lunedì 8 dicembre 2014

VIVERE CON UN ANZIANO



VIVERE CON UN ANZIANO, prendersi cura di lui, gestire la sua vita quotidiana è complesso. Ancora di più quando alle comuni patologie si associano quelle della demenza senile.
Il progredire di una malattia determina un carico costante che comporta implicazioni sia sul piano relazionale che emozionale, costi economici diretti ed indiretti che mettono a dura prova l'equilibrio psicofisico di colui che si prende cura di lui.

Vivere con un anziano è complesso; tutto ciò dato dal fatto che non esistono adeguati servizi: pur essendo diventato un " contenitore" assai meno stabile di un tempo, nel nostro Paese l'ambiente famigliare resta ancora il luogo privilegiato della cura.

Vivere con un anziano
E' soprattutto la donna a farsi carico delle problematiche di un anziano; un bisogno di accudimento che aumenta con l'aggravarsi della patologia quando il dilemma fra mettere l'anziano in un'ospizio o affidarlo ad una badante diventa quindi poi la strada obbligata.
Una scelta che non è sempre facile. La qualità del rapporto genitori - figli scatena stati d' animo contrastanti, sensi di colpa o indifferenza.
In questa fase si possono riattivare vecchi sentimenti provati nel corso della crescita, dinamiche familiari difficili che possono destabilizzare, creare problemi nel rapportarsi serenamente  e mostrare affetto.
Lo stesso coniuge anziano può manifestare forti resistenze  nel riporre l'assistenza a persone estranee; delegare le cure  può determinare sfiducia, senso di onnipotenza, sentimenti di inadeguatezza, sensi di colpa per non riuscire a compiere ciò che il " contratto matrimoniale" impone.

Vivere con un anziano ha importanti costi economici, sulla salute e sulla psiche.
I costi calcolati come spese dirette ed indirette sono importanti, tanto che spesso chi assiste ad un familiare è costretto a lasciare il lavoro o a scegliere un lavoro part- time.
La stessa  vale per l'impatto sulla salute e sulle condizioni  psicologiche-relazionali tanto da dover ricorrere ad ansiolitici ed antidepressivi.
L'assistere un malato comporta per forza una modifica dei propri equilibri personali e sociali, dei ritmi e bisogni che mettono a dura prova le capacità di condivisione dell'ambiente di appartenenza.
Sia le condizioni del malato che quelle personali di salute o socio - ambientali influenzano lo stile di vita e la qualità delle cure.

Vivere con un malato è a rischio burn out che  colpisce chi assiste a tempo pieno il coniuge che ha raggiunto la fase avanzata della malattia senza alcun aiuto, con scarse relazioni sociali con alle spalle situazioni conflittuali in famiglia.
Se il paziente anziano viene colpito da demenza, l'altro problema importante da gestire è quello dato dalla difficoltà del riconoscimento reciproco, tra chi non ritrova nel malato la persona di sempre, soprattutto quando  vede comportamenti o reazioni assai diverse rispetto a quelle che avevo conosciuto tempo prima e il paziente anziano che non riconosce più il suo ambiente.
Tanti elementi diversi che mettono a dura prova la qualità del legame di vecchia data.

Tutte difficoltà che mettono a dura prova le figlie tutto fare, impegnate su più fronti oltre che nell'assistenza al malato con il quale solitamente non convivono.
Strette nella morsa della " sindrome della compassione" offrono dedizione costante che alla lunga le fa sentire stanche e piene di responsabilità, elementi che determinano una ricaduta negativa sul piano psicologico e delle relazioni sociali.
Inoltre la graduale riorganizzazione dei tempi, spazi, ruoli richiesta dall'assistenza all'anziano espone l'intero sistema familiare a pressioni e confronti che rischiano di destabilizzarlo anche in modo drammatico.

Vivere con un anziano, possono attivarsi nuovi conflitti, secondari a stanchezza, problemi economici, decisioni da prendere, però si possono riattivare anche delle tensioni che portano qualche volta a fratture definitive.
La cronicità della malattia comporta una condizione dolorosa di anticipazione e perdita, un'esperienza che coinvolge tutto ilo corso della malattia con un vasto raggio di emozioni intense e di interazioni complesse che si sviluppano  in relazione alle grandi sfide e ai grossi sforzi che il malato e la sua famiglia si trovano ad affrontare lungo tutte le fasi del decorso di  una lunga malattia spesso gravemente invalidante.

Un quadro pesante quello che ruota attorno all'accudimento delle persone anziane destinate ad aumentare. Si stima che nel Mondo tra il 2010 ed il 2050 il numero totale di anziani con esigenze di tipo assistenziale sia destinato a triplicare.
Per quanto non dobbiamo dimenticarci nè del bisogno di cura nè del bisogno di assistenza nè di chi si fa carico in modo gratuito e spontaneo di tutto ciò per anni è necessario che le persone non si dimentichino di sè e che si facciano dare una mano perchè vivere con un anziano non significa morire!

Nessun commento:

Privacy

Cookies

I cookies sono piccoli file di testo che vengono installati da parte di un sito Web sul browser dell’Utente e che registrano alcune informazioni relative alla sua attività di navigazione; tali dati, se i cookies non vengono disabilitati, vengono comunicati al sito che li ha installati ogni qualvolta l’Utente torna a visitarli.Questo sito non installa in modo automatico cookies di alcun genere.Per pubblicare gli annunci uesto sito utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti quali Google. In qualità di fornitore indipendente, Google utilizza i cookie per pubblicare gli annunci al fine di utilizzare questi dati raccolti (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Uno di questi cookies utilizzato da Google è chiamato DART. L’utilizzo del cookie DART consente a Google di pubblicare annunci per gli utenti in base alla loro visita a questo sito e ad altri siti Internet: in questo modo saranno visualizzati annunci più pertinenti sia con i temi trattati nel sito che con l’inclinazione dei visitatori. Gli utenti possono reperire più informazioni, conoscere le opzioni disponibili e scegliere di non utilizzare il cookie DART consultando la pagina relativa alle norme di Google sulla privacy per la rete di contenuti e per gli annunci.