sabato 25 luglio 2009

Vincere la Timidezza dei Bambini

Molti bambini sono timidi e molti genitori temono che questa timidezza sia una cosa da vincere perché altrimenti potrebbe limitarli nel loro sviluppo sociale e psicologico.
Quando invece la timidezza più che una cosa da vincere perchè è vista come negativa va concepita come una risorsa e come una dote di maggiore sensibilità.



Troppe volte i bambini timidi sono definiti tali anche in mezzo alla gente e le etichette fanno male perché poi limitano lo sviluppo delle persone e tanto più dei bambini timidi, meglio usare termini come riservatezza che tra l'altro è vista in un'ottica meno negativa e meno difettosa che non la timidezza che invece viene considerata come una cosa da vincere.



Invece di volere vincere la timidezza dei bambini a tutti i costi è meglio aiutare i propri bambini a gestire al meglio questa parte di sè in modo tale da gestirla sempre a suo favore.

La timidezza caratterizza quasi sempre il carattere dei bambini fino a 3 anni perchè è ancora fisicamente ed emotivamente legato alla mamma e l'esigenza di socializzare è ancora assente fra i suoi bisogni.



Per i bambini quello che è più importante è che i suoi genitori non vedano nella sua timidezza un fatto negativo, ma un passo verso l'autonomia e la costruzione della sua auto stima, che limitino le imposizioni di giochi con gli amichetti che incontra al parco , all'asilo o a scuola.
E' fondamentale evitare nella maniera più assoluta la voglia di cambiare l'indole del bambino.



La timidezza dei bambini si può vincere se prima di tutto il genitore trova dentro sè la forza di aspettare che il bambino trovi dentro di sè il momento giusto per agganciare gli amici, molti bambini infatti preferiscono stare a guardare prima, studiare l'ambiente e la situazione e poi giocare, vincendo quella timidezza che li aveva caratterizzati fino a pochi giorni prima.



I genitori devono evitare di vedere le cose al negativo, di fare pressioni al bambino, evitare paragoni e evitare ASSOLUTAMENTE di mettere a disagio il bambino.

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