La maggior parte dei dediti alla sigaretta afferma che da domani smetterà, oggi è l'ultima, eppure domani come fosse successo niente ecco che da il via all'ennesimo atto di fumo.
C'è chi però prova comunque a darsi una tregua usando cerotti, chewingum e altro, ma la dipendenza fisica dal fumo è troppo forte da sovrastare anche la diendenza psicologica e la volontà a smettere a tutti i costi. Ed è per questo che sta arrivando il vaccino anti fumo.
Le cifre divulgate dall'Osservatorio fumo, alcol e droga dimostrano come l'emergenza fumo stia colpendo sempre di più la popolazione al femminile.
Ad accendere più spesso la sigaretta sono le donne tra i 25 e 44 anni del Centro Italia, in linea di massima l'età in cui si comincia a fumare sono i 18 anni.
Nasce così il vaccino antifumo, con la speranza che una puntura sul braccio possa far smettere di fumare. I ricercatori hanno legato ad un composto chimico a base di nicotina, una proteina in grado di provocare la produzione di anticorpi diretti contro la nicotina.
Quando la persona comincia a fumare una sigaretta immette della nicotina all'interno del corpo, gli anticorpi grazie al vaccino antifumo la riconoscono, neutralizzandola e impedendone il passaggio all'interno delle membrane cerebrali.
Così facendo al nicotina perde al sua azione sul sistema nervoso centrale, non permette di attivare i recettori nevrosi che determinano la liberazione della dopamina e di altre sostanze che regalano al sensazione di euforia che si ricerca sul fumo. Così aspirando il fumo della sigaretta non da più la stessa sensazione e il bisogno di fumare cala.
Il vaccino antifumo ha prodotto risultati incoraggianti, senza contare che si basa su un'idea rivoluzionaria che interrompe il circuito della dipendenza fisica dalla nicotina alla radice; il suo limite è che non si sa la durata.
C'è ancora qualche perplessità però sul vaccino antifumo per smettere così di fumare. Il vaccino antifumo non aiuta a contrastare la ritualità del gesto, nè la soddisfazione che si prova stringendo tra le labbra una sigaretta.
Fumatori non si nasce, si diventa. Il fumo nasce da un comportamento imitativo e diventa un forte strumento di gratificazione e piacere orale, usato per gestire situazioni tipiche come concentrarsi, concedersi una pausa, scaricare la tensione nervosa. Accendere una sigaretta permette spesso di coprire una difficoltà comunicativa, la scorciatoia per essere rassicurati, la risposta a dei bisogni che non si spengono accendendo una sigaretta.
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