domenica 18 dicembre 2011

False Verità Sull'Olio D'Oliva

False verità sull'olio d'oliva. La truffa più recente è stata scoperta la scorsa estate dal nucleo antifrodi dei carabinieri di Parma.
Olio d'oliva provveniente da olive irrancidite che provvenivano dall'estero venivano deodorate con un processo chimico e usate per ottenere olio d'oliva fasullo.
Sapere queste false verità sull'olio d'oliva è importante per la propria salute e per una spesa più consapevole.

Un trattamento questo che è vietato dalle norme per la produzione dell'olio d'oliva, re degli oli, che oltre ad eliminare il cattivo odore sottrae all'alimento molti dei preziosi nutrienti che contraddistinguono l'olio d'oliva dagli altri oli.

Per scoprire le false verità sull'olio d'oliva oggi c'è un test che permette ai nuclei antifrodi di smascherare subito i prodotti taroccati e di bloccare più facilmente le contraffazioni: basta misurare i livelli degli alchil esteri , sostanze che si formano quando le olive cominciano ad alterarsi.
Ma le sofisticazioni sono così diffuse che ci vorranno anni per mettere la parola fine al problema delle false verità sull'olio d'oliva.

Per avere un buon olio d'oliva ecco che a difesa dei consumatori ci sono delle certificazioni di qualità sempre più rigorose, e poi per scoprire le false verità sull'olio d'oliva ci si può affidare al gusto imparando i segreti della degustazione.
Per scoprire le false verità sull'olio d'oliva occhio all'etichetta, cerca sempre la dicitura " Spremitura a freddo", ovvero al di sotto dei 27°C, questo garantisce gusto e proprietà organolettiche.
Inoltre punta sul DOP, la denominazione di origine protetta indica che l'olio d'oliva è prodotto con olive raccolte e spremute in un territorio specifico. Il marchio IGP invece garantisce la sola lavorazione nella zona tipica mentre consente l'uso di olive di importazione.
Altra cosa molto importante l'agricoltura biologica è un settore sottoposto a "regime di controllo" europeo. le aziende olearie devono rispettare le norme di produzione comunitarie.

Per smascherare le false verità sull'olio d'oliva è bene stare anche attenti a colore, odore e sapore che sono i tre elementi per la valutazione iniziale di un olio di qualità.
Il controllo più facile è il test del colore. Si al verde, ma mai troppo intenso e brillante, ok anche a sfumature dorate e ambrate, sempre intense e mai pallide, classiche dell'impiego di olive vecchie ed appassite.

False verità sull'olio d'oliva vengono smascherate anche grazie alla degustazione. Per valutare al meglio il profumo ed il gusto dell'extravergine versa un pochino di olio su una patata lessa calda. Il mix creato dal sapore neutro dell'ortaggio e dal calore mette in risalto pregi e difetti dell'olio di oliva.
L'odore dell'olio di oliva deve essere fresco e vivace, mai rancido.
Il gusto deve essere armonioso, può avere un'aroma più o meno fruttato, piccante o mandorlato a seconda del tipo di olio.

L'olio di oliva extravergine però non deve mai avere un sapore impersonale o metallico, amaro o di muffa

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