia è una condizione sembrava ben correlata all'ipertensione.

Dal punto di vista della psicosomatica si afferma che la crescita in un ambiente privo di stimoli emozionali, un rapporto materno incapace di far prendere coscienza delle emozioni, o un trauma psicologico importante nella storia passata siano fondamentali per lo sviluppo di questa patologia.

Il nostro corpo parla e se vogliamo imparare a stare bene, il solo modo è dare voce al corpo, ascoltarlo bene e rispondergli nella maniera più adeguata, controllando lo stress e imparando dalla psicosomatica.

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