mercoledì 28 novembre 2012

Troppi Pensieri Sono Nemici Della Linea



Troppi pensieri sono nemici della linea.

Alla parola dieta si tende spesso ad  associare imposizioni e  rigide prescrizioni alla fine però la loro efficacia e la loro applicabilità è spesso scarsa.

Per raggiungere una linea perfetta o quasi spesso ci si affida alla mente razionale senza risultati poi alla fine ma, solo frustrazioni in più.
Diverse ricerche ormai affermano che  dare troppo spazio alla parte razionale e pragmatica del nostro cervello contribuisce a farci aumentare di peso.
Troppi pensieri sono nemici della linea.

Per l’ esagerata prudenza, l'eccesso di  razionalità molte persone accantonano desideri, sogni e fantasie vitali, ottenendo come risultato l’aumento di peso.
Adempiere ai doveri e imporsi solo questi ultimi porta inevitabilmente a cercare la gratificazione nel cibo, invece che nella gioia di fare ciò che si desidera, rimandando  il piacere ad altri momenti.
Quando si comincia la dieta si pensa di rinunciare solo momentaneamente alla gratificazione che il cibo ci regala, di poter poi da magri ridare al cibo quel ruolo di colmare i vuoti e soddisfare i bisogni che, ci ostiniamo a non appagare in modo adeguato.
Troppi pensieri sono nemici della linea.

La mamma   che passa tutto il tempo a occuparsi dei figli e della casa, faticherà a ritagliarsi un momento per sé e per compensare potrebbe mangiare in eccesso,per restituirsi qualcosa come individuo, lo stesso discorso per chi voleva fare un lavoro invece ne fa un altro, per chi aveva un progetto che non ha provato mai a realizzare.
Al contrario quando la nostra vita è piena e gratificante non apriamo continuamente frigo e dispensa il problema, non è il cibo ma, il vuoto che cerchiamo di colmare con esso.

Per molte persone, il malessere legato alla propria vita. all’insoddisfazione o il disagio che sono percepiti come “assenza” o mancanza da riempire con i bisogni primari acqua cibo e aria, ossia, con ciò che istintivamente percepiamo come elementi che minacciano l’esistenza umana da sempre.
Il dimagrimento diventa quindi  una continua lotta e il pensiero di ciò che dobbiamo mangiare diventa troppo preponderante e invade la nostra vita, il cambiamento è nel dare spazio alla parte non razionale del cervello, alla parte che ci permette di desiderare e creare la nostra vita come la desideriamo.

Sapendo che troppi pensieri sono nemici della linea bisognerebbe cambiare il modo di pensare, evitare i devo, devo e devo e dare spazio ai vorrei, ai desideri... trovare spazio per i cambiamenti, per le cose improvvisate e sfoderare le passioni da perseguire e da condividere.
Solo così si potrà ritrovare quella linea  perfetta o quasi!

Legame Tra Peso E Consapevolezza di Sè


Legame tra peso e consapevolezza di sè.

Alcune persone  pensano  di risolvere con la dieta ipocalorica il problema del sovrappeso, la quale  è la strada più semplice ma, anche la meno efficace.
C'è infatti un legame tra peso e consapevolezza di sè. In quanto il  problema andrebbe risolto alla radice, ovvero  dove nasce ciò che pensiamo di noi stessi e l’immagine che abbiamo del nostro corpo.

L’immagine che abbiamo di noi stessi, la percezione del nostro corpo ha origine nella mente, influenzando poi i nostri comportamenti e rinforzandolo.
Ecco perché c'è un forte legame tra peso e consapevolezza di sè.

Le persone in sovrappeso spesso si percepiscono diverse dai magri e l’immagine che, hanno di sé agisce da filtro eliminando  i comportamenti che portano ad un corpo diverso, più magro ed attraente. Nel momento in cui un individuo in sovrappeso, analizza la propria immagine di sé e considera irrealistica l’immagine di se stesso magro, il dimagrimento diventa difficile se non irraggiungibile.

Legame tra  peso e consapevolezza di sè.
E' infatti molto importante monitorare  i propri pensieri attraverso un diario è il primo passo ma, anche il più importante.
L’immagine di sé  fa passare solo quella comunicazione che  si adatta a quello che noi pensiamo di essere. Quindi  i comportamenti legati alla magrezza sono ostacolati.

Per il legame che c'è tra peso e consapevolezza di sè gli esperti del dimagrimento hanno scoperto  che una pratica utile al cambiamento radicale è l'auto-monitoraggio che, se è utilizzato in modo regolare, aumenta la probabilità di dimagrire.
Per auto-monitoraggio intendiamo il prendere nota di cosa e quando si mangia, dell’attività fisica che si pratica e della perdita di peso correlata a queste attività.
Con il monitoraggio aumenta la consapevolezza e di conseguenza aumenta la capacità di gestire e controllare sia l’alimentazione, sia i pensieri di sé.

L’immagine di sé lentamente si modifica ed influenza il comportamento, non penalizzando più i comportamenti sani che, portano ad una percezione del proprio corpo come magro.
Recentemente i metodi di modificazione del comportamento sono stati ampliati per includere tecniche dal campo della terapia cognitiva.

La Terapia cognitivo-comportamentale nel legame tra peso e consapevolezza di sè è importante in quanto comporta l'identificazione e la modifica di schemi di pensiero e stati d'animo negativi che possono minare il dimagrimento e il mantenimento del peso.
E ' infatti ampiamente riconosciuto  lo sviluppo di competenze comportamentali e cognitive apprese durante la perdita di peso come  un fattore critico di successo nel dimagrimento.

Legame tra peso e consapevolezza di sè.

martedì 13 novembre 2012

Il Miglior Medico



Il miglior medico è la natura.
Nelle culture tradizionali la malattia è una spia di malessere che riguarda l'anima.
La malattia è un'intrusione nel nostro corpo di energie estranee che vanno ad intaccare l'energhia vitale da cui siamo attraversati e che determinano stagnazione.

Il compito del medico, dei vari guaritori o sciamani  è quello di riportare  l'equilibrio nella persona andando a scavare fin dentro angoscie, ferite e paure che hanno determinato l'equilibrio.
La malattia è quindi il miglior medico, la quale permette di fare un viaggio dentro  di sè, alla fine del quale si trova la guarigione.

Se le energie negative e quindi la malattia non si riesce a debellare con il viaggio del'anima, si ricorre alla somministrazione di erbe, piante ed altri elementi che si trovano in natura.
In questi popoli chi cura i malati non è solo un medico, ma è una persona che conosce i cicli della natura e le proprietà specifiche di piante ed erbe.
In alcune comunità africane i giovani destinati ad essere i futuri guaritori del villaggio non vanno ala scuola istituzionale fino a che non hanno appreso  tutte le conoscenze su piante, erbe e loro principi.

Nel mondo occidentale invece complice lo strapotere delle aziende farmaceutiche e la diffusione dei medicinali di sintesi si è persa la duplice connessione  tra l'anima e la Natura.
Il miglior medico.
La medicina allopatica  tratta il dolore e  la malattia come un sintomo slegato della persona da curare localmente con medicinali di sintesi  che però se guariscono da una parte, dall'altra fanno ammalare( es. Chemiopterapici).

Nonostante tutto la gente non si rende conto che il 50%   delle  medicine è ricavato dalle piante e u quarto di tutti i farmaci prescritti attualmente dai medici è ricavato dalle piante segno evidente che il miglior medico è la natura, la quale ha in sè tutti i poteri per guarirci.
Quando si avverte un dolore bisognerebbe imparare a soffermarci, ad ascoltare il nostro cuore ed il nostro corpo. Spesso basta abbandonare abitudini dannose, adottare uno stile di vita sano, una sana alimentazione, fare meditazione o anche semplicemente prendersi del tempo per sè.

Il miglior medico siamo noi stessi.
Dovremmo imparare a ristabilire il contatto con la natura nella consapevolezza che tutto ciò che è vivo è collegato.
Prenderci cura di noi è curare la salute del corpo, mente e spirito è un'azione che non dovremmo mai dimenticare o delegare. La stagione ideale per rigenerarci è l'autunno. Stagione che viene considerata la fine dell'estate è in realtà un tempo di preparazione di cui la Natura ha bisogno per rinascere poi in primavere. Così' anche noi possiamo usare l'autunno per ritrovare l'equiilibrio che ci permette di stare bene per poter vivere la nostra primavera della salute.

lunedì 5 novembre 2012

Relax Casalingo



Relax Casalingo

Una volta rientrati a  casa dal lavoro  il benessere è sacro.

Per un relax casalingo è quindi bene lasciare il lavoro in ufficio, lasciando spazio alle coccole.
Per recuperare il relax  casalingo  allontanando  lo stress quotidiano godendovi al massimo il vostro ambiente si alla musica di  Chopin il quale concilia il sonno, mentre Schubert distende.

La musicoterapia è molto importante per il relax casalingo : i notturni di Chopin ad  esempio, contrastano l’insonnia;mentre  la sinfonia n.5 di Schubert allenta le tensioni muscolari; quasi tutta l’opera di Vivaldi restituisce energia.

Per un efficace relax casalingo è bene imparare a respirare con il  diaframma.
Il segreto di una respirazione corretta è rilassare il diaframma, il muscolo che separa il torace dall’addome.
Con la “respirazione a palloncino”: si fa una profonda inspirazione per spingere il diaframma verso il basso, gonfiando l’addome. Poi  molto lentamente, si espira.
Così facendo si liberano le tensioni, si favorisce la circolazione e si eliminano gli stati d’ansia.

Un relax casalingo è sempre accompagnato da un buon bagno  nella vasca , ma  occhio alla temperatura: almeno 38-40°,  qualche foglia di alloro nell’acqua, se si hanno gli arti indolenziti. Per un effetto relax totale, invece, va benissimo il classico bicarbonato di sodio (versate nella vasca 100 g mescolati in un litro d’acqua).
A seguire per un relax casalingo va benissimo l'automassaggio ai piedi. Da seduti, appoggiate la caviglia di una gamba sulla coscia dell’altra. Aiutandovi con pollice e indice, fate ruotare una per una le dita del piede sollevato. Premete con il pollice prima sotto i polpastrelli, poi via via su tutto il piede fino al tallone. Quindi, ripetete tutto sulla gamba opposta.

Gli Animali Domestici




Gli animali domestici.

Più che alle statistiche io credo oltre che all'esperienza comune, gatti e cani sono gli animali domestici più diffusi nelle case degli italiani.
Aver degli animali domestici fa  bene alla salute. Il gatto è un formidabile alleato per un cuore sano, due o più cani in casa proteggono i bambini dalle allergie.

Cosa si nasconde dietro la scelta di questi due tipici animali domestici amici dell'uomo?
Le persone dal carattere gioviale e compagnone, quelle dalla risata facile e che tendono a essere molto socievoli ed estroverse, di solito optano per un cane.
Scelta che testimonia la loro propensione a prediligere i contatti fisici, il lavoro di squadra nella vita professionale, il concorrere al raggiungimento di obiettivi anche importanti (soprattutto in ambito sociale). Infatti le caratteristiche comportamentali del cane - pur variando di razza in razza - rientrano nella definizione di "animale sociale" per antonomasia.

Al contrario dietro la scelta di tenere un gatto in casa, c'è invece di solito il carattere di una persona che ama leggere, scrivere, meditare, la quale si pone obiettivi precisi nella vita e nel lavoro, usando calma e determinazione per raggiungerli.
Infatti tra gli animali domestici il gatto è uno dei simboli dell'autonomia e dell'indipendenza, pur senza escludere una buona propensione alle coccole, ma solo quando le vuole lui.
Quando si dice “potenza della pet therapy" con gli animali domestici.
 Gli effetti positivi per l’organismo, dal punto di vista fisico e da quello psichico, degli animali domestici sono ormai appurati dalla scienza. La salute e il benessere che sono capaci di donare cani, gatti e canarini o pesci rossi, è notevole.

L'amore per gli animali domestici sono  una maggiore fonte di relax di quello che può darci un partner umano, è una novità da non sottovalutare.
Gli animali domestici riducono lo stress e le tensioni quotidiane: cani  e gatti, meglio di mogli (o mariti). Con buona pace dei luoghi comuni, una ricerca condotta da studiosi dell’università di New York (Usa) ha dimostrato come l'affetto degli animali domestici sia ben più rilassante di una storia d'amore.

Ritocco Over 60



Ritocco Over 60.

Per le over 60 è  alquanto complesso accettare gli anni che passano, i segni del tempo che si fanno sempre più evidenti.
Anche le over 60 peccano un po' e giustamente di narcisismo e con questo scoppia  il  fenomeno del momento: la voglia del ritocco over 60.

Oltre la metà dei pazienti che vano dal chirurgo estetico  per migliorare il loro aspetto fisico ha superato i 60 anni, quando invece  fra coloro che richiedono una chirurgia più impegnativa o ricostruttiva, magari con l'obiettivo di risolvere una malformazione, la percentuale degli over 60 scende al 15%".

 Gli over 60 oggi fanno una vita più attiva di un tempo e la crescente longevità degli italiani, sempre più anziani si concedono un ritocco dal chirurgo plastico, oltre al ringiovanimento del viso, usando il lifting o metodi più dolci come il botulino o i filler 'spiana-rughe dalle ultrasessantenni vengono richiesti anche interventi di mastopessi, per il rimodellamento del seno, e dagli uomini moltissime blefaroplastiche, per ottenere uno sguardo più giovane.

La necessità di apparire più belli arrivando anche al ritocco over 60  non sono scelte fuoriluogo perchè anche  un sessantenne può essere considerato un sex-symbol , mentre negli anni '50 veniva già classificato come un nonno.


Ritocco over 6o in quanto i  canoni sono cambiati e le persone vivono la loro vita in maniera differente, con rapporti sociali e spesso anche sessuali molto soddisfacenti.
Da qui si sente il bisogno di apparire più belli.

Con moilta cautela però per gli over 60 che abbondano di ritocchi; meglio  'dividere' gli interventi, se se ne vuole fare più di uno. Non crearsi, poi, aspettative eccessive: il chirurgo non può fare miracoli, ma aiutare a vivere meglio la propria età ". Un occhio di riguardo, infine, per le condizioni di sicurezza in cui si svolge l'intervento, "che vanno sempre garantite, per qualsiasi tipo di paziente".

Mania Del Ritocco



La  mania del ritocco.

Il ritocco, i filler, i trattamenti estetici che possono fare a meno del bisturi, dovrebbe essere una prerogativa di chi è ormai avanti con gli anni e sente il bisogno di rinfrescarsi il look.

Con la mania del ritocco la medicina estetica fa boom anche tra i  giovanissimi, gli adolescenti, gli under 18.
Il tutto, con la complicità di Facebook e Twitter, fondamentali per organizzare via web i "botox party".

Sono tantissimi gli under 18 con la mania del ritocco che si ritrovano sulla rete per organizzare il loro ritocco e coinvolgere gli amici. La mania del ritocco è un fenomeno esploso in Usa, dove rappresentano una strategia di marketing riservata agli adulti, i festini a base di cocktail e botulino stanno conquistando gli adolescenti europei, che li organizzano e si scambiano inviti sui social network per questi eventi speciali.
L'allarme sulla mania del ritocco fra i giovanissimi  viene lanciato in occasione del 14° Congresso internazionale di medicina estetica di Agorà-Amiest.
Il pericolo delle "toxic teen" "I trattamenti realizzati in Italia sono sicuri - precisa Alberto Massirone, presidente di Agorà - ma richiedono un'ottima preparazione professionale da parte del medico, e ovviamente un ambiente strettamente medicale dove eseguirli.

Inutili i trattamenti di ritocco effettuati su teeneger, in quanto non avrebbero l’indicazione clinica (la presenza di rughe di espressione) target del trattamento con tossina botulinica".
Secondo gli esperti anche da noi potrebbe esplodere il fenomeno delle "toxic teen", "raduni di amiche e conoscenti fissate con l'idea di ritoccarsi, allo scopo di sottoporsi a trattamenti di gruppo di medicina estetica in casa o in centri estetici".

Un tempo le preoccupazioni dei medici erano per gli adulti che si sottoponevano a un ritocchino 'low cost' e per la mancanza della garanzia di sicurezza ed efficacia dell'intervento. Oggi l'attenzione degli specialisti è per queste nuove mode che si stanno diffondendo tra i minori: "Il pericolo è quello di una eccessiva banalizzazione del ricorso a trattamenti estetici nonché della loro reale utilità specie in età prematura".

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