Il passaggio dalla veglia al sonno e viceversa è regolato dall'alternanza fra due opposte forze che guidano l'attività delle cellule cerebrali: eccitazione ed inibizione.
Quando le cellule sono iperattive e ricettive, quando il via vai di stimoli nervosi è continuo si verificano le giuste condizioni perché si possano svolgere le attività fisiche e mentali, al contrario quando il lavoro delle cellule rallenta ed i processi cerebrali rallentano si entra in una condizione di relax che ci permette di dormire meglio.
I meccanismi del corpo sono in grado di interferire con questi meccanismi perché esercitano un'azione eccitante ed una inibitoria sulle cellule cerebrali: quelli ampi e rapidi portano il cervello ad uno stato di maggiore eccitazione; quelli di ampiezza ridotta ci aiutano a dormire meglio.
Movimenti piccoli, lenti e profondi ci aiutano a dormire meglio, su questi si basa il Sounder sleep system , si ispira a diverse tecniche di movimento, tra cui le ginnastiche dolci orientali.
Attribuisce grande importanza anche alla respirazione, ognuno deve trovare la respirazione ideale, completa e funzionale, la quale ci porterà a dormire meglio.
Ecco perché per imparare a dormire meglio sono indispensabili gli esercizi di respirazione ed inspirazione, con un effetto calmante e propedeutici all'esecuzione di tutti i movimenti.
E' indispensabile provare a respirare nel modo più naturale possibile, ascoltando il flusso del proprio respiro, lasciare che il respiro fluisca liberamente.
Per dormire meglio è indispensabile permettere al respiro di essere leggero, facile e lento, senza fretta ma regolandosi sui tempi personali, respirare con pienezza, in modo consapevole e profondo, lasciare passare qualche secondo fra un atto respiratorio ed il successivo.
Per dormire meglio è necessario respirare con pienezza, in modo consapevole e profondo, respirare assecondando la richiesta dell'organismo.
Per dormire meglio potete anche imparare a cavalcare l'onda del respiro: a occhi chiusi distese nel letto, mano sull'addome con il pollice 2-3- cm sotto all'ombelico, respirare con naturalezza, lasciando che il respiro segua il suo ritmo. Osservare il suo ritmo di sollevamento ed abbassamento.
Per dormire meglio è bene anche attivare le gambe, sdraiate sul fianco in posizione comoda, gambe piegate, eseguire una piccola pulsazione delle gambe come se si volesse raddrizzarle, ma allungandole solo in modo impercettibile.
Per dormire meglio gli esercizi devono essere fatti con costanza e regolarità, i risultati si vedono dopo un po'.
martedì 30 dicembre 2008
domenica 14 dicembre 2008
BUGIARDI ON LINE
Quanto di voi si mettono a conoscere persone, amici e compagni di vita on-line, e quanti di voi si sono mai posti la verità su questi incontri?
Le persone tendono a mentire più facilmente on-line, se si mente facilmente sull'aspetto fisico, sesso ed età, è facile essere ancora più bugiardi relativamente a pensieri, emozioni, status sociale.
Perché si è più bugiardi on-line?
Perché la fantasia on line si scatena più facilmente, è molto più semplice superare la soglia del pudore, manca l'elaborazione e la mediazione.
On line è semplice fare emergere delle emozioni che a contatto diretto è più complesso.
Quindi nessuno vi viete di comunicare on line, ma attenzione a stare un po' più sulle vostre che esporvi troppo per evitare rischi.
Le persone tendono a mentire più facilmente on-line, se si mente facilmente sull'aspetto fisico, sesso ed età, è facile essere ancora più bugiardi relativamente a pensieri, emozioni, status sociale.
Perché si è più bugiardi on-line?
Perché la fantasia on line si scatena più facilmente, è molto più semplice superare la soglia del pudore, manca l'elaborazione e la mediazione.
On line è semplice fare emergere delle emozioni che a contatto diretto è più complesso.
Quindi nessuno vi viete di comunicare on line, ma attenzione a stare un po' più sulle vostre che esporvi troppo per evitare rischi.
ORDINE FUORI E DENTRO DI TE
L'anno sta finendo è con esso dobbiamo cominciare ad imparare anche a terminare e buttare fuori casa tutti gli oggetti inutili che bloccano la nostra energia, proiezione di una vita insoddisfatta e bloccata.
Per imparare ad essere più felici è necessario imparare a fare ordine dentro e fuori di sé.
L'ambiente che ci circonda è lo specchio dell'anima, quindi è necessario eliminare le inutilità per imparare a recuperare l'essenziale dentro di sè.
Per eliminare il superfluo fuori da sè è necessario cominciare a compilare una lista che stabilisca delle priorità, alla fine della lista elaborate una sensazione di leggerezza che vi accompagnerà ogni volta che buttate via qualche inutilità.
Per fare ordine dentro e fuori di te è necessario individuare l'oggetto da buttare e ponetevi delle domande che vi facciano capire se , quanto e come siete ancora legati a lui oppure se è utile eliminarlo.
Il tutto va fatto senza sentirsi in colpa, fidandovi del vostro istinto e del vostro colpo d'occhio.
Dovete agire con calma a piccoli passi, partendo da zone circoscritte.
Perché la pulizia sia un fare ordine dentro e fuori di sé è necessario anche rivedere le proprie abitudini consumistiche.
Alle cose che rimangono va assegnato un posto preciso notando che non c'è bisogno di altro perché c'è già l'essenziale e sarà più facile trovare le cose utili.
Tendenza all'accumulo è un ostacolo alla creatività, cominciamo con l'eliminare l'eccesso di carta che c'è sulla scrivania, eliminare le mail in eccesso.
Eliminando il superfluo si farà più ordine anche con tutti i pensieri negativi.
Per imparare ad essere più felici è necessario imparare a fare ordine dentro e fuori di sé.
L'ambiente che ci circonda è lo specchio dell'anima, quindi è necessario eliminare le inutilità per imparare a recuperare l'essenziale dentro di sè.
Per eliminare il superfluo fuori da sè è necessario cominciare a compilare una lista che stabilisca delle priorità, alla fine della lista elaborate una sensazione di leggerezza che vi accompagnerà ogni volta che buttate via qualche inutilità.
Per fare ordine dentro e fuori di te è necessario individuare l'oggetto da buttare e ponetevi delle domande che vi facciano capire se , quanto e come siete ancora legati a lui oppure se è utile eliminarlo.
Il tutto va fatto senza sentirsi in colpa, fidandovi del vostro istinto e del vostro colpo d'occhio.
Dovete agire con calma a piccoli passi, partendo da zone circoscritte.
Perché la pulizia sia un fare ordine dentro e fuori di sé è necessario anche rivedere le proprie abitudini consumistiche.
Alle cose che rimangono va assegnato un posto preciso notando che non c'è bisogno di altro perché c'è già l'essenziale e sarà più facile trovare le cose utili.
Tendenza all'accumulo è un ostacolo alla creatività, cominciamo con l'eliminare l'eccesso di carta che c'è sulla scrivania, eliminare le mail in eccesso.
Eliminando il superfluo si farà più ordine anche con tutti i pensieri negativi.
lunedì 8 dicembre 2008
UN SOGNO REALIZZABILE CON LE BUONE ABITUDINI
Hai un sogno nel cassetto e lo ritieni realizzabile...perfetto è il primo passo per riuscire ad arrivare dove vuoi.
Perché il tuo sogno è di far diventare ricco tuo figlio.
Sogno realizzabile, imparando però a dare insegnamenti positivi attraverso gli esempi.
Per far si che il sogno diventi realizzabile, è necessario insegnare le buone abitudini, ovvero a sfruttare al meglio i due livelli di comunicazione: struttura e forma.
Attraverso le buone abitudini si può abituare il proprio figlio ad avere una mentalità che lo porti verso la ricchezza. E' necessario chiedersi quali sono le buone abitudini vincenti per ottenere un atteggiamento responsabile nel futuro.
Da buon genitore è indispensabile conoscere l'intelligenza emotiva del proprio figlio, ma anche di noi stessi e le due componenti che la formano.
E' necessario poi sapere come far capire a tuo figlio i segreti per avere una vita agiata e saperla mantenere.
Secondariamente è bene sapere come educare alle buone abitudini evitando che si instauri in lui la pigrizia. Il ruolo della comunicazione genitore- figlio è indispensabile per farlo crescere in modo positivo, ma quello che più conta è realizzare il sogno che lui sia veramente libero.
Da genitore consapevole, l'educazione è essenziale, ma molti trascurano l'educazione finanziaria, farlo però è abbastanza complesso in quanto si richiede l'abilità di stimolare delle buone abitudini in un figlio, per abituarlo all'approccio con gli strumenti necessari alla creazione della ricchezza.
Per educarlo alle buone abitudini e far si che ogni sogno possa diventare realizzabile contano molto le convinzioni e gli stili di vita fondamentali per iniziare a sviluppare una mente da ricco.
Chi è ricco davvero però ha sviluppato delle buone abitudini, educando un figlio a cogliere le buone opportunità e a non farsele sfuggire, dal modo in cui spendi i soldi si capisce che tipo di persona sei, lo stessa cosa vale quando tu vuoi educare tuo figlio ad essere libero da un punto di vista finanziario per poter vivere di rendita.
Un punto però deve rimanere fermo: la vera ricchezza va al di la del benessere materiale.
Ovvero la necessità di provare e dimostrare sempre gratitudine per tutto quello che si possiede. Per fare questo però spesso hai la necessità di intraprendere con tu figlio un percorso di consapevolezza del denaro, in modo tale che cominci a costruirsi il suo tesoro, riconoscendo le buone occasioni e aver appreso delle buone abitudini.
Tale sogno è realizzabile se si attuano delle buone abitudini per spendere e risparmiare senza intaccare il patrimonio già costituito ed evitando quindi di cadere nella mano dei truffatori.
Ti stai ancora chiedendo come puoi tu adesso raggiungere l'obiettivo ricchezza usando il potere della moltiplicazione, come puoi imparare ad interpretare il valore delle cose oltre il prezzo, come puoi educare alle buone abitudini vincenti di tuo figlio?
Tu genitore vorresti formare il pensiero di ricchezza in tuo figlio perché possa avere una vita più felice, o perché tu hai fatto una grande scoperta e gliela vuoi trasmettere? BRAVO, COMPLIMENTI.
Ricordati che mantenere la parola data alle proprie promesse è fondamentale, soprattutto se vuoi educare tuo figlio ad avere aspirazioni elevate e forti, acquisendo delle buone abitudini per arrivare all'obiettivo, superando gli ostacoli.
Il genitore poi ha una marcia in più: IL POTERE DELLA FORMAZIONE, cercando di comprendere come il nostro inconscio influenza il nostro destino, ed un determinato atteggiamento mentale influenza la propria convinzione e il raggiungimento di un obiettivo.
Ecco perché educare il proprio figlio alle buone abitudini per diventare ricco ha la necessità di usare dei metodi efficaci e di far un grosso lavoro dal punto di vista motivazionale, creando delle buone abitudini che lo spingano così al successo e al desiderio di apprendere ogni cosa.
Raggiungendo così l'eccellenza.
Se ti sei incuriosito CLICCA QUI!
Perché il tuo sogno è di far diventare ricco tuo figlio.
Sogno realizzabile, imparando però a dare insegnamenti positivi attraverso gli esempi.
Per far si che il sogno diventi realizzabile, è necessario insegnare le buone abitudini, ovvero a sfruttare al meglio i due livelli di comunicazione: struttura e forma.
Attraverso le buone abitudini si può abituare il proprio figlio ad avere una mentalità che lo porti verso la ricchezza. E' necessario chiedersi quali sono le buone abitudini vincenti per ottenere un atteggiamento responsabile nel futuro.
Da buon genitore è indispensabile conoscere l'intelligenza emotiva del proprio figlio, ma anche di noi stessi e le due componenti che la formano.
E' necessario poi sapere come far capire a tuo figlio i segreti per avere una vita agiata e saperla mantenere.
Secondariamente è bene sapere come educare alle buone abitudini evitando che si instauri in lui la pigrizia. Il ruolo della comunicazione genitore- figlio è indispensabile per farlo crescere in modo positivo, ma quello che più conta è realizzare il sogno che lui sia veramente libero.
Da genitore consapevole, l'educazione è essenziale, ma molti trascurano l'educazione finanziaria, farlo però è abbastanza complesso in quanto si richiede l'abilità di stimolare delle buone abitudini in un figlio, per abituarlo all'approccio con gli strumenti necessari alla creazione della ricchezza.
Per educarlo alle buone abitudini e far si che ogni sogno possa diventare realizzabile contano molto le convinzioni e gli stili di vita fondamentali per iniziare a sviluppare una mente da ricco.
Chi è ricco davvero però ha sviluppato delle buone abitudini, educando un figlio a cogliere le buone opportunità e a non farsele sfuggire, dal modo in cui spendi i soldi si capisce che tipo di persona sei, lo stessa cosa vale quando tu vuoi educare tuo figlio ad essere libero da un punto di vista finanziario per poter vivere di rendita.
Un punto però deve rimanere fermo: la vera ricchezza va al di la del benessere materiale.
Ovvero la necessità di provare e dimostrare sempre gratitudine per tutto quello che si possiede. Per fare questo però spesso hai la necessità di intraprendere con tu figlio un percorso di consapevolezza del denaro, in modo tale che cominci a costruirsi il suo tesoro, riconoscendo le buone occasioni e aver appreso delle buone abitudini.
Tale sogno è realizzabile se si attuano delle buone abitudini per spendere e risparmiare senza intaccare il patrimonio già costituito ed evitando quindi di cadere nella mano dei truffatori.
Ti stai ancora chiedendo come puoi tu adesso raggiungere l'obiettivo ricchezza usando il potere della moltiplicazione, come puoi imparare ad interpretare il valore delle cose oltre il prezzo, come puoi educare alle buone abitudini vincenti di tuo figlio?
Tu genitore vorresti formare il pensiero di ricchezza in tuo figlio perché possa avere una vita più felice, o perché tu hai fatto una grande scoperta e gliela vuoi trasmettere? BRAVO, COMPLIMENTI.
Ricordati che mantenere la parola data alle proprie promesse è fondamentale, soprattutto se vuoi educare tuo figlio ad avere aspirazioni elevate e forti, acquisendo delle buone abitudini per arrivare all'obiettivo, superando gli ostacoli.
Il genitore poi ha una marcia in più: IL POTERE DELLA FORMAZIONE, cercando di comprendere come il nostro inconscio influenza il nostro destino, ed un determinato atteggiamento mentale influenza la propria convinzione e il raggiungimento di un obiettivo.
Ecco perché educare il proprio figlio alle buone abitudini per diventare ricco ha la necessità di usare dei metodi efficaci e di far un grosso lavoro dal punto di vista motivazionale, creando delle buone abitudini che lo spingano così al successo e al desiderio di apprendere ogni cosa.
Raggiungendo così l'eccellenza.
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venerdì 5 dicembre 2008
BAMBINI, SCUOLA E COMPITI
Molti che leggeranno questo post saranno alla prese con bambini che non capiscono i motivi per cui devono andare a scuola e perché devono fare i compiti.
I genitori con i propri bambini dovrebbero affrontare spesso l'argomento scuola & compiti, spiegando che è un'impegno proprio come mamma e papà affrontano il lavoro.
Per stimolare i bambini alla responsabilità è bene che ogni traguardo venga premiato e " by passato" ogni insuccesso, questo è un modo per rinforzare quello che noi vogliamo, ovvero il successo dei nostri bambini e stimolare in loro l'amore per la scuola.
Quello che maggiormente preoccupa genitori ed insegnati è il comportamento che i bambini hanno a scuola. Per questo che ogni insegnante deve educare nei bambini il rispetto delle regole, le quali devono essere anche rispettate a casa.
Lavorando in sinergia si possono ottenere grandi cose.
A scuola i bambini imparano le regole sociali, il rispetto di se e degli altri, attenzione e senso di responsabilità che si traduce anche nel fare i compiti con regolarità.
Spesso genitori ed insegnanti la pensano in maniera diversa sull'educazione da tenere con i bambini a scuola, ma l'unione fa la forza se si vuole ottenere qualche cosa.
Sta a noi adulti far capire ai bambini che la scuola è un modo di prepararsi alla vita, fare i compiti significa rispettare il proprio dovere.
Ogni bambino che va a scuola ha con se un diario sul quale scrive i compiti. E' bene che genitori e bambini lo consultino insieme, così come è divertente farsi aiutare dai bambini a riordinare il proprio materiale da lavoro per il giorno dopo.
Fare i compiti per i bambini è sempre un momento vissuto in maniera negativa , quindi cercate di stare con loro e di giocare , in questo modo loro apprendono le cose, ma secondo loro stanno giocando.
Usate più che potete i giochi di movimento, scenette e quant'altro vi venga in mente....per le poesie che sono le cose più difficili usate le immagini, fategliele disegnare, fateli muovere come racconta la storia.
I genitori con i propri bambini dovrebbero affrontare spesso l'argomento scuola & compiti, spiegando che è un'impegno proprio come mamma e papà affrontano il lavoro.
Per stimolare i bambini alla responsabilità è bene che ogni traguardo venga premiato e " by passato" ogni insuccesso, questo è un modo per rinforzare quello che noi vogliamo, ovvero il successo dei nostri bambini e stimolare in loro l'amore per la scuola.
Quello che maggiormente preoccupa genitori ed insegnati è il comportamento che i bambini hanno a scuola. Per questo che ogni insegnante deve educare nei bambini il rispetto delle regole, le quali devono essere anche rispettate a casa.
Lavorando in sinergia si possono ottenere grandi cose.
A scuola i bambini imparano le regole sociali, il rispetto di se e degli altri, attenzione e senso di responsabilità che si traduce anche nel fare i compiti con regolarità.
Spesso genitori ed insegnanti la pensano in maniera diversa sull'educazione da tenere con i bambini a scuola, ma l'unione fa la forza se si vuole ottenere qualche cosa.
Sta a noi adulti far capire ai bambini che la scuola è un modo di prepararsi alla vita, fare i compiti significa rispettare il proprio dovere.
Ogni bambino che va a scuola ha con se un diario sul quale scrive i compiti. E' bene che genitori e bambini lo consultino insieme, così come è divertente farsi aiutare dai bambini a riordinare il proprio materiale da lavoro per il giorno dopo.
Fare i compiti per i bambini è sempre un momento vissuto in maniera negativa , quindi cercate di stare con loro e di giocare , in questo modo loro apprendono le cose, ma secondo loro stanno giocando.
Usate più che potete i giochi di movimento, scenette e quant'altro vi venga in mente....per le poesie che sono le cose più difficili usate le immagini, fategliele disegnare, fateli muovere come racconta la storia.
W LA PENNICHELLA
Quanto di voi adorano la pennichella, e quanti di voi detestano la pennichella perché la vedono come una perdita di tempo?
Pennichella si , pennichella no?
Da adesso tutti i buoni motivi per concedervi una pennichella quotidiana e regolare.
Si alla pennichella pomeridiana: dodici minuti o una ora e mezza con gli occhi chiusi nel pomeriggio possono fare miracoli per rafforzare la memoria e sedimentare nozioni appena apprese.
Mentre la mancanza di un sonno continuato la notte affligge pesantemente le capacità mnemoniche.
Ai giovani, prima della pennichella vennero insegnate parole in cinese, una lingua di cui non sapevano assolutamente nulla: subito dopo, la metà dei volontari ha fatto pennichella per 90 minuti mentre l’altra metà no.
Nello stesso pomeriggio, gli scienziati hanno sottoposto tutti gli studenti coinvolti a test e quiz su altre parole cinesi mai viste prima e la differenza nell’apprendimento dei ragazzi è apparsa evidente. I giovani reduci dalla pennichella hanno mostrato di intuire la composizione in sillabe e persino l’origine semantica delle nuove parole cinesi nonché di riuscire a collegarle a quanto imparato prima molto meglio dei ragazzi che erano rimasti svegli.
Chi aveva fatto una pennichella ha capito subito il senso dei quiz mentre per gli altri la memoria faceva cilecca. In base a dati studi si è visto che per rinforzare la memoria è la fase del sonno chiamata «ad onda lenta» che si raggiunge velocemente una volta chiusi gli occhi in quanto precede la fase Rem in cui si manifestano i sogni.
Ancora per tutti coloro che sono scettici...w la pennichella se volete stare meglio e rendere meglio nella vita e sul lavoro.
Pennichella si , pennichella no?
Da adesso tutti i buoni motivi per concedervi una pennichella quotidiana e regolare.
Si alla pennichella pomeridiana: dodici minuti o una ora e mezza con gli occhi chiusi nel pomeriggio possono fare miracoli per rafforzare la memoria e sedimentare nozioni appena apprese.
Mentre la mancanza di un sonno continuato la notte affligge pesantemente le capacità mnemoniche.
Ai giovani, prima della pennichella vennero insegnate parole in cinese, una lingua di cui non sapevano assolutamente nulla: subito dopo, la metà dei volontari ha fatto pennichella per 90 minuti mentre l’altra metà no.
Nello stesso pomeriggio, gli scienziati hanno sottoposto tutti gli studenti coinvolti a test e quiz su altre parole cinesi mai viste prima e la differenza nell’apprendimento dei ragazzi è apparsa evidente. I giovani reduci dalla pennichella hanno mostrato di intuire la composizione in sillabe e persino l’origine semantica delle nuove parole cinesi nonché di riuscire a collegarle a quanto imparato prima molto meglio dei ragazzi che erano rimasti svegli.
Chi aveva fatto una pennichella ha capito subito il senso dei quiz mentre per gli altri la memoria faceva cilecca. In base a dati studi si è visto che per rinforzare la memoria è la fase del sonno chiamata «ad onda lenta» che si raggiunge velocemente una volta chiusi gli occhi in quanto precede la fase Rem in cui si manifestano i sogni.
Ancora per tutti coloro che sono scettici...w la pennichella se volete stare meglio e rendere meglio nella vita e sul lavoro.
giovedì 4 dicembre 2008
AVVENTO E SANTO NATALE
Che cos'è per voi l'Avvento ed il Santo Natale? Come vi preparate all'avvenimento?
Chi è religioso vive l'avvento come un momento di preparazione al Santo Natale, momento nel quale c'è la venuta di Gesù Cristo.
Il mese di Dicembre per me è fonte di ansia e stress, perchè vedo troppo commercio e apprensione per i regali che devono essere di anno in anno più importanti dell'anno precedente.
Lo detesto fino in fondo.
Si l'avvento lo vivo anch'io come un momento di preparazione, ma ricordo il Santo Natale di quando si era bambini, circa 20-25 anni fa, era tutt'un'altra cosa, più serenità, più ricerca delle cose vere. Più avvento e più Natale....
Il giorno del Santo Natale mi piace svegliarmi presto fare una colazione ricca di dolcetti, magari preparati con le mie mani nella fase dell'avvento e poi scartare i regali che sono sempre utili e piacevoli. Capita che siano solo pensierini, ma è il modo più sincero per dire: ti voglio bene!
Diceva una famosa canzone di cui non ricordo precisamente gli autori ( chi mi sa fornire i dati, verrà citato in questo post se lo vorrà, altrimenti verrà fatto tutto in forma anonima) diceva :
O è Natale sempre o non è Natale mai!!!!
Chi è religioso vive l'avvento come un momento di preparazione al Santo Natale, momento nel quale c'è la venuta di Gesù Cristo.
Il mese di Dicembre per me è fonte di ansia e stress, perchè vedo troppo commercio e apprensione per i regali che devono essere di anno in anno più importanti dell'anno precedente.
Lo detesto fino in fondo.
Si l'avvento lo vivo anch'io come un momento di preparazione, ma ricordo il Santo Natale di quando si era bambini, circa 20-25 anni fa, era tutt'un'altra cosa, più serenità, più ricerca delle cose vere. Più avvento e più Natale....
Il giorno del Santo Natale mi piace svegliarmi presto fare una colazione ricca di dolcetti, magari preparati con le mie mani nella fase dell'avvento e poi scartare i regali che sono sempre utili e piacevoli. Capita che siano solo pensierini, ma è il modo più sincero per dire: ti voglio bene!
Diceva una famosa canzone di cui non ricordo precisamente gli autori ( chi mi sa fornire i dati, verrà citato in questo post se lo vorrà, altrimenti verrà fatto tutto in forma anonima) diceva :
O è Natale sempre o non è Natale mai!!!!
AD OGNUNO IL PROPRIO STILE ORIGINALE
Siete delle ragazzine adolescenti in cerca di identità, oppure delle persone che stanno ricercando nella moda un proprio stile.
Quello che vedete in giro però non vi sembra troppo originale e allora vi state chiedendo cosa fare?
Dovete fare di voi stessi , uno stile più originale, perché è dentro ognuno di voi che sta la bellezza.
La bellezza è proprio il fatto che ognuno abbia il proprio stile originale, che abbia fantasia e creatività non solo nell'indossare i vestiti, ma anche nel ricercare uno stile originale che possa contraddistinguerla da altre persone.
Siete in un gruppo di amici, ognuno con un proprio stile originale, molto bene, sarete invogliati molto di più a fare la vostra parte ad avere un ruolo diverso all'interno del gruppo.
Ad ognuno il proprio stile originale per avere successo nella vita, nel lavoro, in ogni dove!
Quello che vedete in giro però non vi sembra troppo originale e allora vi state chiedendo cosa fare?
Dovete fare di voi stessi , uno stile più originale, perché è dentro ognuno di voi che sta la bellezza.
La bellezza è proprio il fatto che ognuno abbia il proprio stile originale, che abbia fantasia e creatività non solo nell'indossare i vestiti, ma anche nel ricercare uno stile originale che possa contraddistinguerla da altre persone.
Siete in un gruppo di amici, ognuno con un proprio stile originale, molto bene, sarete invogliati molto di più a fare la vostra parte ad avere un ruolo diverso all'interno del gruppo.
Ad ognuno il proprio stile originale per avere successo nella vita, nel lavoro, in ogni dove!
mercoledì 3 dicembre 2008
ENERGIA DEI 7 CHAKRA
Da sempre stai sentendo parlare dell'energia dei 7 chakra, da adesso in poi sei proprio tu che vuoi avere un perfetto controllo fisico e mentale.
Con l'energia dei 7 chakra potrai arrivare a temprare, rafforzare e purificare il tuo corpo.
L'energia che ti possono regalare le tecniche dei 7 Chakra per sfruttare le proprie energie fisiche e mentali ti possono permettere di raggiungere una consapevolezza superiore!”
L'Energia dei 7 Chakra ti permette di scoprire come Riscoprire l'Energia Fisica attraverso gli Esercizi di Meditazione.
Stanno arrivando le vacanze di Natale. per qualcuno ( me compresa) sono il periodo dell'anno più noioso, più stancante che ci sia, ma io ho risolto il problema perché l'energia dei 7 chackra mi hanno dato la possibilità di riscoprire l'energia fisica del mio corpo.
Per fare questo l'energia fisica dei 7 chakra ti da la possibilità di visualizzare l'energia che è nel tuo corpo sotto forma di elettricità, ti aiuterà poi a prendere coscienza di ciò che fai per seguire il giusto orientamento.
L'energia che ti regala questo programma ti aiuterà a personalizzare ogni Chakra per rafforzarlo ed equilibrarlo, ti insegnerà come usare le posizioni per avere effetti benefici e cancellare stress, fatica e paure.
Oltre alle vacanze Natalizie, è proprio il freddo dell'inverno che ti butta giù da un punto di vista psicofisico, credi quindi che l'energia dei 7 chakra ti potrà aiutare a svegliare il tuo corpo per acquistare salute, bellezza, forza e vitalità.
L'energia dei 7 chakra ti aiuterà a capire COME ARMONIZZARE LA TUA SFERA EMOTIVA
Come armonizzare il corpo in modo da bilanciare il rapporto tra i tuoi desideri e il mondo che ti circonda e soprattutto ti aiuterà a liberare l'energia compressa dentro te per ripulirti a livello energetico e mentale e ottenere rilassamento per accettare quello che non ti piace di te.
L'energia dei 7 chakra ti spiegherà quali tecniche puoi utilizzare per smagnetizzare gli oggetti “negativi” o ambienti pesanti, in che modo puoi armonizzare e tenere pulito il tuo addome.
Ma se non impari a liberare l'energia che c'è dentro te il tutto si manifesta nei dolori muscolari ed articolari, con l'energia dei 7 chakra il tutto potrà dissolversi nel vento, essendo più libera e più leggera anche di testa.
Sei una persona che sta lavorando o vivendo in un contesto particolarmente difficile, sarebbe troppo facile farsi abbattere dagli eventi quotidiani, oppure colpevolizzarsi, credo invece che tu abbia fondamentalmente bisogno di capire COME USARE IL POTERE PERSONALE A TUO FAVORE.
Potresti anche avere la necessità di ritrovare disciplina e self control per riuscire a catalizzare la tua forza e la tua energia, puoi rigenerarti attraverso le tecniche di respirazione, così come
puoi armonizzare gli elementi attraverso il bilanciamento del cibo.
Scudi energetici e difesa psichica sono tecniche che spesso usiamo per ritrovare serenità e benessere, ma credo che sia più importante sciogliere l'energia dei 7 chakra per poter sciogliere
articolazioni e muscoli e riempire, così, il tuo serbatoio energetico.
Nel Mondo di oggi i problemi essenziali sono collegati molto spesso alle emozioni e a liberare l'energia che queste richiedono e danno, ma non sempre è facile collegare il corpo alle emozioni, c'è la necessità mediante l'energia dei 7 chakra di risanare il tuo rapporto con te stesso e anche con gli altri.
L'importanza di saper ossigenare il sangue per calmare le tensioni e migliorare la respirazione.
Come essere in grado di attivare i Chakra delle mani per il tuo benessere.
Come stimolare le vie energetiche del tuo corpo per aumentare consapevolezza e benessere.
Tecniche per mantenere sano e vitale il cuore, gli organi del petto e della schiena.
Mediante la liberazione dell'energia dei 7 chakra si potrà riscoprire anche come attivare in maniera pro - attiva la comunicazione interiore, in modo tale che si possa mantenere viva l'attenzione nonostante tu sia sottoposto ad un calo di energia psichica e fisica.
Andiamo al lavoro, torniamo a casa, famiglia e figli da accudire, tante cose messe insieme e spesso ci lasciamo trascinare dagli eventi, mentre è fondamentale in base alla filosofia dei 7 chakra di come si può sviluppare la visione degli eventi e delle cose, in che modo si possono aumentare le tue percezioni passando dal piano fisico all'energetico.
L'energia che fornisce la meditazione permette anche di avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, l'energia dei 7 chakra ci permette di trovare dentro di noi le risposte di cui abbiamo bisogno. Ovviamente per arrivare a tutto questo dobbiamo contare su un sonno ristoratore.
Ti vedo sei davanti al computer che stai cercando mille risposte per il tuo benessere psicofisico e adesso che sei qui le hai anche trovate nell'e-book l'energia dei 7 chakra.
Con l'energia dei 7 chakra potrai arrivare a temprare, rafforzare e purificare il tuo corpo.
L'energia che ti possono regalare le tecniche dei 7 Chakra per sfruttare le proprie energie fisiche e mentali ti possono permettere di raggiungere una consapevolezza superiore!”
L'Energia dei 7 Chakra ti permette di scoprire come Riscoprire l'Energia Fisica attraverso gli Esercizi di Meditazione.
Stanno arrivando le vacanze di Natale. per qualcuno ( me compresa) sono il periodo dell'anno più noioso, più stancante che ci sia, ma io ho risolto il problema perché l'energia dei 7 chackra mi hanno dato la possibilità di riscoprire l'energia fisica del mio corpo.
Per fare questo l'energia fisica dei 7 chakra ti da la possibilità di visualizzare l'energia che è nel tuo corpo sotto forma di elettricità, ti aiuterà poi a prendere coscienza di ciò che fai per seguire il giusto orientamento.
L'energia che ti regala questo programma ti aiuterà a personalizzare ogni Chakra per rafforzarlo ed equilibrarlo, ti insegnerà come usare le posizioni per avere effetti benefici e cancellare stress, fatica e paure.
Oltre alle vacanze Natalizie, è proprio il freddo dell'inverno che ti butta giù da un punto di vista psicofisico, credi quindi che l'energia dei 7 chakra ti potrà aiutare a svegliare il tuo corpo per acquistare salute, bellezza, forza e vitalità.
L'energia dei 7 chakra ti aiuterà a capire COME ARMONIZZARE LA TUA SFERA EMOTIVA
Come armonizzare il corpo in modo da bilanciare il rapporto tra i tuoi desideri e il mondo che ti circonda e soprattutto ti aiuterà a liberare l'energia compressa dentro te per ripulirti a livello energetico e mentale e ottenere rilassamento per accettare quello che non ti piace di te.
L'energia dei 7 chakra ti spiegherà quali tecniche puoi utilizzare per smagnetizzare gli oggetti “negativi” o ambienti pesanti, in che modo puoi armonizzare e tenere pulito il tuo addome.
Ma se non impari a liberare l'energia che c'è dentro te il tutto si manifesta nei dolori muscolari ed articolari, con l'energia dei 7 chakra il tutto potrà dissolversi nel vento, essendo più libera e più leggera anche di testa.
Sei una persona che sta lavorando o vivendo in un contesto particolarmente difficile, sarebbe troppo facile farsi abbattere dagli eventi quotidiani, oppure colpevolizzarsi, credo invece che tu abbia fondamentalmente bisogno di capire COME USARE IL POTERE PERSONALE A TUO FAVORE.
Potresti anche avere la necessità di ritrovare disciplina e self control per riuscire a catalizzare la tua forza e la tua energia, puoi rigenerarti attraverso le tecniche di respirazione, così come
puoi armonizzare gli elementi attraverso il bilanciamento del cibo.
Scudi energetici e difesa psichica sono tecniche che spesso usiamo per ritrovare serenità e benessere, ma credo che sia più importante sciogliere l'energia dei 7 chakra per poter sciogliere
articolazioni e muscoli e riempire, così, il tuo serbatoio energetico.
Nel Mondo di oggi i problemi essenziali sono collegati molto spesso alle emozioni e a liberare l'energia che queste richiedono e danno, ma non sempre è facile collegare il corpo alle emozioni, c'è la necessità mediante l'energia dei 7 chakra di risanare il tuo rapporto con te stesso e anche con gli altri.
L'importanza di saper ossigenare il sangue per calmare le tensioni e migliorare la respirazione.
Come essere in grado di attivare i Chakra delle mani per il tuo benessere.
Come stimolare le vie energetiche del tuo corpo per aumentare consapevolezza e benessere.
Tecniche per mantenere sano e vitale il cuore, gli organi del petto e della schiena.
Mediante la liberazione dell'energia dei 7 chakra si potrà riscoprire anche come attivare in maniera pro - attiva la comunicazione interiore, in modo tale che si possa mantenere viva l'attenzione nonostante tu sia sottoposto ad un calo di energia psichica e fisica.
Andiamo al lavoro, torniamo a casa, famiglia e figli da accudire, tante cose messe insieme e spesso ci lasciamo trascinare dagli eventi, mentre è fondamentale in base alla filosofia dei 7 chakra di come si può sviluppare la visione degli eventi e delle cose, in che modo si possono aumentare le tue percezioni passando dal piano fisico all'energetico.
L'energia che fornisce la meditazione permette anche di avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, l'energia dei 7 chakra ci permette di trovare dentro di noi le risposte di cui abbiamo bisogno. Ovviamente per arrivare a tutto questo dobbiamo contare su un sonno ristoratore.
Ti vedo sei davanti al computer che stai cercando mille risposte per il tuo benessere psicofisico e adesso che sei qui le hai anche trovate nell'e-book l'energia dei 7 chakra.
lunedì 1 dicembre 2008
FAME ED EMOZIONI
Fame ed emozioni sono due cose molto correlate al di là di quello che la maggior parte delle persone può supporre.
È nella sfera dell'emotività, dei ricordi e del piacere riparatore, che nasce una fame falsa e illusoria.
Il cervello invia segnali allo stomaco che si contrae, è la fame, lo stomaco quando è pieno invia a sua volta segnali al cervello, è la sazietà. Le emozioni giocano in questo un ruolo molto importante, è per questo che il più delle volte quando ci coglie un'ansia terribile è meglio fare esercizi di controllo del respiro.
Il ritmo fame-sazietà è una sorta di danza, un equilibrio, una comunicazione perfetta e innata a cui è legata la nostra sopravvivenza, mediante la quale tutte le nostre emozioni si liberano, in qualche persona però questo equilibrio è spezzato, è snaturato ed abusato per appagare bisogni diversi dal nutrimento.
Il soggetto diventa preda delle proprie emozioni, che scambia per fame, ma il cibo, sazietà e nutrimento non centrano nulla; per imparare a controllare il tutto dovreste fare dello sport, per liberare le vostre emozioni negative e poter acquisire di positive.
Inoltre quello che più conta è la lettura di importanti ed interessanti e-book: autodifesa alimentare, oppure ancora meglio del personal trainer. Due e-book interessanti che io ho letto e che consiglio a tutti voi.
La fame legata alle emozioni però è legata anche a qualche fattore fisiologico, in quanto nasce nella corteccia orbito-frontale e nello striato, ossia, quella zona del cervello legata all'emotività e nell'ippocampo nei luoghi, cioè, dei ricordi emotivi.
La fame autentica deriva da un' altra area del cervello l'ipotalamo laterale. La fame reale, infatti, causa contrazioni gastriche "il buco allo stomaco", accompagnato da nervosismo e irritabilità sintomi che si placano mangiando.
Nel momento in cui si presenta cercate di capire se è veramente fame, ovvero se avete mangiato da meno di dure ore un pasto sufficientemente proteico allora è gola, ansia, emozioni che vanno adeguatamente imparate a gestire, altrimenti se sono trascorse più di tre ore è fame.
bisogno o emozione non con il cibo, ma in modo adeguato, corretto…
Per ulteriori informazioni non avete altro da fare che consultarmi.
È nella sfera dell'emotività, dei ricordi e del piacere riparatore, che nasce una fame falsa e illusoria.
Il cervello invia segnali allo stomaco che si contrae, è la fame, lo stomaco quando è pieno invia a sua volta segnali al cervello, è la sazietà. Le emozioni giocano in questo un ruolo molto importante, è per questo che il più delle volte quando ci coglie un'ansia terribile è meglio fare esercizi di controllo del respiro.
Il ritmo fame-sazietà è una sorta di danza, un equilibrio, una comunicazione perfetta e innata a cui è legata la nostra sopravvivenza, mediante la quale tutte le nostre emozioni si liberano, in qualche persona però questo equilibrio è spezzato, è snaturato ed abusato per appagare bisogni diversi dal nutrimento.
Il soggetto diventa preda delle proprie emozioni, che scambia per fame, ma il cibo, sazietà e nutrimento non centrano nulla; per imparare a controllare il tutto dovreste fare dello sport, per liberare le vostre emozioni negative e poter acquisire di positive.
Inoltre quello che più conta è la lettura di importanti ed interessanti e-book: autodifesa alimentare, oppure ancora meglio del personal trainer. Due e-book interessanti che io ho letto e che consiglio a tutti voi.
La fame legata alle emozioni però è legata anche a qualche fattore fisiologico, in quanto nasce nella corteccia orbito-frontale e nello striato, ossia, quella zona del cervello legata all'emotività e nell'ippocampo nei luoghi, cioè, dei ricordi emotivi.
La fame autentica deriva da un' altra area del cervello l'ipotalamo laterale. La fame reale, infatti, causa contrazioni gastriche "il buco allo stomaco", accompagnato da nervosismo e irritabilità sintomi che si placano mangiando.
Nel momento in cui si presenta cercate di capire se è veramente fame, ovvero se avete mangiato da meno di dure ore un pasto sufficientemente proteico allora è gola, ansia, emozioni che vanno adeguatamente imparate a gestire, altrimenti se sono trascorse più di tre ore è fame.
bisogno o emozione non con il cibo, ma in modo adeguato, corretto…
Per ulteriori informazioni non avete altro da fare che consultarmi.
TUTTI SUL WEB
WEB vera rivoluzione del 20 secolo.
Con Internet si va davvero dappertutto , sul web ci possiamo stare davvero tutti, non c'è problema di spazi, dimensioni, misure.
Con il web la nostra vita cambia, le distanze si accorciano e tutto sembra a portata di mano, la vita, il lavoro, i rapporti sociali sono modificati, a tal punto che tutti ci possiamo incontrare sul web.
Se pensiamo di non essere capaci di usare il pc si è più propensi a delegare a figli e nipoti l'uso della tecnologia perché tutti ci ripetono che Internet è per i giovani che sono loro che lo sanno usare e sfruttare al meglio.
Basti pensare alla rivoluzione del telefono, ma è vicino anche il momento in cui il web potrà essere usato da nonni e nipoti insieme.
Tutti sul web si, ma con un occhi di attenzione ai pericoli che la rete ci può dare, quindi si a usarlo per ricerche, studi, giochi, ma senza trascorrere tutto il pomeriggio, la cerchia delle amicizie e delle partite a pallone non va scordata assolutamente.
L'web è molto utile se dobbiamo prenotare biglietti di treni o aerei, mail....per il resto stop....fuori tutti a fare una bella corsa in bici, una bella passeggiata oppure con l'arrivo della neve tutti a sciare.
Con Internet si va davvero dappertutto , sul web ci possiamo stare davvero tutti, non c'è problema di spazi, dimensioni, misure.
Con il web la nostra vita cambia, le distanze si accorciano e tutto sembra a portata di mano, la vita, il lavoro, i rapporti sociali sono modificati, a tal punto che tutti ci possiamo incontrare sul web.
Se pensiamo di non essere capaci di usare il pc si è più propensi a delegare a figli e nipoti l'uso della tecnologia perché tutti ci ripetono che Internet è per i giovani che sono loro che lo sanno usare e sfruttare al meglio.
Basti pensare alla rivoluzione del telefono, ma è vicino anche il momento in cui il web potrà essere usato da nonni e nipoti insieme.
Tutti sul web si, ma con un occhi di attenzione ai pericoli che la rete ci può dare, quindi si a usarlo per ricerche, studi, giochi, ma senza trascorrere tutto il pomeriggio, la cerchia delle amicizie e delle partite a pallone non va scordata assolutamente.
L'web è molto utile se dobbiamo prenotare biglietti di treni o aerei, mail....per il resto stop....fuori tutti a fare una bella corsa in bici, una bella passeggiata oppure con l'arrivo della neve tutti a sciare.
IL DISAGIO GIOVANILE
Si dice troppo spesso che l'adolescenza è l'età delle sciocchezze, del " mal d'amore" che passa come niente, chissà quante stupidaggini vi hanno detto.
Purtroppo però il disagio giovanile è un problema serio e sempre più grave con tutti i problemi annessi e connessi di questa società.
Poche persone riflettono sul fatto che il disagio giovanile è un problema serio che scatena dipendenze e problemi molto seri, al di la delle sciocchezze. Tutti quegli adulti che le definiscono tali, si sono totalmente dimenticati di essere stati giovani pure loro.
Disagio giovanile che si nasconde sotto tutte le varie forme di bullismo, aggressività, disturbi con il cibo che non sono solo rifiuto del cibo, ma anche mangiare voracemente qualche cosa.
Questo è la manifestazione di un disagio piuttosto forte, quando i ragazzi e non solo, non riescono ad assaporare la semplicità delle cose che vivono, delle cose che li circondano.
Vorrei spezzare una lancia a favore di tutte quelle persone che stanno vivendo un disagio, adulti coinvolti in problematiche che sono più grandi di loro, avere un figlio con problemi di droga o alcol, con problemi di anoressia o bulimia. Il tutto è la manifestazione di un disagio spesso familiare.
Senza voler accusare nessuno, ma credo che ogni genitore dovrebbe fare un esame di coscienza e nell'eventualità che non lo sappia fare da solo, le soluzioni sono due: una più immediata è leggere l'e-book GENITORE COACH , avendo degli strumenti in mano più precisi su come educare il proprio ragazzo e soprattutto come sviluppare in lui l'autostima.
Mentre per i giovani adolescenti consiglio di frequentare un po' di più palestre, gruppi scout, imparare a suonare uno strumento, in quanto musica e sport sono degli elementi fondamentali che possono educare alla disciplina.
In alternativa anche per voi vi consiglio un fortissimo e-book: Migliora la tua vita, oppure Le sette regole della felicità .
Per ulteriori consigli su come affrontare il disagio con i vostri figli o con i vostri genitori consultatemi pure.
Purtroppo però il disagio giovanile è un problema serio e sempre più grave con tutti i problemi annessi e connessi di questa società.
Poche persone riflettono sul fatto che il disagio giovanile è un problema serio che scatena dipendenze e problemi molto seri, al di la delle sciocchezze. Tutti quegli adulti che le definiscono tali, si sono totalmente dimenticati di essere stati giovani pure loro.
Disagio giovanile che si nasconde sotto tutte le varie forme di bullismo, aggressività, disturbi con il cibo che non sono solo rifiuto del cibo, ma anche mangiare voracemente qualche cosa.
Questo è la manifestazione di un disagio piuttosto forte, quando i ragazzi e non solo, non riescono ad assaporare la semplicità delle cose che vivono, delle cose che li circondano.
Vorrei spezzare una lancia a favore di tutte quelle persone che stanno vivendo un disagio, adulti coinvolti in problematiche che sono più grandi di loro, avere un figlio con problemi di droga o alcol, con problemi di anoressia o bulimia. Il tutto è la manifestazione di un disagio spesso familiare.
Senza voler accusare nessuno, ma credo che ogni genitore dovrebbe fare un esame di coscienza e nell'eventualità che non lo sappia fare da solo, le soluzioni sono due: una più immediata è leggere l'e-book GENITORE COACH , avendo degli strumenti in mano più precisi su come educare il proprio ragazzo e soprattutto come sviluppare in lui l'autostima.
Mentre per i giovani adolescenti consiglio di frequentare un po' di più palestre, gruppi scout, imparare a suonare uno strumento, in quanto musica e sport sono degli elementi fondamentali che possono educare alla disciplina.
In alternativa anche per voi vi consiglio un fortissimo e-book: Migliora la tua vita, oppure Le sette regole della felicità .
Per ulteriori consigli su come affrontare il disagio con i vostri figli o con i vostri genitori consultatemi pure.
domenica 30 novembre 2008
AGIRE PER SUPERARE STRESS ED ANSIA
AGIRE per superare lo stress e l’ansia.
Allo stress e all'ansia dovremo imparare a rispondere con un deciso “No grazie” , invece siamo troppo contagiati dalla mentalità moderna, che ci impone ritmi di vita e pensieri che sono tutt'altro quelli di una persona sana e decisa.
Molto spesso l’energia utilizzata per far fronte alle attività quotidiane è elevata, la vita è una sorta di puzzle in cui incastrare lavoro, famiglia, figli, sport, svago… e al primo imprevisto lo stress e l’ansia non possono che salire alle stelle.
Non ne sono immuni, purtroppo, nemmeno i meditatori e le persone impegnate nella ricerca interiore.Divenire vittime delle preoccupazioni e dell’ansia dipende da diversi fattori, i principali sono almeno tre: emozioni, memorie passate e modelli di reazione.
Le emozioni governano le nostre azioni, indipendentemente dal fatto che ne siamo più o meno consapevoli. Anche chi si dichiara razionale è governato dalle emozioni e lo diventa proprio perché si impegna tanto a evitarle.
Le memorie del passato sopravvivono in virtù della nostra memoria, in quanto il cervello si ancora a questi ricordi che sono di carattere visivo, auditivo o cinestesico in relazione alla caratteristica principale del nostro apprendimento.
Siamo prigionieri delle emozioni passate, del ricordo a esse legato e dei modelli di reazione utilizzati, dobbiamo quindi agire per uscire dall'ansia e dallo stress che la quotidianità ci regala.
Si genera quindi una coazione a ripetere che ci costringe a vivere le situazioni secondo un unico schema.
Cambiano i volti delle persone coinvolte, il luogo e le circostanze apparenti, ma il significato profondo di certi eventi della vostra vita è identico. Anche il modo in cui ci mettiamo in situazioni di stress e ansia segue sempre lo stesso schema.
Bisogna cominciare ad agire sull'aspetto emotivo delle situazioni che ci creano ansia e stress, permettendo così alle persone di educare al raggiungimento dei propri obiettivi.
La mente inconscia usa un metodo di sabotaggio simile a quello di un virus di computer; quando diventa attiva inizia a creare stress, ansia e conseguenti pensieri negativi circa noi stessi e le cose che vogliamo.
Ogni volta che NON realizziamo ciò che vogliamo si genera un blocco emozionale, viene creato stress nei meridiani e lentamente la malattia inizia a svilupparsi: noi diventiamo facilmente irritabili, stanchi, stressati, emotivamente alterati, ecc.
La qualità della nostra vita è determinata dal modo in cui reagiamo a stress e ansia quotidiane, dal modo in cui ci comportiamo con le nostre emozioni e, per finire, dai nostri pensieri verso noi stessi.
L'atteggiamento che noi abbiamo viene regolato in base alle nostre vecchie esperienze, paure e incidenti passati, sia dell'infanzia, ma anche di esperienze avute in età più matura. Queste memorie creano dei modelli di reazione, il nostro comportamento e anche i nostri umori.
Imparando ad AGIRE possiamo trattare adeguatamente le memorie sin qui descritte e lasciar andare tutto ciò che ci limita, blocca e impaurisce, liberandoci e liberando la nostra vita da ansia, stress, fobie, panico, stanchezza, depressione, demotivazione e quant’altro.
Allo stress e all'ansia dovremo imparare a rispondere con un deciso “No grazie” , invece siamo troppo contagiati dalla mentalità moderna, che ci impone ritmi di vita e pensieri che sono tutt'altro quelli di una persona sana e decisa.
Molto spesso l’energia utilizzata per far fronte alle attività quotidiane è elevata, la vita è una sorta di puzzle in cui incastrare lavoro, famiglia, figli, sport, svago… e al primo imprevisto lo stress e l’ansia non possono che salire alle stelle.
Non ne sono immuni, purtroppo, nemmeno i meditatori e le persone impegnate nella ricerca interiore.Divenire vittime delle preoccupazioni e dell’ansia dipende da diversi fattori, i principali sono almeno tre: emozioni, memorie passate e modelli di reazione.
Le emozioni governano le nostre azioni, indipendentemente dal fatto che ne siamo più o meno consapevoli. Anche chi si dichiara razionale è governato dalle emozioni e lo diventa proprio perché si impegna tanto a evitarle.
Le memorie del passato sopravvivono in virtù della nostra memoria, in quanto il cervello si ancora a questi ricordi che sono di carattere visivo, auditivo o cinestesico in relazione alla caratteristica principale del nostro apprendimento.
Siamo prigionieri delle emozioni passate, del ricordo a esse legato e dei modelli di reazione utilizzati, dobbiamo quindi agire per uscire dall'ansia e dallo stress che la quotidianità ci regala.
Si genera quindi una coazione a ripetere che ci costringe a vivere le situazioni secondo un unico schema.
Cambiano i volti delle persone coinvolte, il luogo e le circostanze apparenti, ma il significato profondo di certi eventi della vostra vita è identico. Anche il modo in cui ci mettiamo in situazioni di stress e ansia segue sempre lo stesso schema.
Bisogna cominciare ad agire sull'aspetto emotivo delle situazioni che ci creano ansia e stress, permettendo così alle persone di educare al raggiungimento dei propri obiettivi.
La mente inconscia usa un metodo di sabotaggio simile a quello di un virus di computer; quando diventa attiva inizia a creare stress, ansia e conseguenti pensieri negativi circa noi stessi e le cose che vogliamo.
Ogni volta che NON realizziamo ciò che vogliamo si genera un blocco emozionale, viene creato stress nei meridiani e lentamente la malattia inizia a svilupparsi: noi diventiamo facilmente irritabili, stanchi, stressati, emotivamente alterati, ecc.
La qualità della nostra vita è determinata dal modo in cui reagiamo a stress e ansia quotidiane, dal modo in cui ci comportiamo con le nostre emozioni e, per finire, dai nostri pensieri verso noi stessi.
L'atteggiamento che noi abbiamo viene regolato in base alle nostre vecchie esperienze, paure e incidenti passati, sia dell'infanzia, ma anche di esperienze avute in età più matura. Queste memorie creano dei modelli di reazione, il nostro comportamento e anche i nostri umori.
Imparando ad AGIRE possiamo trattare adeguatamente le memorie sin qui descritte e lasciar andare tutto ciò che ci limita, blocca e impaurisce, liberandoci e liberando la nostra vita da ansia, stress, fobie, panico, stanchezza, depressione, demotivazione e quant’altro.
PER TE CHE VUOI STARE IN FORMISSIMA...
IL MENTAL TRAINING PER TE CHE VUOI STARE IN FORMISSIMA…
Il Mental training è un’efficace insieme di strategie che intende aiutare chi desidera stare in formissima ad acquisire e a mettere in pratica le abilità psicofisiologiche utili al miglioramento delle prestazioni in ambito sportivo, ma anche del normale vivere quotidiano.
Per te che vuoi stare in formissima è necessario che tu conosca delle abilità di base che sono
IL RILASSAMENTO: raggiunto attraverso le tecniche di distensione ( o meglio rilassamento muscolare progressivo); il Goal Setting ( abilità di prefiggersi delle mete), l’abilità di immaginazione e visualizzazione ( IMAGERY), le abilità attentive e di concentrazione; l’analisi del FOCUS INTERNO ED ESTERNO ( abilità attentive e di concentrazione) ; la gestione delle situazioni ansiose e stressanti( individuazione degli stressor).
Stare in formissima significa anche valutare gli aspetti psicologici che stanno dietro al nostro modo di fare, di mangiare, di comportarsi, di pensare.
Vuoi stare in formissima, ma vuoi anche evitare la noia di un allenamento ripetitivo, riuscire a comunicare e a trovare nuovi stimoli per poter raggiungere nuovi traguardi, continuando ad essere stimolati dalle novità e dall’entusiasmo, anche quando gli obiettivi che ci siamo proposti sono stati raggiunti.
Troppe volte ogni scusa è buona per saltare l’allenamento e trovarsi davanti alla tv a smangiucchiare qualche cosa di più gratificante all’apparenza, ma con il tempo queste cose si pagano care.
Impariamo a stare in formissima, imparando a migliorare l’autostima e la consapevolezza di sé, migliorando anche la percezione del proprio corpo.
L’importante è definire obiettivi chiari e ben formulati e mettere in atto delle strategie per migliorare la propria autostima.
Per imparare a stare in formissima è bene essere più sicuri di noi stessi davanti a problemi e fallimenti, allineati al 100% con i propri obiettivi.
“ Non esistono persone poco stimolate, esistono solo obiettivi poco motivanti”, è la sola ed unica stategie per stare in formissima.
Durante gli incontri si useranno anche tecniche di rilassamento muscolare progressivo e la visualizzazione positiva.
Impareremo quindi come ci si può rilassare anche in una situazione che da noi è vissuta come stressante, permettendoci di stare meglio , di poter comunicare con efficacia le nostre esigenze e quindi di poter ottenere quello che desideriamo senza avere problemi.
Ti Insegnerò delle strategie ottime ed efficace per te che vuoi stare in formissima.
Impareremo poi a dirigere il focus mentale.
Impareremo a distinguere gli eventi importanti da quelle urgenti e la loro programmazione.
Facendoci aiutare dal mondo sportivi impareremo ad usare la tecnica dell’ancoraggio
Liberarsi dallo stress della dieta classica con tecniche semplici e innovative ( se necessario), altrimenti verrà fatta una lezione “ sul campo”.
Stare in formissima significa anche aquisire un nuovo regime alimentare e fisico, evitando le diete
yo-yo ; ti aiuterò a lavorare più sull’identità che sui comportamenti.
Raggiungere il benessere psicofisico allineando te stesso alle tue abitudini alimentari.
Lo farò da subito, insieme a te che sei lì davanti al pc con un cornetto in mano e non sai nemmeno il perchè, o forse lo sai, ma per stare in formissima vediamo di fare anche qualcos'altro.
Se non hai problemi di peso e di alimentazione le proprie prestazioni sportive possono essere migliorate attraverso le tecniche di allenamento mentale, aumentando le proprie prestazioni con specifiche e avanzate tecniche di visualizzazione, velocizzando in questo modo la risposta del proprio fisico.
Avere maggiore equilibrio e concentrazione.
IL NUOVO VALORE DELLA VITTORIA…
Partendo dal presupposto che la vittoria non è solo avere ricevuto un premio, ma va considerata importante anche la vittoria con se stessi e con i propri obiettivi una volta raggiunti. Importante è quindi programmarsi alla vittoria per sentirsi più sicuri quando ci si allena o si compete.
Tutte le cose che ti insegnerò ti saranno utili anche nella vita quotidiana: lavoro, relazioni sociali, rapporti familiari.
Abbiamo perso da molto tempo la dimensione dell’infanzia, la dimensione ludica, quella che ci permette di creare i personaggi fantastici e poi di distruggerli. Impariamo che stare in formissima significa dedicare quanto più spazio possibile alla nostra identità ed umanità.
Il mental training, oltre all’esercizio fisico in questo caso viene legato anche al welness, aiutandoti così a riscoprire la leggerezza dei propri pensieri, a trovare strategie per alleggerire la mente, a giocare con la propria fantasia e creatività, imparando poi a vivere anche le situazione stressanti, ma inevitabili ( come il lavoro o la vita domestica), in un’ottica nuova, più divertente.
Iniziando a guardarci dentro saremo sempre più convinti di quello che vogliamo, saremo quindi meno influenzati dall’idea che gli altri hanno di noi e dei loro progetti su di noi.
L’insegnamento passa attraverso le conoscenze, le quali sono già presenti dentro la nostra mente.
Il Mental training è un’efficace insieme di strategie che intende aiutare chi desidera stare in formissima ad acquisire e a mettere in pratica le abilità psicofisiologiche utili al miglioramento delle prestazioni in ambito sportivo, ma anche del normale vivere quotidiano.
Per te che vuoi stare in formissima è necessario che tu conosca delle abilità di base che sono
IL RILASSAMENTO: raggiunto attraverso le tecniche di distensione ( o meglio rilassamento muscolare progressivo); il Goal Setting ( abilità di prefiggersi delle mete), l’abilità di immaginazione e visualizzazione ( IMAGERY), le abilità attentive e di concentrazione; l’analisi del FOCUS INTERNO ED ESTERNO ( abilità attentive e di concentrazione) ; la gestione delle situazioni ansiose e stressanti( individuazione degli stressor).
Stare in formissima significa anche valutare gli aspetti psicologici che stanno dietro al nostro modo di fare, di mangiare, di comportarsi, di pensare.
Vuoi stare in formissima, ma vuoi anche evitare la noia di un allenamento ripetitivo, riuscire a comunicare e a trovare nuovi stimoli per poter raggiungere nuovi traguardi, continuando ad essere stimolati dalle novità e dall’entusiasmo, anche quando gli obiettivi che ci siamo proposti sono stati raggiunti.
Troppe volte ogni scusa è buona per saltare l’allenamento e trovarsi davanti alla tv a smangiucchiare qualche cosa di più gratificante all’apparenza, ma con il tempo queste cose si pagano care.
Impariamo a stare in formissima, imparando a migliorare l’autostima e la consapevolezza di sé, migliorando anche la percezione del proprio corpo.
L’importante è definire obiettivi chiari e ben formulati e mettere in atto delle strategie per migliorare la propria autostima.
Per imparare a stare in formissima è bene essere più sicuri di noi stessi davanti a problemi e fallimenti, allineati al 100% con i propri obiettivi.
“ Non esistono persone poco stimolate, esistono solo obiettivi poco motivanti”, è la sola ed unica stategie per stare in formissima.
Durante gli incontri si useranno anche tecniche di rilassamento muscolare progressivo e la visualizzazione positiva.
Impareremo quindi come ci si può rilassare anche in una situazione che da noi è vissuta come stressante, permettendoci di stare meglio , di poter comunicare con efficacia le nostre esigenze e quindi di poter ottenere quello che desideriamo senza avere problemi.
Ti Insegnerò delle strategie ottime ed efficace per te che vuoi stare in formissima.
Impareremo poi a dirigere il focus mentale.
Impareremo a distinguere gli eventi importanti da quelle urgenti e la loro programmazione.
Facendoci aiutare dal mondo sportivi impareremo ad usare la tecnica dell’ancoraggio
Liberarsi dallo stress della dieta classica con tecniche semplici e innovative ( se necessario), altrimenti verrà fatta una lezione “ sul campo”.
Stare in formissima significa anche aquisire un nuovo regime alimentare e fisico, evitando le diete
yo-yo ; ti aiuterò a lavorare più sull’identità che sui comportamenti.
Raggiungere il benessere psicofisico allineando te stesso alle tue abitudini alimentari.
Lo farò da subito, insieme a te che sei lì davanti al pc con un cornetto in mano e non sai nemmeno il perchè, o forse lo sai, ma per stare in formissima vediamo di fare anche qualcos'altro.
Se non hai problemi di peso e di alimentazione le proprie prestazioni sportive possono essere migliorate attraverso le tecniche di allenamento mentale, aumentando le proprie prestazioni con specifiche e avanzate tecniche di visualizzazione, velocizzando in questo modo la risposta del proprio fisico.
Avere maggiore equilibrio e concentrazione.
IL NUOVO VALORE DELLA VITTORIA…
Partendo dal presupposto che la vittoria non è solo avere ricevuto un premio, ma va considerata importante anche la vittoria con se stessi e con i propri obiettivi una volta raggiunti. Importante è quindi programmarsi alla vittoria per sentirsi più sicuri quando ci si allena o si compete.
Tutte le cose che ti insegnerò ti saranno utili anche nella vita quotidiana: lavoro, relazioni sociali, rapporti familiari.
Abbiamo perso da molto tempo la dimensione dell’infanzia, la dimensione ludica, quella che ci permette di creare i personaggi fantastici e poi di distruggerli. Impariamo che stare in formissima significa dedicare quanto più spazio possibile alla nostra identità ed umanità.
Il mental training, oltre all’esercizio fisico in questo caso viene legato anche al welness, aiutandoti così a riscoprire la leggerezza dei propri pensieri, a trovare strategie per alleggerire la mente, a giocare con la propria fantasia e creatività, imparando poi a vivere anche le situazione stressanti, ma inevitabili ( come il lavoro o la vita domestica), in un’ottica nuova, più divertente.
Iniziando a guardarci dentro saremo sempre più convinti di quello che vogliamo, saremo quindi meno influenzati dall’idea che gli altri hanno di noi e dei loro progetti su di noi.
L’insegnamento passa attraverso le conoscenze, le quali sono già presenti dentro la nostra mente.
STRESS E PSICOSOMATICA
Psicosomatica, per qualcuno definita la malattia del malato immaginario.
Fino a qualche anno fa le malattie potevano essere categorizzate solo se la diagnosi era accettabile dal punto di vista medico.
Altrimenti era molto semplice definirla psicosomatica.
Ma la psicosomatica non è la “ malattia dei matti”, come è stata definita molte volte, attribuendola quindi a qualche disturbo nervoso, paranoide o quant’altro.
Anche nell’ambito della medicina tradizionale la psicosomatica si sta cominciando a diffondere, partendo dal presupposto che lo stress e le difficoltà di comunicazione di questo secolo giocano un ruolo determinante.
La psicosomatica è quella parte della medicina che ha dell’uomo una certa visione olistica, ovvero il mondo emozionale ed affettivo si influenzano a vicenda. Troppo semplicistico era un tempo definire psicosomatica tutto quello che non riusciva a venire spiegato in termini clinici.
Psicosomatica perchè la mente si ammala e il corpo te lo sta comunicando.
Il termine stress, è diventato oramai parte del nostro vocabolario usato troppo spesso in modo improprio quando c’è disagio, sofferenza, molte volte è semplice malinconia.
I principali sintomi della psicosomatica e dello stress a livello fisico possono essere causati da un aumento dell’adrenalina: aumento del battito cardiaco, aumento della sudorazione , pelle fredda e sudata, riduzione del flusso sanguigno della pelle, sensazione di “ farfalle” nello stomaci, tensione muscolare, respirazione affannosa, gola secca, bisogno costante di urinare.
A livello mentale i disagi della psicosomatica si possono manifestare con preoccupazione, difficoltà di concentrazione, sentirsi strano e senza controllo.
A livello comportamentale : la parlata diventa veloce, compaiono tic nervosi: giocare con le chiavi, con i capelli, accigliarsi, sbadigliare.
Lo stress influisce anche a livello cognitivo, comportando disturbi nella concentrazione e nell’attenzione. In generale vengono ignorati avvenimenti positivi e accentuati quelli negativi.
Lo stress è un concetto chiave e determinante nel cercare di capire e dare quindi un’adeguata soluzione ai malesseri e alla malattia.
Ecco che la psicosomatica entra in atto, con la manifestazione di patologie, anche organiche, ma che non arrivano mai ad una guarigione definitiva o certa.
Lo stress è un concetto privo di connotazioni negative, con tale termine si vuole evidenziare la risposta che l’organismo mette in atto per affrontare un evento esterno: alzarsi al mattino per andare al lavoro, la domenica mattina alzarsi all’alba per andare a sciare, o fare una gita fuori porta.
Lo stress è una risposta dell’organismo sia a livello comportamentale che fisiologico, mediata da una attivazione emozionale, a sua volta indotta da una valutazione cognitiva del significato dello stimolo.
L’organismo davanti ad una esigenza di cambiamento reagisce con una risposta emotiva determinata dal significato dato cognitivamente dal soggetto alla situazione attivante. L’emozione è a sua volta in grado di attivare una reazione comportamentale e fisiologica, il tutto rientra nel campo della psicosomatica.
La psicosomatica può essere determinata da una serie di stimoli diversi, dall’altra parte è invece molto specifica in quanto dipende dal significato che noi gli attribuiamo e dalle personali modalità di reazione psicofisiologica.
Lo stress è una reazione di tipo adattivo che l’organismo attua per affrontare i diversi momenti e cambiamenti della vita. Questa reazione può diventare fonte di malattia quando si manifesta per molto tempo, quando lo stress è vissuto in solitudine, quando non si hanno adeguate valvole di sfogo; nascono quindi così le malattie di origine psicosomatica.
Nello stress cronico, infatti, anche la variazione ormonale ed immunologica diventano croniche, comportando l’insorgenza di alterazioni rispetto al programma genetico ed una senescenza precoce dell’organismo.
Lo stress vissuto in maniera cronica si può manifestare in tutti gli organi del corpo:
A livello del cuore, tachicardia, irregolarità del battito cardiaco (extrasistole), dolore al centro del petto, ipertensione, infarto.
La pelle è il primo punto di contatto che abbiamo con il Mondo , si può quindi arrivare a soffrire di iperidrosi (eccessiva sudorazione, di solito al palmo della mano o alla pianta del piede), prurito, tricotillomania (movimenti stereotipati e ripetitivi che consistono principalmente nello strapparsi i capelli, spesso anche le ciglia, ecc.).
La psicosomatica agisce anche a livello delle emozioni difficoltà di concentrazione, crisi di pianto, depressione, attacchi di ansia o attacchi di panico, difficoltà ad esprimersi, iperattività, confusione mentale, irritabilità, disturbi del sonno, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, cefalea.
E’ importante saper scegliere le tecniche migliori di gestione che però dipende dalla causa dello stress e dalla situazione in cui lo stress si manifesta. Scegliendo il metodo da usare per combattere lo stress, è utile che la persona si chieda innanzitutto da dove arrivi lo stress.
Nella propria quotidianità le fonti principali di tensione derivano , da percezione di eventi, anche ambientali tipo: la frustrazione della sconfitta o della pessima prestazione, il timore dell’altro , la fatica del sacrificio, le valutazioni date da altre persone. La presenza di alti livelli di stress è nocivo per l’esito e crea vissuti negativi di inadeguatezza e sfiducia nelle capacità personali.
L’Obesità è sempre stata riconosciuta come una patologia psicosomatica senza avere ancora una sua definizione all’interno di un quadro definito e la sua definizione avviene su base morfologica.
Come disturbi alimentari di origine psicosomatica ci sono comunque anche le abbuffate, ovvero mangiare in un tempo limitato anche 30 mila calorie. C'è una sensazione di frustrazione data , oltre che dal malessere anche dalla sensazione di mancanza di controllo sul cibo.
Le abbuffate possono avere anche una sintomatologia di tipo compulsivo, anche se non sempre come altri disturbi di tipo alimentare.
Un ambiente piuttosto ostile, in qui si vivono delle separazioni o delle perdite e dove la stima di sé è minacciata, può creare una situazione psicologica che deve in qualche modo venire fuori, le manifestazioni fisiche allora hanno quindi una manifestazione psicosomatica.
La cura di un Disturbo del Comportamento Alimentare è un processo complesso ed integrato che richiede l’intervento di più figure professionali.
All’interno dell’argomento della psicosomatica ho voluto mettere anche una patologia molto diffusa nel nostro Mondo: l’ipertensione arteriosa, la quale da un punto di vista medico tradizionalista viene definita quale condizione morbosa caratterizzata da un aumento dei valori della pressione arteriosa sistolica o massima e della pressione diastolica o minima .
L’ipertensione è una delle patologie più diffuse del nostro secolo, da poco riconosciuta nella categorie della psicosomatica , basti pensare che negli Usa la terapia per questa malattia è la seconda causa di richiesta di assistenza medica, dopo i problemi respiratori. Solo la metà delle persone affette da ipertensione sa di esserlo,meno della metà di quest’ultimi fa ricorso a una terapia farmacologia adeguata e solo una metà di questi ha un buon controllo pressorio.
Bisogna sempre considerare anche i fattori che rientrano nella categoria della psicosomatica, ovvero nel campo emozionale. Importante, quindi, è la misurazione della pressione periodicamente, specialmente ad una certa età oppure quando si manifestano i primi leggeri sintomi di cefalea, astenia, cioè stanchezza fisica e intellettuale, nervosismo, insonnia, vertigini, ronzii.
Stress ed ansia sono importanti fattori predittivi di ipertensione non solo negli uomini di media età, mentre nei più anziani l'espressione dei sintomi d'ira o la mancata espressione non costituivano segni predittivi significativi.
Abbiamo precedentemente parlato di stress, e si è visto che questo comprende una reazione complessa che permette il riconoscimento e l'abilità di superare eventi percepiti come inusuali, inadeguati e difficili. Lo stress è quindi un fenomeno che comprende un ampio spettro di aspetti e di conseguenze complesse. E' anche un termine usato spesso in modo improprio.
Ogni evento può essere potenzialmente stressante, dipende ovviamente da individuo a individuo. Le ricerche inerenti all’ipertensione hanno indagato maggiormente alcuni eventi che possono essere catalogati come stressanti come l’attività lavorativa, l’ambiente, ecc…
Da un punto di vista della psicosomatica ci sono diverse correnti di studio dell’ipertensione arteriosa sono quella di psicologia comportamentale e quella su base psicoanalitico - simbolica.
Secondo la prospettiva della psicosomatica l’iperteso dunque tenderebbe a vivere in maniera conflittuale il rapporto con il mondo degli affetti e ne eserciterebbe un esasperato controllo frenando di continuo la passionalità e privilegiando la "fredda" e più sicura ragione.
Da poco tempo si sa che fattori psicologici possono aumentare acutamente la pressione arteriosa, ma sono incerte le conoscenze che si hanno su come possano portare ad una stabile elevazione pressori.
Da un recente studio si è visto che coloro che avevano difficoltà di riconoscimento e
verbalizzazione delle emozioni , patologia definita alessitimia è una condizione sembrava ben correlata all'ipertensione.
Dal punto di vista della psicosomatica si afferma che la crescita in un ambiente privo di stimoli emozionali, un rapporto materno incapace di far prendere coscienza delle emozioni, o un trauma psicologico importante nella storia passata siano fondamentali per lo sviluppo di questa patologia.
Il nostro corpo parla e se vogliamo imparare a stare bene, il solo modo è dare voce al corpo, ascoltarlo bene e rispondergli nella maniera più adeguata, controllando lo stress e imparando dalla psicosomatica.
Fino a qualche anno fa le malattie potevano essere categorizzate solo se la diagnosi era accettabile dal punto di vista medico.
Altrimenti era molto semplice definirla psicosomatica.
Ma la psicosomatica non è la “ malattia dei matti”, come è stata definita molte volte, attribuendola quindi a qualche disturbo nervoso, paranoide o quant’altro.
Anche nell’ambito della medicina tradizionale la psicosomatica si sta cominciando a diffondere, partendo dal presupposto che lo stress e le difficoltà di comunicazione di questo secolo giocano un ruolo determinante.
La psicosomatica è quella parte della medicina che ha dell’uomo una certa visione olistica, ovvero il mondo emozionale ed affettivo si influenzano a vicenda. Troppo semplicistico era un tempo definire psicosomatica tutto quello che non riusciva a venire spiegato in termini clinici.
Psicosomatica perchè la mente si ammala e il corpo te lo sta comunicando.
Il termine stress, è diventato oramai parte del nostro vocabolario usato troppo spesso in modo improprio quando c’è disagio, sofferenza, molte volte è semplice malinconia.
I principali sintomi della psicosomatica e dello stress a livello fisico possono essere causati da un aumento dell’adrenalina: aumento del battito cardiaco, aumento della sudorazione , pelle fredda e sudata, riduzione del flusso sanguigno della pelle, sensazione di “ farfalle” nello stomaci, tensione muscolare, respirazione affannosa, gola secca, bisogno costante di urinare.
A livello mentale i disagi della psicosomatica si possono manifestare con preoccupazione, difficoltà di concentrazione, sentirsi strano e senza controllo.
A livello comportamentale : la parlata diventa veloce, compaiono tic nervosi: giocare con le chiavi, con i capelli, accigliarsi, sbadigliare.
Lo stress influisce anche a livello cognitivo, comportando disturbi nella concentrazione e nell’attenzione. In generale vengono ignorati avvenimenti positivi e accentuati quelli negativi.
Lo stress è un concetto chiave e determinante nel cercare di capire e dare quindi un’adeguata soluzione ai malesseri e alla malattia.
Ecco che la psicosomatica entra in atto, con la manifestazione di patologie, anche organiche, ma che non arrivano mai ad una guarigione definitiva o certa.
Lo stress è un concetto privo di connotazioni negative, con tale termine si vuole evidenziare la risposta che l’organismo mette in atto per affrontare un evento esterno: alzarsi al mattino per andare al lavoro, la domenica mattina alzarsi all’alba per andare a sciare, o fare una gita fuori porta.
Lo stress è una risposta dell’organismo sia a livello comportamentale che fisiologico, mediata da una attivazione emozionale, a sua volta indotta da una valutazione cognitiva del significato dello stimolo.
L’organismo davanti ad una esigenza di cambiamento reagisce con una risposta emotiva determinata dal significato dato cognitivamente dal soggetto alla situazione attivante. L’emozione è a sua volta in grado di attivare una reazione comportamentale e fisiologica, il tutto rientra nel campo della psicosomatica.
La psicosomatica può essere determinata da una serie di stimoli diversi, dall’altra parte è invece molto specifica in quanto dipende dal significato che noi gli attribuiamo e dalle personali modalità di reazione psicofisiologica.
Lo stress è una reazione di tipo adattivo che l’organismo attua per affrontare i diversi momenti e cambiamenti della vita. Questa reazione può diventare fonte di malattia quando si manifesta per molto tempo, quando lo stress è vissuto in solitudine, quando non si hanno adeguate valvole di sfogo; nascono quindi così le malattie di origine psicosomatica.
Nello stress cronico, infatti, anche la variazione ormonale ed immunologica diventano croniche, comportando l’insorgenza di alterazioni rispetto al programma genetico ed una senescenza precoce dell’organismo.
Lo stress vissuto in maniera cronica si può manifestare in tutti gli organi del corpo:
A livello del cuore, tachicardia, irregolarità del battito cardiaco (extrasistole), dolore al centro del petto, ipertensione, infarto.
La pelle è il primo punto di contatto che abbiamo con il Mondo , si può quindi arrivare a soffrire di iperidrosi (eccessiva sudorazione, di solito al palmo della mano o alla pianta del piede), prurito, tricotillomania (movimenti stereotipati e ripetitivi che consistono principalmente nello strapparsi i capelli, spesso anche le ciglia, ecc.).
La psicosomatica agisce anche a livello delle emozioni difficoltà di concentrazione, crisi di pianto, depressione, attacchi di ansia o attacchi di panico, difficoltà ad esprimersi, iperattività, confusione mentale, irritabilità, disturbi del sonno, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, cefalea.
E’ importante saper scegliere le tecniche migliori di gestione che però dipende dalla causa dello stress e dalla situazione in cui lo stress si manifesta. Scegliendo il metodo da usare per combattere lo stress, è utile che la persona si chieda innanzitutto da dove arrivi lo stress.
Nella propria quotidianità le fonti principali di tensione derivano , da percezione di eventi, anche ambientali tipo: la frustrazione della sconfitta o della pessima prestazione, il timore dell’altro , la fatica del sacrificio, le valutazioni date da altre persone. La presenza di alti livelli di stress è nocivo per l’esito e crea vissuti negativi di inadeguatezza e sfiducia nelle capacità personali.
L’Obesità è sempre stata riconosciuta come una patologia psicosomatica senza avere ancora una sua definizione all’interno di un quadro definito e la sua definizione avviene su base morfologica.
Come disturbi alimentari di origine psicosomatica ci sono comunque anche le abbuffate, ovvero mangiare in un tempo limitato anche 30 mila calorie. C'è una sensazione di frustrazione data , oltre che dal malessere anche dalla sensazione di mancanza di controllo sul cibo.
Le abbuffate possono avere anche una sintomatologia di tipo compulsivo, anche se non sempre come altri disturbi di tipo alimentare.
Un ambiente piuttosto ostile, in qui si vivono delle separazioni o delle perdite e dove la stima di sé è minacciata, può creare una situazione psicologica che deve in qualche modo venire fuori, le manifestazioni fisiche allora hanno quindi una manifestazione psicosomatica.
La cura di un Disturbo del Comportamento Alimentare è un processo complesso ed integrato che richiede l’intervento di più figure professionali.
All’interno dell’argomento della psicosomatica ho voluto mettere anche una patologia molto diffusa nel nostro Mondo: l’ipertensione arteriosa, la quale da un punto di vista medico tradizionalista viene definita quale condizione morbosa caratterizzata da un aumento dei valori della pressione arteriosa sistolica o massima e della pressione diastolica o minima .
L’ipertensione è una delle patologie più diffuse del nostro secolo, da poco riconosciuta nella categorie della psicosomatica , basti pensare che negli Usa la terapia per questa malattia è la seconda causa di richiesta di assistenza medica, dopo i problemi respiratori. Solo la metà delle persone affette da ipertensione sa di esserlo,meno della metà di quest’ultimi fa ricorso a una terapia farmacologia adeguata e solo una metà di questi ha un buon controllo pressorio.
Bisogna sempre considerare anche i fattori che rientrano nella categoria della psicosomatica, ovvero nel campo emozionale. Importante, quindi, è la misurazione della pressione periodicamente, specialmente ad una certa età oppure quando si manifestano i primi leggeri sintomi di cefalea, astenia, cioè stanchezza fisica e intellettuale, nervosismo, insonnia, vertigini, ronzii.
Stress ed ansia sono importanti fattori predittivi di ipertensione non solo negli uomini di media età, mentre nei più anziani l'espressione dei sintomi d'ira o la mancata espressione non costituivano segni predittivi significativi.
Abbiamo precedentemente parlato di stress, e si è visto che questo comprende una reazione complessa che permette il riconoscimento e l'abilità di superare eventi percepiti come inusuali, inadeguati e difficili. Lo stress è quindi un fenomeno che comprende un ampio spettro di aspetti e di conseguenze complesse. E' anche un termine usato spesso in modo improprio.
Ogni evento può essere potenzialmente stressante, dipende ovviamente da individuo a individuo. Le ricerche inerenti all’ipertensione hanno indagato maggiormente alcuni eventi che possono essere catalogati come stressanti come l’attività lavorativa, l’ambiente, ecc…
Da un punto di vista della psicosomatica ci sono diverse correnti di studio dell’ipertensione arteriosa sono quella di psicologia comportamentale e quella su base psicoanalitico - simbolica.
Secondo la prospettiva della psicosomatica l’iperteso dunque tenderebbe a vivere in maniera conflittuale il rapporto con il mondo degli affetti e ne eserciterebbe un esasperato controllo frenando di continuo la passionalità e privilegiando la "fredda" e più sicura ragione.
Da poco tempo si sa che fattori psicologici possono aumentare acutamente la pressione arteriosa, ma sono incerte le conoscenze che si hanno su come possano portare ad una stabile elevazione pressori.
Da un recente studio si è visto che coloro che avevano difficoltà di riconoscimento e
verbalizzazione delle emozioni , patologia definita alessitimia è una condizione sembrava ben correlata all'ipertensione.
Dal punto di vista della psicosomatica si afferma che la crescita in un ambiente privo di stimoli emozionali, un rapporto materno incapace di far prendere coscienza delle emozioni, o un trauma psicologico importante nella storia passata siano fondamentali per lo sviluppo di questa patologia.
Il nostro corpo parla e se vogliamo imparare a stare bene, il solo modo è dare voce al corpo, ascoltarlo bene e rispondergli nella maniera più adeguata, controllando lo stress e imparando dalla psicosomatica.
sabato 29 novembre 2008
RESPIRARE
Qual'è per tutti voi la cosa più naturale da quando siamo al Mondo?
Credo respirare vero?
Respirare è uno dei più potenti metodi naturali di guarigione che l'uomo ha a sua disposizione. Imparare la funzione del respirare correttamente permette l' ossigenazione e l'eliminazione delle tossine a livello cellulare, creando così più spazio, più libertà, più nutrimento e più armonia. Le emozioni fluiranno nella maniera più armonica ed idonea per noi stessi.
Imparare respirare permette di ridare equilibrio ad emozioni e pensieri.
Imparare a respirare per liberare schemi ripetitivi,emozioni, pregiudizi e preconcetti che limitano la nostra vitalità.
Imparare a respirare per trovare un modo nuovo di rinascere, imparare un modo alternativo di dedicare tempo a se stessi e a conoscere le proprie emozioni. Si può imparare così a vivere meglio, a stare con noi stessi, superando blocchi e paure.
La respirazione permette un maggior flusso di energia al nostro interno, energia che rivitalizza e purifica, libera emozioni e permette a se stessi di stare meglio perché più consapevoli delle proprie emozioni e sentimenti.
Imparare a respirare in maniera profonda, consapevole, senza pause. Dovete porvi in posizione comoda, sdraiati, l'attenzione deve essere centrata all'interno, alla percezione di quello che è più vivo dentro di noi.
Imparare a respirare serve per sbloccare il nostro, veicolo delle nostre emozioni. Importante è porre l'attenzione sul "qui e ora". La vita quotidiana e i pensieri su quello che dobbiamo fare "dopo", "tra poco", "domani", ci distraggano continuamente da noi stessi.
Senza giudicarci né trattenerci, senza interpretare a tutti i costi, lasciamo fluire i pensieri, le sensazioni, le emozioni, ascoltandoci e vivendo sensibilmente il presente nel quale stiamo e siamo. Sincerità assoluta.
Noi stessi dobbiamo imparare ad essere completamente autentici e onesti con noi stessi: accettiamo il dolore, la gioia, le paure, l'angoscia,il piacere, tutte le emozioni nello stesso modo.
Se impariamo a respirare nella maniera più adeguata riconosciamo quello che stiamo vivendo e lo lasciamo fluire liberamente. Respirare per arrivare ad accettare ed integrare la nostra identità, se accettiamo quello che sentiamo riusciremo a integrarlo, sapremo cioè che questa parte di noi ci può insegnare qualcosa. Smetteremo di lottare di avere paura, perché abbiamo imparato che le emozioni sono parte di noi stessi.
Credo respirare vero?
Respirare è uno dei più potenti metodi naturali di guarigione che l'uomo ha a sua disposizione. Imparare la funzione del respirare correttamente permette l' ossigenazione e l'eliminazione delle tossine a livello cellulare, creando così più spazio, più libertà, più nutrimento e più armonia. Le emozioni fluiranno nella maniera più armonica ed idonea per noi stessi.
Imparare respirare permette di ridare equilibrio ad emozioni e pensieri.
Imparare a respirare per liberare schemi ripetitivi,emozioni, pregiudizi e preconcetti che limitano la nostra vitalità.
Imparare a respirare per trovare un modo nuovo di rinascere, imparare un modo alternativo di dedicare tempo a se stessi e a conoscere le proprie emozioni. Si può imparare così a vivere meglio, a stare con noi stessi, superando blocchi e paure.
La respirazione permette un maggior flusso di energia al nostro interno, energia che rivitalizza e purifica, libera emozioni e permette a se stessi di stare meglio perché più consapevoli delle proprie emozioni e sentimenti.
Imparare a respirare in maniera profonda, consapevole, senza pause. Dovete porvi in posizione comoda, sdraiati, l'attenzione deve essere centrata all'interno, alla percezione di quello che è più vivo dentro di noi.
Imparare a respirare serve per sbloccare il nostro, veicolo delle nostre emozioni. Importante è porre l'attenzione sul "qui e ora". La vita quotidiana e i pensieri su quello che dobbiamo fare "dopo", "tra poco", "domani", ci distraggano continuamente da noi stessi.
Senza giudicarci né trattenerci, senza interpretare a tutti i costi, lasciamo fluire i pensieri, le sensazioni, le emozioni, ascoltandoci e vivendo sensibilmente il presente nel quale stiamo e siamo. Sincerità assoluta.
Noi stessi dobbiamo imparare ad essere completamente autentici e onesti con noi stessi: accettiamo il dolore, la gioia, le paure, l'angoscia,il piacere, tutte le emozioni nello stesso modo.
Se impariamo a respirare nella maniera più adeguata riconosciamo quello che stiamo vivendo e lo lasciamo fluire liberamente. Respirare per arrivare ad accettare ed integrare la nostra identità, se accettiamo quello che sentiamo riusciremo a integrarlo, sapremo cioè che questa parte di noi ci può insegnare qualcosa. Smetteremo di lottare di avere paura, perché abbiamo imparato che le emozioni sono parte di noi stessi.
venerdì 28 novembre 2008
ANIMA ECOLOGICA
Avete anche voi per caso un'anima ecologica, oppure la desiderereste avere, ma nulla da fare " inquinare" è più forte di voi!
Le persone che hanno anima ecologica siamo sempre noi donne.
E per chi non ha quest'anima così ecologica?
Direi di poter immaginarsi tutta quella spazzatura buttata giù per i fossi, fuori dai cassonetti.... tutta sulla propria pelle tutta quella mondezza.
La stima che si ha di se stessi, passa anche attraverso l'anima ecologica che sia ha.
Non è necessaria molta fatica, basta un minimo di attenzione quando si buttano via le immondizie, quando prendiamo la macchina anche per fare 2 metri, quando teniamo le luci accese con il sole, oppure quando c'è il sole o quando in quella stanza non ci siamo più.
Un'anima ecologica usa anche le lampade a basso consumo energetico, così limita di accendere il riscaldamento anche alla notte, troppo caldo disturba il sonno.
Hai freddo, pensa un po' anche alla tua anima , fortemente ecologica, usa un maglione di più e muoviti, fai sport, vai a correre....vai a ballare vedrai come più caldo avrai!!!!
Le persone che hanno anima ecologica siamo sempre noi donne.
E per chi non ha quest'anima così ecologica?
Direi di poter immaginarsi tutta quella spazzatura buttata giù per i fossi, fuori dai cassonetti.... tutta sulla propria pelle tutta quella mondezza.
La stima che si ha di se stessi, passa anche attraverso l'anima ecologica che sia ha.
Non è necessaria molta fatica, basta un minimo di attenzione quando si buttano via le immondizie, quando prendiamo la macchina anche per fare 2 metri, quando teniamo le luci accese con il sole, oppure quando c'è il sole o quando in quella stanza non ci siamo più.
Un'anima ecologica usa anche le lampade a basso consumo energetico, così limita di accendere il riscaldamento anche alla notte, troppo caldo disturba il sonno.
Hai freddo, pensa un po' anche alla tua anima , fortemente ecologica, usa un maglione di più e muoviti, fai sport, vai a correre....vai a ballare vedrai come più caldo avrai!!!!
REAGIRE ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
Siamo nel 20 secolo e ancora la violenza sulle donne è un argomento scottante.
Poche donne hanno il coraggio di denunciare i loro aguzzini in quanto spesso sono vittime di mariti, parenti, fidanzati e / o amanti.
E' quindi ora di dire basta.
Care donne vorrei dirvi veramente di cuore una cosa, dovete trovare il coraggio di reagire.
Siamo donne è vero, ma non per questo prive di valore anzi...noi possiamo dare la vita, teniamo su i 4 pilastri di una casa.
Molte donne subiscono una violenza più subdola di altre perché questa è verbale, accompagnata magari da un'ubriacatura del compagno, quindi " giustificata " da loro stesse che provano a comprendere questo vissuto intimo del uomo e si colpevolizzano, dicendosi che sono loro le colpevoli di tutto.
Ma per imparare a stare meglio è inutile vittimizzarsi, ma è giusto cominciare a ribellarsi, meglio se vi fate seguire da qualcuno, ma inizialmente la cosa più giusta è denunciare senza timore , ma tirando fuori tutto il vostro orgoglio e la vostra NECESSITA' DI AUTOSTIMA & AUTONOMIA.
Chi avesse bisogno di una consulenza pedagogica può inviarmi una mail a : federica.goia@libero.it
Poche donne hanno il coraggio di denunciare i loro aguzzini in quanto spesso sono vittime di mariti, parenti, fidanzati e / o amanti.
E' quindi ora di dire basta.
Care donne vorrei dirvi veramente di cuore una cosa, dovete trovare il coraggio di reagire.
Siamo donne è vero, ma non per questo prive di valore anzi...noi possiamo dare la vita, teniamo su i 4 pilastri di una casa.
Molte donne subiscono una violenza più subdola di altre perché questa è verbale, accompagnata magari da un'ubriacatura del compagno, quindi " giustificata " da loro stesse che provano a comprendere questo vissuto intimo del uomo e si colpevolizzano, dicendosi che sono loro le colpevoli di tutto.
Ma per imparare a stare meglio è inutile vittimizzarsi, ma è giusto cominciare a ribellarsi, meglio se vi fate seguire da qualcuno, ma inizialmente la cosa più giusta è denunciare senza timore , ma tirando fuori tutto il vostro orgoglio e la vostra NECESSITA' DI AUTOSTIMA & AUTONOMIA.
Chi avesse bisogno di una consulenza pedagogica può inviarmi una mail a : federica.goia@libero.it
mercoledì 26 novembre 2008
SVILUPPARE LA SUPER MENTE
Quanti di voi quando stanno facendo qualche cosa si dicono : " vorrei diventare un genio", vorrei avere una super mente...
Tanti vero, ma credetemi...è realtà, basta usare gli accorgimenti giusti e tutti DA ADESSO potremmo avere un SUPER MENTE!
La ricetta per una super mente è molto complessa, gli ingredienti numerosi e la fatica è molta, ma il gioco vale la candela se alla fine avremo molta soddisfazione.
Il primo passo per avere una mente super è l'alimentazione, bisogna variare la propria alimentazione, bisogna mangiare vario, privilegiando frutta e verdura, alimentazione ricca di vitamine C ed E, ma devono comunque esistere le proteine animali ( uova, pesce, formaggio e carne bianca), ricche di vitamina B12.
Il pesce grazie agli OMEGA 3, favorisce lo sviluppo di una super mente, contenendo grassi essenziali per il metabolismo cerebrale.
Altri alimenti toccasana sono i frutti di bosco ( ricchi di antiossidanti), cioccolato extra fondente, noci ricche di acido linoleico che migliora la comunicazione tra le cellule, e non è un caso che la noce ricordi per forma il cervello.
Per sviluppare una super mente è necessario attivare anche l'attività fisica, un corpo scattante, tonico, garantisce una mente ancora più scattante, più super. Uno studio condotto alla Columbia University confronta sedentari e sportivi e si denota che la mente di coloro che fanno sport ( anche amatoriale) è più veloce nelle prove di memoria.
Inoltre lo sport garantisce anche la nascita di nuove cellule nell'ippocampo, da preferire il nuoto, ma senz'altro anche il jogging o la corsa vanno bene, da cominciare con una decina di minuti al giorno.
Ci siamo assicurati un hardware, ora è il caso di potenziare il software, facendo diventare la nostra mente super, con il turbo.
Strategie per sviluppare la nostra mente : una è la neurobica termine inventato da Lawrence Katz della Duke University che cerca di dare strategie per combattere la routine ( cambiare ogni giorno percorso per andare a lavorare, lavarsi i denti con la mano sx o dx a seconda di quello che usiamo abitualmente,...).
Secondariamente c'è il brain training che allena con giochi ed esercizi che permettono di migliorare l'attenzione, la memoria, velocità di reazione,..così la nostra mente diventerà super.
Dire : " questo non fa per me"; " in quella cosa lì non sono capace...implica una notevole limitazione del cervello, diventando una profezia che si auto avvera
Avete passato da un po' i 20 anni, ma volete mettervi alla prova, crearvi una super mente comunque sia: studiate una seconda lingua, svilupperà l'intelligenza, così come l'imparare a suonare uno strumento musicale. La musica è cibo per la nostra mente, non serve molto, basta una tastiera o un flauto.
C'è chi però vuole sviluppare una super mente senza sforzo, si può allora sperare nell'applicazione di tecnologie in fase sperimentale , è il caso della stimolazione magnetica trans cranica: un generatore di corrente di elevata intensità convoglia l'energia all'interno di una sonda posta a contatto del cranio.
Queste stimolazioni garantirebbero lo sviluppo cognitivo, lo sviluppo di una super mente.
Più pratica è la " stimolazione magnetica transcranica a correnti dirette" ideata da Alberto Priori all'Università di Milano usata in sperimentazione nella cura e prevenzione del Morbo di Alzheimer.
Tecnica che consiste nell'applicazione di elettrodi che erogano una corrente di bassissima intensità per 15-20 minuti, corrente che va ad influire positivamente sulla mente nelle ore successive: sulla memoria, il linguaggio, tempi di reazione, capacità di fare scelte.
Queste tecniche sono ancora in via di sperimentazione, quindi per sviluppare una super mente è meglio affidarsi ad un sudoku, clarinetto o lezione di cinese
( fonte Focus Novembre 2008)
Tanti vero, ma credetemi...è realtà, basta usare gli accorgimenti giusti e tutti DA ADESSO potremmo avere un SUPER MENTE!
La ricetta per una super mente è molto complessa, gli ingredienti numerosi e la fatica è molta, ma il gioco vale la candela se alla fine avremo molta soddisfazione.
Il primo passo per avere una mente super è l'alimentazione, bisogna variare la propria alimentazione, bisogna mangiare vario, privilegiando frutta e verdura, alimentazione ricca di vitamine C ed E, ma devono comunque esistere le proteine animali ( uova, pesce, formaggio e carne bianca), ricche di vitamina B12.
Il pesce grazie agli OMEGA 3, favorisce lo sviluppo di una super mente, contenendo grassi essenziali per il metabolismo cerebrale.
Altri alimenti toccasana sono i frutti di bosco ( ricchi di antiossidanti), cioccolato extra fondente, noci ricche di acido linoleico che migliora la comunicazione tra le cellule, e non è un caso che la noce ricordi per forma il cervello.
Per sviluppare una super mente è necessario attivare anche l'attività fisica, un corpo scattante, tonico, garantisce una mente ancora più scattante, più super. Uno studio condotto alla Columbia University confronta sedentari e sportivi e si denota che la mente di coloro che fanno sport ( anche amatoriale) è più veloce nelle prove di memoria.
Inoltre lo sport garantisce anche la nascita di nuove cellule nell'ippocampo, da preferire il nuoto, ma senz'altro anche il jogging o la corsa vanno bene, da cominciare con una decina di minuti al giorno.
Ci siamo assicurati un hardware, ora è il caso di potenziare il software, facendo diventare la nostra mente super, con il turbo.
Strategie per sviluppare la nostra mente : una è la neurobica termine inventato da Lawrence Katz della Duke University che cerca di dare strategie per combattere la routine ( cambiare ogni giorno percorso per andare a lavorare, lavarsi i denti con la mano sx o dx a seconda di quello che usiamo abitualmente,...).
Secondariamente c'è il brain training che allena con giochi ed esercizi che permettono di migliorare l'attenzione, la memoria, velocità di reazione,..così la nostra mente diventerà super.
Dire : " questo non fa per me"; " in quella cosa lì non sono capace...implica una notevole limitazione del cervello, diventando una profezia che si auto avvera
Avete passato da un po' i 20 anni, ma volete mettervi alla prova, crearvi una super mente comunque sia: studiate una seconda lingua, svilupperà l'intelligenza, così come l'imparare a suonare uno strumento musicale. La musica è cibo per la nostra mente, non serve molto, basta una tastiera o un flauto.
C'è chi però vuole sviluppare una super mente senza sforzo, si può allora sperare nell'applicazione di tecnologie in fase sperimentale , è il caso della stimolazione magnetica trans cranica: un generatore di corrente di elevata intensità convoglia l'energia all'interno di una sonda posta a contatto del cranio.
Queste stimolazioni garantirebbero lo sviluppo cognitivo, lo sviluppo di una super mente.
Più pratica è la " stimolazione magnetica transcranica a correnti dirette" ideata da Alberto Priori all'Università di Milano usata in sperimentazione nella cura e prevenzione del Morbo di Alzheimer.
Tecnica che consiste nell'applicazione di elettrodi che erogano una corrente di bassissima intensità per 15-20 minuti, corrente che va ad influire positivamente sulla mente nelle ore successive: sulla memoria, il linguaggio, tempi di reazione, capacità di fare scelte.
Queste tecniche sono ancora in via di sperimentazione, quindi per sviluppare una super mente è meglio affidarsi ad un sudoku, clarinetto o lezione di cinese
( fonte Focus Novembre 2008)
IL CERVELLO CON IL TURBO
Si sogna da sempre di avere il cervello con il turbo, riordinare casa con la forza della mente o solo facendo l'occhiolino. Tra un po' avere un cervello con il turbo sarà realtà.
Sarà possibile collegare direttamente il cervello con internet, così dice Paul Wolpe, docente di sociologia all'Università of Pennsylvania ( USA) e presidente dell' American Society of Bioethics and Humanities.
Prospettiva impressionante perché con i suoi 100 miliardi di neuroni, ognuno di loro è un piccolo computer, un turbo insomma. Il cervello dell'uomo è la macchina più complessa che ci possa essere nell'Universo. Se si pensa di connetterlo fisicamente ai circuiti elettronici, ad internet è pronto a diventare un turbo.
Oggi esistono strategie possibili per connettere il cervello al pc, che permettono di leggere l'attività cerebrale e trasformare la volontà in luci che si accendono, porte che si aprono, mail che si inviano; questo per adesso per aiutare chi si trova con un handicap grave.
Alla Fondazione Santa Lucia tutto questo è già realtà, indossando una speciale cuffia dotata di elettrodi e la si usa per dare ordini ad un sistema domotico che attraverso il computer controllo l'ambiente. Per impartire il comando il cervello ci impiego circa 3 secondi, per scrivere un testo appare una testiera virtuale, per una parola circa 10 secondi.
L'apparecchio attuale è utilizzabile solo con l'uso di uno specialista, ma è appena cominciato un progetto per il quale si sta lavorando ad un modello indossabile, con un cappello o una corona nascosta tra i capelli, il nostro cervello lavorerà come un turbo.
Forse un giorno si arriverà a realizzare quello che la fantascienza aveva previsto: il cervello è come un turbo, quindi si apprenderà il tutto senza la necessità di passare ore a studiare, semplicemente inviando le informazioni al cervello.
Sarà possibile collegare direttamente il cervello con internet, così dice Paul Wolpe, docente di sociologia all'Università of Pennsylvania ( USA) e presidente dell' American Society of Bioethics and Humanities.
Prospettiva impressionante perché con i suoi 100 miliardi di neuroni, ognuno di loro è un piccolo computer, un turbo insomma. Il cervello dell'uomo è la macchina più complessa che ci possa essere nell'Universo. Se si pensa di connetterlo fisicamente ai circuiti elettronici, ad internet è pronto a diventare un turbo.
Oggi esistono strategie possibili per connettere il cervello al pc, che permettono di leggere l'attività cerebrale e trasformare la volontà in luci che si accendono, porte che si aprono, mail che si inviano; questo per adesso per aiutare chi si trova con un handicap grave.
Alla Fondazione Santa Lucia tutto questo è già realtà, indossando una speciale cuffia dotata di elettrodi e la si usa per dare ordini ad un sistema domotico che attraverso il computer controllo l'ambiente. Per impartire il comando il cervello ci impiego circa 3 secondi, per scrivere un testo appare una testiera virtuale, per una parola circa 10 secondi.
L'apparecchio attuale è utilizzabile solo con l'uso di uno specialista, ma è appena cominciato un progetto per il quale si sta lavorando ad un modello indossabile, con un cappello o una corona nascosta tra i capelli, il nostro cervello lavorerà come un turbo.
Forse un giorno si arriverà a realizzare quello che la fantascienza aveva previsto: il cervello è come un turbo, quindi si apprenderà il tutto senza la necessità di passare ore a studiare, semplicemente inviando le informazioni al cervello.
EMOZIONI E ASPETTATIVE SOCIALI
Lo sviluppo emotivo e affettivo non può secondo le più recenti teorie essere disgiunto da quello sociale e cognitivo. Le emozioni possono cominciate a manifestarsi fin dalla nascita ed è la qualità della relazione tra il bambino e chi si prende cura di lui a far si che la loro espressione si articoli in pensiero armonico.
A sostenere certe emozioni, piuttosto che altre, sono, per esempio le aspettative, le previsioni più o meno consapevoli del piccolo sulle probabili risposte dell’adulto allevante ai suoi segnali. Non solo, l’espressione delle emozioni nel bambino è anche influenzata dalle reazioni agli stessi eventi da parte della figura più significativa per il bambino. E’ chiara anche in questo caso l’influenza esercitata dal contesto delle interazioni e dalle relazioni sociali.
A sostenere certe emozioni, piuttosto che altre, sono, per esempio le aspettative, le previsioni più o meno consapevoli del piccolo sulle probabili risposte dell’adulto allevante ai suoi segnali. Non solo, l’espressione delle emozioni nel bambino è anche influenzata dalle reazioni agli stessi eventi da parte della figura più significativa per il bambino. E’ chiara anche in questo caso l’influenza esercitata dal contesto delle interazioni e dalle relazioni sociali.
STRATEGIE PER LENIRE L'ANSIA
Da ricerche si vuole dimostrare che le vacanze Natalizie sono una fonte di ansia fra la maggior parte delle persone. Ansia che spesso si trasforma in suicidi ed omicidi, i motivi sono diversi, ma spesso è per il troppo tempo libero che la gente ha da passare da soli o in famiglia, per le quali è necessario trovare delle strategie adeguate per lenirla.
Una delle reazioni fisiologiche alla base dell'ansia è la vigilanza che il cervello ha nei confronti del potenziale pericolo, ma spesso questa vigilanza è una delle strategie per lenire l'ansia, che se vissuta positivamente può essere una reazione essenziale per la sopravvivenza nel corso dell’evoluzione.
Un sentimento particolare dell'ansia è la paura, ovvero l'organismo umano entra in uno stato di agitazione, parte dell’ansia che ne risulta fissa l’attenzione sulla minaccia contingente costringendo la mente ad escogitare un modo per controllarla ignorando qualunque altra cosa.
Quando questo ciclo di ansia continua e si intensifica sfuma in veri e propri sequestri emozionali in disturbi ansiosi come fobie,ossessioni, compulsioni, attacchi di panico. Alcuni notarono che i problemi che determinavano lo stato di attivazione somatica erano i loro pensieri invadenti e inopportuni. Costoro erano in preda di ansia cronica. Le strategie per lenire l'ansia era distogliere la mente dalle preoccupazioni seguendo dei corsi di mental training legato al welness,
( sui quali vi posso dare io una mano) corsi di respiro, di relax, yoga.
Secondo gli esperti quello che ha a che fare con la parziale gratificazione data dalla preoccupazione rinforzando l’abitudine. Le preoccupazioni date dall'ansia e dallo stress sono viste come un sistema per affrontare minacce e pericoli.
Non è possibile vedere l'ansia solo in termini negativi, perché ha anche dei benefici, tra i quali rendersi conto delle reazioni fisiologiche soggettive,invalidanti, noiose, come agitazione, tachicardia, insonnia, verso le quali chi le prova può andare alla ricerca di personali strategie per lenirla.
Le immagini innescano l’ansia fisiologica in modo molto più potente dei pensieri e quindi l’immersione nelle preoccupazioni allevia almeno in parte l’ansia. Preoccupazioni croniche auto-frustranti nel momento in cui hanno la forma di idee stereotipate. La preoccupazione cronica funziona positivamente solo per certi versi: allevia un poco l’ansia senza risolvere il problema.
Tra le strategie per lenire l'ansia è l’auto-consapevolezza quindi riconoscere quanto prima gli episodi fonte di preoccupazione , ideale riuscire a coglierli non appena l’immagine catastrofica scatena il ciclo preoccupazione - ansia o subito dopo.
Questo approccio si insegna addestrando gli individui a monitorare gli stimoli che inducono l’ansia identificando situazioni e flusso di pensieri e immagini che inducono la preoccupazione e sensazioni fisiologiche associate all’ansia.
Con la pratica l’individuo identifica le preoccupazioni e le diverse manifestazioni dell'ansia ad uno stadio precoce imparando anche le tecniche di rilassamento che da sole non bastano. Devono mettere anche in discussione i loro pensieri, altrimenti la spirale della preoccupazione si ripresenterà.
Attenzione sui propri pensieri per attenuare l’ansia.
Probabilmente l’induzione attiva tali pensieri può attivare il circuito che inibisce l’innesco della preoccupazione da parte del sistema limbico, allo stesso tempo l’induzione attiva di uno stato di rilassamento contrasta i segnali ansiogeni che il cervello emozionale sta inviando a tutto l’organismo.
Quando si permette che un pensiero molesto si ripeta all’infinito senza metterlo in discussione contemplando una gamma di punti di vista plausibili ci si vieta di considerarlo vero e accettarlo ingenuamente. Strategie utili per lenire l'ansia e la preoccupazione cronica. Nel caso di coloro che l'ansia si trasforma in fobia chiaramente si raccomanda l’uso di farmaci
Una delle reazioni fisiologiche alla base dell'ansia è la vigilanza che il cervello ha nei confronti del potenziale pericolo, ma spesso questa vigilanza è una delle strategie per lenire l'ansia, che se vissuta positivamente può essere una reazione essenziale per la sopravvivenza nel corso dell’evoluzione.
Un sentimento particolare dell'ansia è la paura, ovvero l'organismo umano entra in uno stato di agitazione, parte dell’ansia che ne risulta fissa l’attenzione sulla minaccia contingente costringendo la mente ad escogitare un modo per controllarla ignorando qualunque altra cosa.
Quando questo ciclo di ansia continua e si intensifica sfuma in veri e propri sequestri emozionali in disturbi ansiosi come fobie,ossessioni, compulsioni, attacchi di panico. Alcuni notarono che i problemi che determinavano lo stato di attivazione somatica erano i loro pensieri invadenti e inopportuni. Costoro erano in preda di ansia cronica. Le strategie per lenire l'ansia era distogliere la mente dalle preoccupazioni seguendo dei corsi di mental training legato al welness,
( sui quali vi posso dare io una mano) corsi di respiro, di relax, yoga.
Secondo gli esperti quello che ha a che fare con la parziale gratificazione data dalla preoccupazione rinforzando l’abitudine. Le preoccupazioni date dall'ansia e dallo stress sono viste come un sistema per affrontare minacce e pericoli.
Non è possibile vedere l'ansia solo in termini negativi, perché ha anche dei benefici, tra i quali rendersi conto delle reazioni fisiologiche soggettive,invalidanti, noiose, come agitazione, tachicardia, insonnia, verso le quali chi le prova può andare alla ricerca di personali strategie per lenirla.
Le immagini innescano l’ansia fisiologica in modo molto più potente dei pensieri e quindi l’immersione nelle preoccupazioni allevia almeno in parte l’ansia. Preoccupazioni croniche auto-frustranti nel momento in cui hanno la forma di idee stereotipate. La preoccupazione cronica funziona positivamente solo per certi versi: allevia un poco l’ansia senza risolvere il problema.
Tra le strategie per lenire l'ansia è l’auto-consapevolezza quindi riconoscere quanto prima gli episodi fonte di preoccupazione , ideale riuscire a coglierli non appena l’immagine catastrofica scatena il ciclo preoccupazione - ansia o subito dopo.
Questo approccio si insegna addestrando gli individui a monitorare gli stimoli che inducono l’ansia identificando situazioni e flusso di pensieri e immagini che inducono la preoccupazione e sensazioni fisiologiche associate all’ansia.
Con la pratica l’individuo identifica le preoccupazioni e le diverse manifestazioni dell'ansia ad uno stadio precoce imparando anche le tecniche di rilassamento che da sole non bastano. Devono mettere anche in discussione i loro pensieri, altrimenti la spirale della preoccupazione si ripresenterà.
Attenzione sui propri pensieri per attenuare l’ansia.
Probabilmente l’induzione attiva tali pensieri può attivare il circuito che inibisce l’innesco della preoccupazione da parte del sistema limbico, allo stesso tempo l’induzione attiva di uno stato di rilassamento contrasta i segnali ansiogeni che il cervello emozionale sta inviando a tutto l’organismo.
Quando si permette che un pensiero molesto si ripeta all’infinito senza metterlo in discussione contemplando una gamma di punti di vista plausibili ci si vieta di considerarlo vero e accettarlo ingenuamente. Strategie utili per lenire l'ansia e la preoccupazione cronica. Nel caso di coloro che l'ansia si trasforma in fobia chiaramente si raccomanda l’uso di farmaci
L'ORIGINE DELLE EMOZIONI
Tutti hanno sentito parlare di emozioni, ma pochi sanno davvero cosa sono a cosa servono e quali reazioni possiamo avere.
La parola emozione deriva dal latino e- movere, che significa smuovere, portare da dentro a fuori verso l’esterno, conseguentemente le reazioni che seguiranno saranno di attacco e/o fuga nell'eventualità che non riesca a gestire nella maniera più adeguata il sentimento che la coglie.
Le emozioni, infatti, sono reazioni psicofisiche che si attivano all’interno del corpo e nella mente di un individuo mentre accoglie, elabora e risponde a determinate situazioni ed eventi.
Le emozioni rappresentano un’esperienza soggettiva d’intensità rilevante, accompagnata da modificazioni a livello vegetativo (fisiologico & viscerale), reazioni sia di tipo psichico che somatico.
Le reazioni fisiologiche che si provano in uno specifico momento investono alcune funzioni vegetative, come la circolazione, la respirazione, la digestione e la tensione muscolare.
Le emozioni però ci consegnano anche delle reazioni viscerali, le quali si manifestano con una perdita momentanea del controllo neurovegetativo, con conseguente incapacità temporanea d’astrazione del contesto emozionale. Le reazioni psicologiche si manifestano come riduzione del controllo di sé, difficoltà ad articolare logicamente azioni e riflessioni, diminuzione della capacità di metodo e di critica.
Secondo la prospettiva evolutiva, le reazioni delle emozioni sono una catena complessa di eventi dove cognizione, sensazione e modificazione fisiologica possono essere sia il punto di inizio sia la fine della sequenza.
L’interazione tra questi fattori può modificare la percezione della realtà esterna e interna di un individuo, di conseguenza cambiano anche le proprie reazioni.
In letteratura sono state individuate 10 emozioni primarie: interesse- eccitazione; gioia-godimento; allarme-sorpresa; paura-terrore; vergogna-timidezza, colpa-rimorso, da cui derivano le 64 attualmente riconosciute.Ognuna determina quindi reazioni diverse e soggettive.
La paura ed il terrore può determinare delle reazioni di fuga, la vergogna fa arrossire, aumenta la sudorazione,...ad ognuno poi la sua reazione.
L’emozione è il punto di incontro fra il corpo e la mente e veicola la rappresentazione mentale della realtà.
Le emozioni non sono mai neutre sono sempre piacevoli o spiacevoli. La funzione delle emozioni ha origine da alcuni presupposti, che determinano la competenza emozionale della persona e le sue diverse e specifiche reazioni.
Il primo presupposto, anche in ordine di rilevanza , è la capacità di riconoscerle. L’individuo consapevole del sentimento, nel momento in cui insorge presta attenzione ai propri stati interiori ed è in grado di attribuirgli un nome. Dall’auto consapevolezza si sviluppa la seconda abilità, quella dell’autocontrollo.
Le emozioni stimolano la persona all’azione, stabilendo priorità fra obiettivi, stimolando delle reazioni diverse, soggettive, ma a volte incongruenti con la situazione.
Io per esempio quando sono in uno stato particolarmente ansiogeno mi trovo spesso a ridere, oppure divento logorroica perché devo scaricare tensione.
La parola emozione deriva dal latino e- movere, che significa smuovere, portare da dentro a fuori verso l’esterno, conseguentemente le reazioni che seguiranno saranno di attacco e/o fuga nell'eventualità che non riesca a gestire nella maniera più adeguata il sentimento che la coglie.
Le emozioni, infatti, sono reazioni psicofisiche che si attivano all’interno del corpo e nella mente di un individuo mentre accoglie, elabora e risponde a determinate situazioni ed eventi.
Le emozioni rappresentano un’esperienza soggettiva d’intensità rilevante, accompagnata da modificazioni a livello vegetativo (fisiologico & viscerale), reazioni sia di tipo psichico che somatico.
Le reazioni fisiologiche che si provano in uno specifico momento investono alcune funzioni vegetative, come la circolazione, la respirazione, la digestione e la tensione muscolare.
Le emozioni però ci consegnano anche delle reazioni viscerali, le quali si manifestano con una perdita momentanea del controllo neurovegetativo, con conseguente incapacità temporanea d’astrazione del contesto emozionale. Le reazioni psicologiche si manifestano come riduzione del controllo di sé, difficoltà ad articolare logicamente azioni e riflessioni, diminuzione della capacità di metodo e di critica.
Secondo la prospettiva evolutiva, le reazioni delle emozioni sono una catena complessa di eventi dove cognizione, sensazione e modificazione fisiologica possono essere sia il punto di inizio sia la fine della sequenza.
L’interazione tra questi fattori può modificare la percezione della realtà esterna e interna di un individuo, di conseguenza cambiano anche le proprie reazioni.
In letteratura sono state individuate 10 emozioni primarie: interesse- eccitazione; gioia-godimento; allarme-sorpresa; paura-terrore; vergogna-timidezza, colpa-rimorso, da cui derivano le 64 attualmente riconosciute.Ognuna determina quindi reazioni diverse e soggettive.
La paura ed il terrore può determinare delle reazioni di fuga, la vergogna fa arrossire, aumenta la sudorazione,...ad ognuno poi la sua reazione.
L’emozione è il punto di incontro fra il corpo e la mente e veicola la rappresentazione mentale della realtà.
Le emozioni non sono mai neutre sono sempre piacevoli o spiacevoli. La funzione delle emozioni ha origine da alcuni presupposti, che determinano la competenza emozionale della persona e le sue diverse e specifiche reazioni.
Il primo presupposto, anche in ordine di rilevanza , è la capacità di riconoscerle. L’individuo consapevole del sentimento, nel momento in cui insorge presta attenzione ai propri stati interiori ed è in grado di attribuirgli un nome. Dall’auto consapevolezza si sviluppa la seconda abilità, quella dell’autocontrollo.
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