lunedì 29 giugno 2009

Un Amore Di Cane

Imparare a stare bene può essere molto semplice se c'è una forte motivazione a mettersi in discussione e a poter dedicare più tempo e con amore ad un cucciolo magari di cane.
Cercando di dedicare tempo, amore, cure e dedizione ad un cucciolo si imparerà con semplicità a dedicare più tempo ed attenzione per noi stessi.



Un cucciolo di cane è una vera gioia ed un vero amore per tutti quando entra in casa, amore che richiede però anche tanto impegno che tenga conto delle sue esigenze e che non lo costringa a modificare totalmente le sue abitudini.
Il nostro cane come in genere tutti i cani hanno la necessità di avere un capobranco, nel momento in cui lo si accoglie con amore nella propria casa sarete voi adulti ad essere il suo leader di riferimento.

Dare amore ad un cane è fondamentale , soddisfa il bisogno di accudimento che inevitabilmente l'uomo ha, si crea una dipendenza, creandosi un legame d'amore positivo che rende migliore la propria capacità di chiedere e comunicare con amore alle altre persone con le quali si viene quotidianamente in contatto.

Troppe volte nella società di oggi si pensa solo a se stessi, con un cane in casa questi angoli a volte troppo spigolosi del proprio carattere vengono in qualche modo affinati.

Imparare a Coccolarsi Per Essere Ancora Più Belle

Per essere ancora più belle è necessario imparare a coccolarsi ogni giorno a più non posso usando magari anche delle creme sensuali , ovvero creme dalle consistenze deliziose piacevoli da massaggiare e con un profumo inebriante.

Imparare a coccolarsi è la regola fondamentale per poter essere più belle e delle persone migliori , quindi i massaggi devono essere fatti da mani esperte, mediante un preciso rituale che rimodella i tessuti e distende la mente rendendoti ancora più bella.

Per essere ancora più bella è indispensabile imparare a coccolarsi di più mediante il respiro, magari facendosi aiutare dagli oli essenziali i quali si assorbono mediante pelle ed olfatto, le molecole di questi oli inviano messaggi di benessere al cervello rigenerandolo .

Imparare a coccolarsi è più semplice di quanto si pensi, soprattutto se abbiamo la motivazione profonda di voler essere ancora più belle dentro e fuori, l'ideale è imparare a staccare la spina , lo stress rovina la pelle in quanto intossica l'organismo, meglio imparare a coccolarsi anche mediante un bagno rigenerante quasi quotidiano , magari accendendo anche una candela che possa liberare delle essenze e concentrarsi al massimo sulla fiamma.

Coccolarsi per essere ancora più belle significa anche buttare via la rabbia che c'è dentro di noi, la rabbia così come ogni sentimento negativo che proviamo divampa dentro noi per intossicare poi ogni cellula del nostro corpo, meglio imparare a dedicarsi al giardinaggio, coccolando la terra sarà un modo per imparare a coccolarsi un po' di più per essere ancora più belle dentro e fuori di noi.

mercoledì 17 giugno 2009

Come Vincere la Fame Nervosa

Sempre più persone si trovano a vivere momenti di stanchezza e di tensione e scambiare così la fame nervosa per fame come appetito dopo intense attività fisiche e mentali.
Lo stimolo della fame spesso deriva anche per soddisfare l’appetito e le proprie emozioni.
Se ciò non accade si finisce per entrare in una spirale di sofferenza e frustrazione che porta al fallimento di qualsiasi piano alimentare così inteso.

Per vincere la fame nervosa è indispensabile prima di tutto avere un buon rapporto con il cibo,nel momento in cui questo viene a mancare, fin dai primi anni di vita il cibo diventa un modo per alimentare corpo e mente, usato spesso per per placare la noia e la depressione, e come consolazione nei momenti di tristezza e angoscia.

Per vincere la fame nervosa quindi è importante soffermarsi a pensare a quali sono gli stati emotivi che sottostanno alla nostra scelta di un determinato cibo portando inevitabilmente ad un aumento incontrollato di peso.
Per capire come vincere la fame nervosa è inoltre importante imparare ad ascoltare il proprio bambino interiore.


Spesso con la fame nervosa si ricercano le coccole di mamma e papà quando c'erano situazione che ci mettevano ansia e paura, ricerca che poi viene trasferita sul cibo , definito così tecnicamente anche " ciucciotto" , soffermandoti su quali siano i reali motivi che spingono ognuno di noi a cercare quel particolare tipo di cibo.

Per sapere come vincere la fame nervosa è indispensabile capire se la fame è dettata da una necessità fisiologica o un'emozione che non riusciamo a spiegare e soddisfare?
Se la tua fame è dettata solo da un'istinto perché sei arrabbiato con qualcuno cerca di trovare la soluzione , fosse anche quella di mandare idealmente la persona idealmente a quel paese e continuare per la tua strada seguendo le tue convinzioni.

Se la tua fame nervosa è data da tristezza, malinconia e depressione cerca uno svago, un hobby, l'attività fisica sarebbe l'ideale perché ti permette di innalzare l'adrenalina che poi è uno tra gli ormoni più importanti per il buonumore.
Una cosa o una camminata di buona lena fra i boschi ti permetteranno di scaricare la tensione e di buttarti di meno a capofitto sul cibo ci penserai due volte e più!


Dare ascolto al proprio bambino interiore e imparando a prendersene cura sarà un modo per vincere la fame nervosa e far tornare il tuo corpo a funzionare correttamente.

domenica 14 giugno 2009

Ridurre Gli Stress Quotidiani Per Migliorare la Propria Memoria

Molte persone al giorno d'oggi si lamentano della perdita di memoria di cose banali, niente a che vedere con patologie neurologiche, ma sempre negative per il proprio benessere psicofisico e il proprio umore.

La maggior parte della gente è sempre sotto stress, tra lavoro, casa, famiglia, bambini da accompagnare a scuola e alle mille attività extrascolastiche.
Sono così tante le cause di stress quotidiani che ognuno è costretto ad affrontare a tal punto che non sapendoli più reggere la prima cosa che ne risente è la propria memoria.

Fino a poco tempo fa si pensava che conseguenza degli stress quotidiani fossero insonnia, gastriti, mal di testa, insonnia e stanchezza cronica, a tutte queste conoscenza si aggiunge anche il fatto della perdita di memoria.

Alcuni ricercatori dell'Università della California hanno scoperto che anche lo stress che dura solo poche ore può alterare la comunicazione cellulare nelle regioni del cervello che governano memoria e apprendimento, come accade per lo stress acuto e prolungato, come ad esempio in seguito a un lutto o a un licenziamento.

Se volete recuperare la vostra memoria sarà bene imparare a ridurre gli stress quotidiani facendovi anche aiutare da qualche specialista per imparare a leggere in maniera nuova, diversa e più attiva la vostra realtà, oppure se non è poi così grave la vostra alterazione della memoria imparate a ritagliarvi almeno un'ora o due alla settimana dedicandola all'attività fisica e lo stress maggiore se ne andrà via come una folata di vento e la vostra memoria sarà nuovamente come quella di un ragazzino.

venerdì 12 giugno 2009

SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE

Il sussidio di disoccupazione è un'aiuto che lo Stato permette a chi si trova per diversi motivi a casa e senza lavoro; soprattutto questo biennio è stato definito un biennio di recessione e c'è chi dice che la ripresa si vedrà solo dal 2010. Nel frattempo si dovranno fare i conti con la crisi economica e finanziaria che ha colpito in maniera piuttosto pesante il lavoro.

Il sussidio di disoccupazione spetta a tutti quelli che a causa di licenziamento, la sospensione del lavoro a causa di eventi temporanei ( gli insegnanti a contratto, tanto per esempio) che si ritrovano per un certo periodo senza stipendio possono richiedere il sussidio di disoccupazione.
Ovviamente il sussidio di disoccupazione non può essere richiesto da chi si è licenziato volontariamente dal lavoro.

Il sussidio di disoccupazione può essere richiesto da operai ed impiegati, dai dirigenti di ogni settore privato, i dirigenti di ogni settore privato, i lavoratori stagionali, quelli che sono occupati solo per sostituzione , i lavoratori a domicilio.

Per poter ottenere il sussidio di disoccupazione è necessario essere iscritti al centro per l'impiego nelle apposite liste e avere svolto un'attività lavorativa per almeno due anni prima del licenziamento o almeno con una retribuzione minima nei due anni che precedono la cessazione del rapporto di lavoro.
Domanda del sussidio di disoccupazione che deve essere presentata agli uffici INPS entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro con un apposito modulo reperibile negli uffici per l'impiego.

L'indennità di disoccupazione ordinaria viene rilasciata per 8 mesi che possono diventare 12 se si ha superato i 50 anni; l'importo del sussidio di disoccupazione è pari al 60% nei primi 6 mesi, scendendo al 50% tra il settimo e l'ottavo mese e al 40% per i mesi successivi, questo per i lavoratori licenziati.

Diverso è il sussidio di disoccupazione per i lavoratori sospesi, l'aiuto spetta per la durata massima di 2 mesi circa e l'importo dell'indennità è pari al 50% dello stipendio mensile.
Se il lavoratore ha sempre avuto rapporti di lavoro occasionale non arrivando a versare un anno di contributi per beneficiare del sussidio di disoccupazione ha diritto ad un'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti.

Il sussidio di disoccupazione con requisiti ridotti spetta ai lavoratori che nell'anno solare di riferimento hanno svolto un'attività di lavori dipendente per un periodo limitato di tempo, non avendo raggiunto i 52 contributi settimanali devono così rispondere ad altri requisiti , ovvero aver lavorato per almeno 78 giornate , comprese festività e giorni di malattia e soprattutto risultare iscritti all'Inps da almeno due anni e avere almeno un contributo settimanale prima del biennio precedente la presentazione della domanda.

Per ottenere il sussidio di disoccupazione con requisiti ridotti la domanda deve essere posta entro il 31 marzo dell'anno successivo alla cessazione del lavoro.
L'indennità ridotta spetta di regola per un numero di giornate pari a quelle effettivamente lavorate nell'anno precedente e per un massimo di 180 ore, l'importo emesso è di 35% per i primi 120 giorni e al 40% della retribuzione media giornaliera per i giorni successivi, con dei limiti , l'importo mensile massimo mensile lordo è di circa 850 euro che può arrivare al massimo fino a 1000 per coloro che avevano uno stipendio mensile intorno ai 1800 euro.

giovedì 11 giugno 2009

Piano Casa

Molte persone desiderano avere nella propria casa una stanza in più , lo scorso primo aprile si è quindi raggiunto l'accordo tra Stato e Regioni sul cosiddetto " piano casa", dove si stimano circa 9 milioni le case con possibilità di ampliamento.



Se solo il 10% degli italiani decidesse di ingrandire un piano della propria casa ci sarebbe un giro economico non indifferente; di fronte a questi importanti provvedimenti che riguardano il piano casa però gli italiani si trovano ad essere alquanto disorientati.



Grazie al piano casa varato in questi ultimi mesi si possono ampliare fino a 66 metri in più, quasi un'altra casa vicino, via libera per chi possiede una villetta , gli interventi per aumentare la cubatura possono essere fatti anche da chi risiede in villette a schiera rispettando ovviamente le regole del buon vicinato.



In questo caso è necessario consultare quanto viene previsto dal piano regolatore rivolgendosi all'Ufficio Tecnico del proprio comune.

Più complesso è il lavoro quando si parla di condomini in quanto è necessario tenere presente il decoro architettonico della struttura e il tutto deve essere approvato in Assemblea, stesse opportunità sono state concesse anche per gli edifici residenziali; capannoni industriali, box, cantine possono essere ampliate anche fino al 20% se possibile tecnicamente e senza che sia cambiata la destinazione d'uso dell'immobile.

Per dare il via al proprio piano casa è necessaria una perizia giurata del progettista , anche nel momento in cui nella propria casa si fanno interventi senza denuncia di inizio attività è utile quindi sapere che potrebbe essere richiesto di presentare comunque la denuncia all'ufficio comunale di competenza, quindi è sempre bene riferirsi alle legislazioni regionali.

Prima di procedere ai lavori di ampliamento è quindi sempre importante sapere il proprio piano casa e tenere quindi in considerazione certo limiti, innanzitutto sono da tenere presenti le distanze , ovviamente è necessario conoscere il regolamento del piano casa.

Chi abita in autonomia così può scegliere liberamente , inoltre in ogni piano casa che si rispetti ci sono delle aree sottoposte a vincoli, tipo non sono ammessi ampliamenti su edifici posti su centri storici individuati dai piani regolatori e corrispondenti alla zona "A" di ogni città, così il piano casa divieta ampliamenti nelle zone con vincolo paesaggistico. Ovviamente il piano casa nega anche gli ampliamenti su immobili abusivi o costruiti su aree inedificabili così su edifici tutelati dal codice dei beni culturali.

mercoledì 10 giugno 2009

SOFFRIRE DI METEREOPATIA

Le persone che tendono a soffrire di metereopatia sono tante, anche io, spesso la metereopatia è stata considerata una malattia immaginaria, eppure è stato documentato che a soffrire di questo disturbo sono davvero in tanti.

Chi tende a soffrire di metereopatia sa bene quali soni i classici disturbi, mal di testa, emicranie improvvise, ansia, insonnia, ma si può arrivare ai dolori alle ossa, irritazione alle vie respiratorie fino all'infarto o all'angina pectoris.

Per coloro che tendono a soffrire di metereopatia secondaria sotto accusa sembra essere la termoregolazione , se la pelle percepisce delle sensazioni di freddo eccessiva ordina ai vasi sangugni





Tutto può cominciare in ogni momento della propria vita ed in ogni periodo, anche se è possibile che si verifichi maggiormente nei cambi di stagione soprattutto tra l'autunno e la primavera.
A determinare i diversi problemi di metereopatia sono i cambiamenti climatici improvvisi, una variazione nella pressione atmosferica, improvvisi cambiamenti di temperatura o del tasso di umidità.





Chi tende a soffrire di metereopatia sa bene che i disturbi collegati riguardano diversi aspetti, soprattutto la sfera psicosomatica oppure crearsi una metereopatia secondaria che tende a peggiorare le situazioni già deficitarie.





C'è inoltre chi tende a soffrire di un caso particolare di metereopatia , definita anche depressione invernale perché collegata con il numero minore di ore di luce, coloro che tendono a soffrire di questo tipo di patologia tendono ad essere maggiormente presenti al Nord a causa di un'anomala produzione di melatonina e di altri neurotrasmettitori, quali la serotonina, noradrenalina e dopamina.





C'è chi tende a sentire il cambio del tempo dai dolori alle ossa, si è infatti visto che l'aumento dell'umidità atmosferica inferiore ai 10° determina un cambiamento nella viscosità del liquido sinoviale , quindi le giunture scorrono male e si determina il dolore.



La metereopatia è quindi riconosciuta come una vera e propria malattia senza chiare motivazioni all'origine del disturbo, nella situazione della metereopatia primaria una delle ipotesi più certe è che l'arrivo delle perturbazioni atmosferiche , soprattutto del freddo, stimolerebbe nell'ipofisi la produzione di Acht con un aumento degli stati ansiosi e contemporaneo calo di produzione delle endorfine.



Sostanze che sono dei veri e propri antidolorifici totalmente simili all'oppio e permettono l'abbassamento della soglia del dolore aumentando quindi la percezione del male a livello scheletrico, muscolare e tendineo con inevitabili dolori alle ossa e cefalee.



Sotto accusa per coloro che tendono a soffrire di metereopatia sono altri due ormoni: melatonina e serotonina, per i quali la prima ha effetti rilassanti , ma anche depressivi con la proprietà di entrare in azione quando è buio.

Per coloro che tendono a soffrire di metereopatia secondaria sotto accusa è la termoregolazione , se la pelle percepisce sensazioni di freddo intenso e di calore eccessivo o al contrario di dilatarsi con conseguenti brividi o un'eccessiva attivazione abnorme delle cellule sudoripare e perdita di liquidi, sali minerali e oligoelementi, ecco perché le persone che tendono a soffrire di più di metereopatia sono le persone anziane e quelle con delle malattie pregresse, come cardiopatici ed infermi che vedono spesso il peggioramento della propria malattia.

Le persone che tendono maggiormente a soffrire di più di metereopatia sono solitamente persone stressate, stanche e ansiose, è quindi importante contenere lo stress ed imparare a gestirlo con tecniche yoga, di meditazione e biofeedback.
Coloro che tendono a soffrire di metereopatia possono compiere delle regolari passeggiate all'aria aperta per attivare la produzione di serotonina ed endorfine riabituando così l'organismo a vivere all'aria aperta per chi è troppo abituato agli ambienti climatizzati.

Se tirano venti come Fohn o Scirocco è importante usare uno ionizzatore che possa controbilanciare l'eccesso di cariche positive portate dai venti.
Chi tende a soffrire di metereopatia spesso tende alle cure fai da te per guarire, perché esistono dei centri specializzati.

Chi tende a soffrire di metereopatia però troppe volte trascura il ruolo dell'alimentazione , nei momenti di maggiore presenza di sintomi quali cefalee e altri disturbi di tipo psicosomatico è meglio evitare alcolici, caffè e cioccolato. Meglio cibi leggeri, carne bianca, pesce, frutta e verdura fresca di stagione evitando grassi e fritti.

Al di la di ogni regola che poi è la persona stessa che provando diversi esperimenti trova la soluzione ed il giusto rimedio è importante trovare il tempo da dedicare solo a se stessi, il tempo di un week end fuori porta e qualche scampagnata fa solo che bene a tutti, ma in particolare per chi tende a soffrire di metereopatia.

RIMETTERE IN CIRCOLO LA TUA ENERGIA

L'energia è quella spinta interiore che ognuno di noi ha dentro ma poche persone la sanno gestire ed usare nel modo migliore.
E' quindi importante che l'energia che noi possediamo sia in circolo e se qualcuno l'ha persa che la sappia rimettere in azione per sentirsi bene.

L'energia è una forza vitale in circolo fra tutti gli esseri viventi , ma solo l'uomo la sa rimettere in circolo e farla girare per il proprio benessere psicofisico.


La vita di ogni persona è talmente frenetica che l'energia che si ha troppe volte viene spenta, siamo sempre impegnati ad occuparci di più cose contemporaneamente e i segni poi vengono impressi a volte indelebilmente sul fisico e sulla mente , onde per cui è importante imparare a rimettere in circolo la propria energia.

Quando la propria energia non è in circolo si creano disturbi psicosomatici, ansia, attacchi di panico...meglio per rimettere in circolo la tua energia dedicare del tempo solo a te stesso, con l'attività sportiva, gli hobby, dei corsi di meditazione o dei percorsi benessere, mental training.

Per rimettere in circolo la tua energia c'è un percorso speciale chiamato Sinergy, sono delle lezioni individuali o di gruppo della durata di 50 minuti dove la persona è invitata a camminare su un tapis roulant, cambiando direzione e soprattutto con i consigli di un personal trainer.
La persona può decidere poi se cominciare a correre, quando con che tempi e che ritmi.

Per rimettere in circolo la tua energia puoi partire dal livello fisico ed energetico intervenendo sull'impalcatura muscolo- tendinea con dei semplici esercizi di ginnastica che partono dallo scioglimento delle articolazioni a dei momenti di rafforzamento muscolo e tendini.

Ci sono dei semplici esercizi che ti aiutano a rimettere in circolo la tua energia, partendo dalla rotazione, flessione e torsione del collo, alla rotazione , flessione del busto, alla flessione della colonna vertebrale all'indietro ed in avanti al basculamento del bacino , allo sgranchimento delle ginocchia e delle caviglie fino allo scuotimento dei polsi e delle mani.

Il consiglio ideale per rimettere in circolo l'energia che c'è dentro di te è fare degli esercizi di visualizzazione , scegli un colore che preferisci in quel momento e che ti faccia stare bene, immagina di vederlo realmente e di essere così immerso dentro questo da sentirlo sulla pelle e farti avvolgere completamente. Il colore scelto ha la funzione di pulizia interiore e rimessa in circolo dell'energia.

Per liberare la mente dalle eccessive tensioni è importante usare bene la respirazione, imparando a ripristinare il ritmo della respirazione in maniera lenta e profonda.
Sarà bene quindi che l'inspirazione proceda dalla zona pelvica e si porti verso l'alto fino alla bocca, mentre l'espirazione parte dalla bocca per arrivare fino al bacino.

Scopo di questo esercizio, oltre a rimettere in circolo l'energia è ideale per sciogliere le tensioni profonde permettendo la liberazione delle emozioni, obiettivo principale è respirare con il ventre cercando di coinvolgere sempre meno il petto e la parte alta del torace, inspirando dal naso ed espirando con la bocca semichiusa.

Per rimettere in circolo la tua energia puoi solo immaginare che attraverso il respiro si possano buttare fuori tensioni e arrabbiature, inoltre mediante un simbolo si può anche eliminare la situazione che ci fa stare male e che si desidera modificare.

Per rimettere in circolo la propria energia ognuno può trovare la sua strada, basta eseguire le cose con convinzione e con la voglia di cambiare.

martedì 9 giugno 2009

Regalare La Vita Mediante Il Cordone Ombelicale

Sono più di 13 mila all'anno le persone che necessitano di un trapianto delle celllule staminali presenti nel midollo osseo o nel cordone ombelicale, circa un quinto delle persone viene trattato con le cellule presenti nel cordone ombelicale.
Donare il cordone ombelicale al momento del parto per le mamme siginifica regalare due volte la vita al proprio bambino.

Il sangue placentare, quello presente nel cordone ombelicale è una preziosa risorsa per intervenire in caso di malattie serie del sangue come leucemie, linfomi in quanto ricco di cellule staminali emopoietiche, similia quelle presenti nel midollo osseo.

Queste cellule generano i globuli rossi e le piastrine che possono essere trapiantate per curare le malattie e regalare una nuova vita alle persone che si amano.
Le malattie che possono essere curate con il cordone ombelicale sono quindi le leucemie, i linfomi, alcune forme di talassemia, alcuni tipi di immunodeficenza e qualche tipo di disturbo metabolico.

C'è chi non ha un donatore compatibile e quindi il sangue presente nel cordone ombelicale è l'unica alternativa per regalare la vita ad una persona salvandola dalla necessità di trapianto di midollo.
Il sangue del cordone ombelicale inoltre è subito disponibile senza problemi di rigetto.

Regalare la vita mediante il cordone ombelicale è semplice, in quanto appena il bambino viene al mondo il personale ostetrico preleva mediante tecniche molto accurate, il sangue placentare seguendo procedure molto rigorose e le ripone in sacchetti monouso etichettati per una semplice rintracciabilità.

Le unità raccolte vengono poi sottoposte a procedure molto rigide per verificare la conservabilità del sangue raccolto, meno del 50% delle donazioni ha infatti le caratteristiche necessarie per essere inviato alle banche del sangue derivato dal cordone ombelicale.


Per regalare la vita mediante il cordone ombelicale si può esportarlo però anche in altre banche all'estero, relativamente costa circa 2000 euro il desposito e 200 euro all'anno per conservarlo.
Regalare la vita mediante il cordone ombelicale è possibile farlo in 3 modi diversi:
1. Solidaristica, si dona il sangue del cordone ombelicale del proprio bambino mettendolo a disposizione di chiunque avesse la necessità.
2. Dedicata, il sangue del cordone ombelicale viene fatta per il proprio bambino o un consanguineo che possieda una malattia che possa essere risolta con il trapianto di cellule staminali.
In entrambe i casi l'ipotetico rischio che queste malattie si manifestino deve essere certificata da un medico genetista. Per avere l'autorizzazione di poter regalare la vita mediante il cordone ombelicale è necessaria l'autorizzazione della direzione sanitaria presso il quale avverrà il parto.
3. A uso Privato, ovvero la donazione del sangue presente nel cordone ombelicale è valida solo per il proprio bambino, in questo caso è però necessario rivolgersi solo all'estero.

Per regalare la vita mediante il cordone ombelicale è però necessario possedere i seguenti requisiti:
> essere in buona condizione di salute.
> dare in consenso informato.
> formnire tutte le informaizoni sulla storia clinica della famiglia;
> il feto deve essere sano e senza malformazioni.

domenica 7 giugno 2009

Vuoti di Memoria

Capita a tutti di avere dei vuoti di memoria dimenticando cose banali come che giorno è oggi oppure cosa abbiamo mangiato a pranzo, nulla di particolarmente grave quando i vuoti di memoria si limitano a cose banali.
Capita a volte questi meccanismi di archiviazione giochino brutti scherzi, per i quali nella maggior parte dei casi possiamo rimanere tranquilli.

La memoria è una delle funzioni principali del cervello , o meglio del sistema limbico deputato a registrare, codificare, recuperare esperienze ed informazioni, l'amnesia può essere di due tipi parziale o totale, l'amnesia è l'incapacità di una persona di immagazzinare nuovi ricordi o recuperare vecchi dati creandosi dei veri e propri vuoti di memoria.

La condizione dei vuoti di memoria può essere transitoria, stabile o progressiva. Riferendoci al momento di comparsa dei vuoti di memoria l'amnesia può essere anterograda, ovvero riferita all'incapacità di memorizzare nuove informazioni spesso dopo un evento traumatico, spesso i ricordi del passato sono integri.

L'amnesia può essere poi retrograda, dimenticando gli episodi che si sono verificati prima di un evento traumatico accaduti in tempi variabili da pochi minuti prima a qualche anno prima. In questo caso si tende ad avere vuoti di memoria sui fatti personali.
Le cause dei vuoti di memoria dipendono , oltre che dal comune invecchiamento, da un danno al cervello dovuto ad un trauma cranico o a problemi di circolazione nel sangue, rare ma possibili sono le amnesie da encefalite o alcolismo.

Solitamente i vuoti di memoria determinati dall' amnesia lasciano intatta la capacità di ragionamento e della memoria che riguarda le competenze acquisite precedentemente: guidare, andare in bicicletta, suonare il pianoforte,...anche se i vuoti di memoria riguardano come e quando le hanno apprese tali abilità.

Capita però che alcuni vuoti di memoria siano determinati da una causa psicologica, ecco che un evento particolarmente stressante fa perdere in maniera molto rapida delle banali informazioni con difficoltà ovvie a nuovi apprendimenti.
Spesso a determinare questi vuoti di memoria ci sono dei meccanismi di difesa del cervello che elimina il ricordo di un evento traumatico, rimozione che può ricordare anche interi periodi della propria vita.

Grazie alle nuove scoperte della medicina sia d'urgenza che riabilitativa, oltre che alle tecniche di rianimazione il numero di persone che sopravvivono ad un trauma cranico sono molte; spesso in questi casi si verifica una lungo periodo di " incoscienza", dove poi disturbi dell'attenzione e della memoria possono poi recuperarsi facilmente ma progressivamente.

I vuoti di memoria o amnesia possono essere anche determinate da virus tipo l'encefalite erpetica, malattia rara che può colpire il sistema immunitario gravemente compromesso. Il virus penetrando nel cervello danneggia un'importante area ovvero il lobo temporale mediale, determinando un'amnesia.

I vuoti di memoria possono poi essere determinati anche quando un ictus , ovvero quando un vaso sanguigno cerebrale si rompe. Se la parte colpita è importante per la memoria si determineranno vuoti di memoria. Anche un temporaneo arresto dell'attività del cuore determinata da intossicazione da monossido di carbonio o un'overdose di stupefacenti possono poi determinare un'amnesia.

Molte persone che hanno dei vuoti di memoria, soprattutto dopo i cinquanta danno la colpa all'Alzheimer, che per certi casi può essere vero, ma per la maggior parte sono determinati dalla smemoratezza senile benigna. Le maggiori difficoltà che si verificano in questi casi è nell'assimilare nuove informazioni o dimenticare con molta facilità informazioni semplici-
Per frenare i vuoti di memoria sarebbe importante avere una vita intellettuale, sociale e sportiva attiva.

Molto più complessa è l'amnesia determinata dall' Alzheimer, i disturbi in questo caso sono subdoli non colpiscono all'improvviso, all'inizio chi soffre di questa patologia possono avere dei vuoti di memoria per cose banali, dove hanno messo le chiavi della macchina, dimenticare il nome del vicino di casa o altre cose banali.

Alcuni vuoti di memoria dalle persone anziane possono essere fraintese con i piccoli step che portano poi al morbo vero e proprio; per accertarsi di tutto è sempre meglio una visita in un centro specializzato.
Per tale patologia non c'è una vera cura che possa portare alla guarigione, ma solo farmaci che possano rallentare il decorso.

I vuoti di memoria sono fatti normali che non hanno nulla a che vedere con l'amnesia vera e propria, in quanto la capacità di ricordare è fragile, con il tempo gli eventi si sommano a tal punto che le interferenze sono cosa nota a tutti; in qualche caso la memoria si può inceppare verificandosi quel fenomeno noto a tutti " sulla punta della lingua", parlando di altro viene in mente la cosa che si doveva dire prima.

Ma i vuoti di memoria che possono poi portare ad un'amnesia vera e propria possono essere anche determinati da una dieta molto squilibrata o da un alcolismo cronico, in quanto uno scarso apporto di vitamina B1 può provocare l'encefalopatia di Wernicke caratterizzata da alterazioni dell'equilibrio, movimenti oculari che portano poi ad uno stato confusionale.
In qualche caso i vuoti di memoria prima occasionali si possono trasformare in qualcosa di patologico che interessa i ricordi più recenti.

Agli inizi della Sindrome di Korsakoff la persona borbotta e può rispondere in maniera bizzarra alle domande, si consiglia allora una precoce somministrazione di tiamina.

Amnesia e vuoti di memoria possono essere anche determinati da effetti collaterali dopo l'assunzione di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, è il caso di medicinali contro il Parkinson , antiepilettici o psicofarmaci. In qualche caso benzodiazepine e antidepressivi possono determinare un rallentamento dell'attività cerebrale determinando dei vuoti di memoria, con la sospensione del trattamento la memoria riprenderà la sua normale funzionalità.

Prevenire è meglio che curare, mai come in questo caso il consiglio è più che saggio. Tenere sotto controllo la pressione arteriosa ed il diabete prevenendo così i disturbi dovuti ad una cattiva circolazione nel sangue.
Nel caso di encefalite virale l'amnesia si previene con la somministrazione di particolari farmaci che bloccano il virus.

In altri casi si può prevenire anche con la terapia cognitiva, nei casi di amnesia lieve si lavora rafforzando la capacità di apprendimento anche mediante l'uso di agende o diari.

giovedì 4 giugno 2009

LA DEPRESSIONE FA INGRASSARE

Chi soffre di depressione deve prestare molta attenzione alla facilità che si ha di mettere su peso, soprattutto quando si tende ad accumulare grasso sulla pancia aumentando di conseguenza la facilità di sviluppare diabete e malattia di cuore.

La depressione fa ingrassare determinando soprattutto un accumulo di grasso viscerale , ovvero quei depositi di grasso nascosti intorno agli organi nell'addome e c'è da qui un collegamento con chi poi tende alla depressione e chi soffre di malattie cardiache e diabete. legame già noto agli esperti ma non sapevano darsi una valida spiegazione di come un disturbo dell'umore potesse influire sul rischio di contrarre vere e proprie malattie.

Si è visto invece di come ingrassare soprattutto sull'addome sia un fattore predisponente alla depressione determinando un rischio maggiore per lo sviluppo della malattie cardiovascolari, il grasso interno che si accumula intorno agli organi nella pancia, è molto più pericoloso per la salute di quello superficiale, appena sotto l'epidermide, pur se quest'ultimo può sembrarci tanto antiestetico.


Ma secondo il mio modesto parere chi tende ad ingrassare spesso lo fa perchè mangia male e il cibo è una forma di linguaggio, quindi nel momento in cui una persona vive una situazione poco chiara è molto più semplice ingerire del cibo ciucciotto che non fermarsi ed interrogarsi sul motivo della tensione e di come fare per risolvere la situazione.
Ecco perché chi si mette a dieta e cerca di riprendere le sue forme belle ed eleganti sarà bene che si rivolga ad uno psicologo o pedagogista in modo tale da poter affrontare insieme dati step e poter così ricostruire anche poi l'immagine che ha di sè e che ormai non è più abituato.


Questo da un punto di vista psicologico è importante perché l'impatto che ha su di sè il dimagrimento spesso è così forte e la gente lo trascura che poi alla fine molla tutto, s'innesca una nuova depressione e via si tende a re ingrassare.

L'importante è fare sempre dell'attività sportiva che migliori sia l'umore sia il fisico permettendovi di dimagrire in allegria.

MEGLIO L'WEEK END FUORI PORTA ALLE VACANZE LUNGHE

Molte persone dopo le vacanze alla sola idea di rifare la valigia, ri sistemare tutto sono colpite dalla sindrome da rientro. Fortunatamente di tale problema molta gente grazie alla crisi economica degli ultimi tempi è in diminuzione.

Dal Centro collaboratore dell’Organizzazione mondiale della sanità per la medicina del turismo, segnala come i week end fuori porta siano meglio delle vacanze lunghe in quanto sono un vantaggio dal punto di vista dell’impatto psicologico sul rientro alle normali attività.

L'week end fuori porta rispetto alle vacanze lunghe crea meno problemi di impatto ad un rientro al lavoro, rispetto alle vacanze lunghe di una volta quando la permanenza lontano da casa andava sulle tre-quattro settimane, aver accorciato le ferie e prediligere i week end crea un minore disagio psicofisico.

Il week end fuori porta è decisamente meglio rispetto alle vacanze lunghe , soprattutto per chi poi era colpito dalla sindrome da rientro , perché essendo minore il distacco,il senso di abbandono è minore e quindi tornare alle abitudini quotidiane è più semplice.

L'week end fuori porta è meglio in quanto la sensazione di spaesamento tende a provocare una situazione di paura, che si spinge in certi casi fino all’angoscia o addirittura alle crisi di panico., lo stesso disagio qualcuno lo avverte quando prende l'aereo, il distacco da terra provoca in qualcuno un senso di precarietà, instabilità, insicurezza, che si trasforma facilmente in vero e proprio terrore.

Per affrontare la sindrome da rientro è sempre meglio quindi i week end fuori porta alle vacanze lunghe, programmando la vacanza nei dettagli dell'itinerario sapendo in anticipo cosa ci si aspetta , ma nell'eventualità che ci sia la necessità di farle è sempre meglio la consulenza di uno specialista.

La programmazione delle vacanze sia week end che vacanze lunghe è importante perché la sensazione negativa che ne può derivare dipende da diversi fattori negativi : delusione perché l’albergo non si è rivelato quello che pensavamo di trovare all’arrivo; stanchezza per aver affrontato un tour de force durante gli spostamenti; lo stress derivato dal non essere riusciti a rispettare una tabella di marcia forzata, che prevede 5 musei al giorno contro i 2-3 effettivamente visitabili, con un effetto negativo che si ripercuote sulla sanità mentale delle persone che rientrano dal week end o vacanze lunghe che siano.


Tornando dalle nostro vacanze durate un week end o un'intera settimana si tende allora ad essere più stanchi, stressati e timorosi di non essere all'altezza della situazione, un senso di inadeguatezza che colpisce chi una volta liberato il cervello da tutti gli stimoli necessari
alle attività in ufficio, ha paura di non produrre più con gli stessi tempi e ritmi di prima.

Ecco perché l'week end fuori porta è decisamente meglio su tutti i punti di vista piuttosto delle vacanze lunghe.

mercoledì 3 giugno 2009

GUARARE LE TUE FOTO DI FAMIGLIA PER SAPERNE DI PIU' SUL TUO MATRIMONIO

Ti stai per sposare oppure tu stai chiedendo se la persona che sta con te è quella giusta.
Bè si infatti il matrimonio è un passo importante nella propria vita ed è per questo che per saperne di più sarà bene guardare le foto di famiglia.

Le foto di famiglia sono importanti da guardare per sapere se il proprio matrimonio è destinato a durare nel tempo o a concludersi con un divorzio. Le foto di famiglia sono un ponte sul futuro della famiglia che desideriamo costruirci, basandosi soprattutto dall'intensità del sorriso che si ha nelle foto di famiglia quando si è piccoli: più si ha un sorriso intenso e meno si divorzia.


Alcuni ricercatori hanno confrontato le foto di famiglia di alcuni volontari concentrando l'attenzione sui sorrisi dei soggetti con la loro attuale situazione familiare, si è visto che i bambini che avevano un sorriso brillante nelle foto di famiglia hanno una percentuale di molto maggiore di avere un matrimonio di successo adulti rispetto a chi da piccolo non ha sorriso, o lo ha fatto meno intensamente, nelle foto.

Dalle analisi è emerso che i bambini che tendono a sorridere nelle foto hanno una situazione familiare più felice per cui sarà più facile per loro ripeterla nella loro famiglia.

Il Litigio Può Essere Sano

Capita a tutte le coppie da fidanzati a giovani sposi a coppie solidificate da tempo di fare qualche litigio, che può essere nche sano entro certi limiti.

Il litiogio non è una novità nei rapporti a due, ma la cosa più eclatante è che il periodo di vacanza diventa un terreno fertile, che enfatizza situazioni di stress e sconri che portano ad una maggiore frequenza del litigio che si verificano durante l'anno.

Il litigio quando è eccessivamente frequente e pungente si ripercuote negativamente sul rapporto di coppia e fino a quando non ci sono figli le cose possono anche sistemarsi, il problema è che il litigio diventa troppo frequente e pungente i figli ne risentono anche con problemi legati al cibo o alle dipendenze.

Quello che conta nel litigio è toccare il fatto mai offendere la persona, solo così il litigio si può trasformare in un sano momento di crescita, senza fare drammi o altro.
Quello che è molto difficile e che tutti o comunque tanti sottovalutano è che le coppia non sanno litigare, ma per fare quello basta un po' di sana comprensione e di accettazione se ci si rende conto che il rapporto è finito.

CAPIRE SE E' IL PARTNER GIUSTO PER LA VACANZA

Il momento più delicato per una vita di coppia , soprattutto se alle prime armi è il momento della vacanza, in quanto entrambe i partner spesso abbandonano quelle difese che solitamente si creano in città e comunque nei primi periodi di conoscenza.

Se il partner è quello sbagliato può trasformare la vacanza ideale in un incubo eppure magari prima di partire avevate tutte le caratteristiche per un bel periodo di ferie.
E' bene discutere bene con il partner della vacanza, dei suoi ritmi, c'è chi alle 6 di mattina sarebbe già in piedi per godersi appieno il luogo da visitare, chi dormirebbe ad oltranza perché la vacanza è relax.

Rivolgendosi ad uno psicologo si può effettuare il test di compatibilità per capire se il partner è quello giusto per la vacanza dei nostri sogni.
Se la compatibiltà è media allora meglio i week end brevi che in questo modo danno il tempo ad entrambe di poter soddisfare i propri desideri senza invadere l' altro.

Per il resto....Buona vacanza a tutti.

martedì 2 giugno 2009

L'AMICO FA SEMPRE BENE

Parlando di amicizia e di salute si pensa al fatto che l'amico possa fare stare bene solo se vicino, invece dalle ultime ricerche fatte si è visto che avere almeno un amico anche se lontano fa sempre bene.

Coloro che stanno male o la quale salute può fare strani scherzi di tanto in tanto sarà bene fare sempre affidamento all'amico, lontano o vicino che sia in quanto l'amore e l'affetto che anche un amico lontano può trasmettere può essere più potente dell'affetto di una persona vicina.

Ecco perchè l’elisir della felicità è nel volto di un amico che da serenità e soddisfazione , non importa quanti ne abbiamo, se tanti o pochi vicini o lontani, l'importante è avere un amico che di faccia stare bene.

Coloro che hanno una salute psicofisica ottima hanno anche un amico sincero nella loro vita oltre ad un a rete sociale amicale attiva. Chiaramente per l'elisir di lunga vita e di felicità le componenti sono tante e diverse fra di loro ma di certo un amico sincero fa sempre bene.

PIU' AMICI PIU' SALUTE

Un vecchio e saggio proverbio diceva che chi trova un amico trova u tesoro, nulla di più vero, infatti più amici uno ha più salute ha e sarà destinato ad essere più sano rispetto ad altri.

Avere molti amici è quasi un farmaco naturale, efficace , unico ed imbattibile, in quanto più amici si hanno più la propria salute psicofisica ne ringrazia in quanto permette di contrastare la depressione, rallentare il processo di invecchiamenti e di avere una vita più lunga e quindi di avere una salute migliore.

Infatti le persone anziane con tanti amici e quindi una buona rete sociale erano più in salute, meno soggetti al rischio obesità e miglioravano le prestazioni cerebrali man mano che invecchiavano.

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