lunedì 1 dicembre 2014

INSETTI PUNGITORI





INSETTI PUNGITORI

Piccoli insetti apparentemente innocui come pulci e zanzare, insetti pungitori come flebotomi e le zecche appartengono ai parassiti della famiglia dei ragni e costituiscono un quartetto temutissimo, visto che  presi singolarmente è capace di devastare anche in maniera irreparabile i nostri amici domestici, soprattutto i cani.

Per effettuare una corretta e tempestiva diagnosi è necessario fare una visita dal  proprio veterinario di fiducia o un consiglio dal farmacista.

Se non vi è mai capitato che i vostri amici a quattro zampe venissero a contatto con gli insetti pungitori è necessario sapere che quando qualche animale arriva in ambulatorio lamentandosi dell'eccessivo grattarsi del proprio animale viene fatta tutta una serie di domande sullo stile di vita ed alimentazione che segue. 
Basilare, soprattutto con l'arrivo della primavera il trattamento con prodotti antipulci ( tipo collari, spray, shampoo....) secondo il dosaggio ed i tempi di somministrazione specifici per ogni animale.

Per capire se gli insetti pungitori hanno colpito i nostri amici è necessario fare delle analisi più approfondite prescritte però da un veterinario  secondo la terapia concordata, facendo più attenzione nell'uso dei corticosteroidi topici, potenzialmente dannosi per la propria salute oltre che quella dell'animale.

Parlando dell'insetto pungitore più comune  negli animali è la dermatite da allergia causata dalle pulci. Il disturbo quindi è il disturbo cutaneo più diffuso tra i nostri amici a quattro zampe.
Il controllo delle pulci è sempre stato una sfida per i veterinari ed i padroni in quanto le pulci adulte sono la causa dei segni clinici, ma la maggior parte della popolazione parassitaria ( uova, larve e pupe) sono da individuare in casa e/ o in giardino.
Il programma individuale per individuare questi insetti  pungitori usa prodotti studiati per sconfiggere tutte le varie fasi del ciclo di vita di questi animaletti a quattro zampe.
Per poter scegliere più facilmente prodotti più adatti a garantire una vita priva di pulci ai nostri animali sarà bene imparare un paio di cose sul ciclo di vita delle pulci.

Le uova degli insetti pungitori vengono depositate sulla pelliccia e dovrebbero poi cadere dall'ospite.
Immuni agli insetticidi, ma possono essere colpite con alcuni regolatori della crescita degli insetti. Le larve degli insetti pungitori, si sviluppano nell'ambiente dell'ospite e si nutrono delle feci delle pulci adulte che cadono dalla pelliccia dell'organismo ospite. Sensibili agli insetticidi tradizionali, ai borati ed ai regolatori della crescita degli insetti producendo dei bozzoli per la trasformazione in pupe.
Possono restare in letargo per svariati mesi finché non vengono stimolate ad uscire dal bozzolo da vibrazioni.
Solitamente l'uscita dal bozzolo avviene quando c'è un ospite nelle vicinanze e la nuova pulce trova l' animale dopo pochi secondi; le nuove pulci degli insetti  pungitori sono abbastanza veloci e possono sopravvivere  qualche giorno e senza un ospite, in condizioni ambientali favorevoli.

Le pulci, insetti pungitori,appena nate cominciano a nutrirsi dopo poche ore che si  sono stabilite  su cane o gatto, Consumato il primo pasto la pulce può sopravvivere solo per poche ore dopo che viene tolto dall'ospite.
Le giovani pulci hanno un alto tasso di mortalità quando si trovano su animali adulti e sani.

Per cani e gatti allergici a questi insetti pungitori è necessario un controllo continuo ed approfondito.
Anche una minima esposizione può  bastare per scatenare il prurito.
In passato padroni e veterinari dovevano controllare le pulci e disinfestare continuamente l'ambiente dove viveva l' animale.
Impegno costante e faticoso; inoltre alcuni prodotti di vecchia generazione usati per debellare anche i primi stadi.
Oggi fortunatamente i veterinari contro questi insetti pungitori, hanno a disposizione degli ottimi prodotti per il controllo delle pulci. In commercio esistono dei prodotti altamente efficaci.

Insetti pungitori
Le prime passeggiate di primavera, nonostante il tepore e la voglia di qualche passeggiata porta con sè un rischio: le punture delle zanzare.
Se questi animali risultassero piuttosto fastidiosi per noi uomini per i cani la cosa può anche essere letale.
Effetti letali perchè sono l'esito della trasmissione di un parassita, la Dirofilaria Immitis noto come la filaria che può passare da un cane ad un altro tramite una puntura di zanzara.

La pericolosità di questo insetto pungitore deriva dal fatto che nella forma larvale vive nel sistema circolatorio, mentra da adulta ( dopo circa 6 mesi) risiede nelle arterie polmonari degli animali che vengono colpiti e si riproduce molto velocemente.
Escono così due malattie: la filariosi cardiopolmonare e quella sottocutanea.

La forma sottocutanea può colpire anche l'uomo e la sua incidenza risulta aumentata significativamente  negli ultimi anni.
Una zanzara può trasmettere contemporaneamente entrambe le filariosi.
Quest'ultima malattia non presenta sintomi immediatamente riconoscibili, progressivamente però si evidenziano dimagrimento, spossatezza, poca resistenza allo sforzo, tosse.
Il metodo più sicuro per diagnosticarla consiste nell'eseguire un semplice esame sierologico attraverso un prelievo di sangue.
Devono passare almeno 6 mesi dalla puntura della zanzara ed il test andrebbe eseguito ogni due anni prima di cominciare la stagione della prevenzione.

La filariosi cardiopolmonare si può prevenire con vari prodotti: compresse/ tavolette appetibili o iniezioni.
Si possono sempre adottare altri accorgimenti pratici, come tenere il cane chiuso alla sera, trattarlo con un repellente per zanzare, evitare le aree più infestate dalle zanzare.
Una volta stabilita la presenza di filariosi ed accertare le condizioni generali di salute del cane la cura può cominciare.

Se le condizioni di salute sono buone si somministra attraverso due iniezioni intramuscolari della melarsomina.
Se la malattia è in uno stadio più avanzato si preferisce una sola iniezione, aspettare un mese e poi le altre due ad intervalli di 24 ore.
Nelle settimane che seguono il cane deve stare in assoluto riposo per permettere all'organismo di eliminare i parassiti morti senza che si creino complicazioni, come l'ostruzione dei vasi sanguigni causata dai frammenti dei parassiti morti.
Anche i gatti ne possono esserne colpiti, anche se in misura inferiore.
Quando il parassita degli insetti pungitori attecchisce nel gatto anche allo stato larvale i rischi sono maggiori a causa delle ridotte dimensioni cardiache dell'animale.
Per stabilire la  presenza di filariosi si esegue un esame del sangue, seguito da una terapia che comporta però più rischi; meglio quindi non intervenire e fare controlli polmonari periodici.
La prevenzione del gatto contro gli insetti pungitori è ancora più importante.

Tra gli insetti pungitori più comuni ci sono le zecche e gli ehrlichiosi.
Chi ha avuto almeno una volta un cane sa quanto è complicato e doloroso avere a che fare con una zecca per arrivare a toglierla completamente.
In realtà si parla di un aracnide, grande almeno un centimetro, appartenente alla stessa famiglia di ragni, acari e scorpioni, abilissimo quindi  ad attaccarsi con forza alla pelle dell'animale  succhiando anche il sangue per giorni.

Le zecche provengono da altri animali domestici, pure dagli arbusti del sottobosco ed è importante controllarli e spazzolarli spesso, soprattutto quando si torna da passeggiate all' aperto.
La malattia conseguente prende il nome di Ehrlichiosi, i globuli rossi vengono infettati fino a determinare un'alterazione del loro funzionamento ed alla minore produzione di piastrine.
Le fasi evolvono molto rapidamente nel giro di pochi giorni si può passare dalla forma acuta alla cronica.


Come notare la presenza di questi insetti pungitori sulla pelle dei nostri animaletti?
Subito si nota la presenza toccando l'animale, qualche giorno dopo si dovrebbe notare un arrossamento della pelle, localizzato nella zona del morso che tende ad espandersi.
Comunque sia è bene fare attenzione se si vede il cane abbattuto, insonnolito, inappetente, frebbre alta, dolore alle articolazioni è bene chiamare urgentemente il veterinario.
Se invece si è così bravi  ad individuarla è bene toglierla senza indugi in quanto tanto maggiore è il tempo che resta attaccata più aumentano i rischi di contrarre l'infezione.
Usando quindi una pinzetta si deve afferrare la zecca il più vicino possibile alla pelle del cane, operando una torsione vicino alla pelle e staccarla con una leggera trazione verso l'esterno senza strappare, per evitare che il parassita si spezzi e quindi il suo apparato boccale rimanga attaccato alla pelle del cane.
Una volta staccata la zecca va bruciata o immessa nell'alcol e trattare la parte lesa con una pomata antisettica.

Insetti pungitori
Insetti pungitori

I flebomi, noti anche come pappatacci a causa del volo silenzioso durante la ricerca dell'animale da pungere sono insetti pungitori che assomigliano alle zanzare e la loro pericolosità per gli animali domestici deriva dalla loro capacità di trasmettere malattie virali, batteriche e protozoarie, tra le quali la leishmaniosi è la più temibile.
Le malattie trasmesse dai flebomi sono un importante problema sanitario per i cani, tanto che è preferibile anche adottare delle misure preventive, controllando gli insetti con l'ausilio di un antiparassitario ad efficacia repellente ed insetticida.
Si tratta di insetti pungitori molto piccoli abituati a palesarsi prevalentemente di notte, mentre durante il giorno si nascondono in zone ombreggiate, vicino alle abitazioni, cucce di animali, cantine e sottoscala, lungo la riva degli stagni, nei prati e tra le foglie.

Come salvaguardare i propri cani dagli insetti pungitori?
Adottare delle misure igieniche generali per impedire la costituzione di nuovi focolai dove è possibile lo sviluppo dei flebotomi, bisognerebbe tenere l'animale all'interno della casa durante le ore notturne, soprattutto nella stagione calda.
La diagnosi si effettua con un esame del sangue.

Una volta  curati adeguatamente i vostri  cani e gatti è necessario igienizzare in maniera metodica ed efficace  anche l'ambiente nel quale vivono in quanto le pulci possono sopravvivere nelle case durante tutto l'inverno.
Quindi per prima, contro gli insetti pungitori, è necessaria la pulizia meccanica, passare regolarmente l'aspirapolvere su tappeti, cuscini, tendaggi, divani, poltrone, copriletti,...poi toccherà alla pulizia chimica ( disinfezione e disinfestazione) per la quale si usano detergenti ed antiparassitari.
Si possono tranquillamente usare prodotti facilmente reperibili sul mercato come aceto, alcol etilico, candeggina, lisoformio....
Un'efficace azione disinfettante si basa sull'utilizzo di prodotti specifici a base di piretrine sintetiche anche sotto forma di spray per combattere gli insetti pungitori e difendere la salute dei nostri amici a 4 zampe oltre che la nostra.

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