martedì 18 maggio 2010

La Danza Indiana

La danza indiana permette di esprimere le emozioni con ogni parte del corpo a cominciare dalle mani.
I gesti delle mani, le espressioni del viso, sguardo e movenze eleganti raccontano una storia e permettono di rappresentare la bellezza, l'amore ed il mondo ultraterreno.
La danza indiana non è mai fine a sè stessa, ma comunica ed insegna qualcosa a chi la pratica o solo la osserva.

Fra gli studi classici c'è nè uno che comincia ad essere conosciuto anche in Italia, grazie alle scuole che propongono corsi e stage di danza indiana.
Il Kuchipudi nasce come forma di teatro popolare , caratterizzato dalla rappresentazione delle gesta della divinità.

La danza indiana in origine veniva ballata solo dagli uomini , giravano per i villaggi accolti con simpatia anche a corte.
Con il passare degli anni la danza indiana è diventata accessibile anche alle donne , impararla è semplice, permettendo così di accostarsi ad una cultura millenaria indiana e assicura benefici psicofisici.

Le danzatrici " incarnano" i personaggi rappresentati ed il trucco ha quindi la sua importanza , mentre a lezione è sufficiente avere abiti comodi nelle danze tradizionali le donne indossano la sari: una larga striscia di stoffa avvolta intorno al corpo, colorata , ricca di pieghe che aprendosi a ventaglio evidenziano le posizioni e le linee formate attorno al corpo.

Fra gli ornamenti, le caviglie accentuano i battiti dei piedi con il loro tintinnare e i numerosi bracciali risuonano accompagnando i gesti.
Anche in testa portano diversi gioielli che insieme al trucco allungato degli occhi enfatizzano le espressioni del volto.

Nel Kuchipudi come nel resto della danza indiana le mani giocano un ruolo fondamentale. I loro mundra ( gesti) infatti sono la forma di comunicazione non verbale più immediata e permettono a chi danza di esprimere emozioni, sentimenti e concetti veri e propri.

Nella tradizione indiana ogni singolo gesto ha uno specifico significato, ma può avere anche diversi significati a seconda del modo e contesto in cui viene eseguito.
Così ad esempio la posizione delle mani con indice e medio appoggiati al pollice, mentre anulare e mignolo restano sollevati può indicare sia un cerbiatto che un fiore che viene colto.

O ancora , la mano con tutte le dita unite e tese può esprimere sia il concetto di " io", oppure se si estende un solo braccio serve ad indicare un punto o luogo lontano da sè, se però si aprono entrambe le braccia con i palmi in sù esprime abbandono a Dio, mentre le mani unite in preghiera sono una forma di saluto.

Imparare l'alfabeto gestuale è una delle prime tappe affrontate durante la lezione, lo si crede difficile e faticoso, ma è una forma di espressione corporea molto semplice, un po' di pratica e diventa naturale.

Il Kuchipudi alterna fasi descrittive con ritmo lento e parti veloci, la danza è un'armoniosa sequenza di posizioni stilizzate e simboliche ottenute combinando variamente passi, gesti e rotazioni del corpo.
Le gambe sono sempre leggermente piegate, il bacino si sposta da un lato all'altro, bloccandosi nelle posizioni desiderate, le braccia oscillano con movimenti ora più fluidi , ora a scatti e disegnano linee rette o circolari.

La testa si inclina assecondando i gesti delle braccia e lo sguardo segue sempre il movimento delle mani, da un punto di vista propriamente di fitness il Kuchipudi mette in gioco tutto il corpo, permette di tonificare i muscoli in modo equilibrato e modella la figura.
Le principianti della danza indiana vengono accompagnate nell'apprendimento graduale acquistando a poco a poco maggiore coordinazione, flessuosità, equilibrio, resistenza e controllo.

Si comincia lavorando sui piedi e sui loro spostamenti aggiungendo poi i movimenti combinati delle braccia, testa e occhi.
Una volta acquisita consapevolezza del proprio corpo e quando si è in grado di eseguire le principali sequenze a ritmo di musica in modo corretto si cominciano ad affinare anche le capacità espressive, per trasmettere emozioni e sentimenti.

Chi ha provato questa forma di movimento assicura che i vantaggi psicologici non sono inferiori a quelli sulla forma fisica, in quanto si acquista maggiore sicurezza in sè stesse e abbandonandosi alla musica ci si libera dalle tensioni.

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